Sito Amex, pagina “non voglio proposte commerciali alla mia email”. Esito:
Le preferenze E-mail sono state aggiornate con successo. La tua richiesta sarà attivata in circa 2 o 3 settimane.
Ultimo aggiornamento: 2004-06-30 17:04
La mia vecchia azienda aveva deciso che essendo io una persona di alto lignaggio ero titolato ad essere titolare di una carta di credito American Express: così risparmiava sugli anticipi spese trasferta. Visto che non pagavo spese per tenere la carta, e il pagamento è a 40 giorni, dissi “va bene”.
La mia nuova azienda ha deciso che essendo io una persona di alto lignaggio sono titolato ad essere titolare di una carta di credito American Express: così risparmia sugli anticipi spese trasferta. Visto che non pagavo spese per tenere la carta, e il pagamento è a 40 giorni, ho detto “va bene”. C’è il piccolo particolare che la vecchia azienda e la nuova azienda sono sempre del gruppo Telecom, e che la convenzione è esattamente la stessa, e quindi sarebbe stato più semplice cambiare nome della società convenzionata: ma non stiamo a sottilizzare. D’altra parte questa è la quinta Amex aziendale che possiedo, e la mia titolarietà è passata dall’87 al 98 allo 01 allo 03 a questo 04. La plastica costa poco.
Ma la cosa che mi preoccupa di più è la nuova procedura di attivazione. Il codice segreto è una data per me importante, nel formato ggmm. Ho verificato, provando a inserire un codice non parsificabile come data, e il sistema automatico mi ha risposto “il codice inserito non corrisponde a quello precedente”. No, era il primo, ma non formalizziamoci sui messaggi di errore.
Quindi il numero di possibilità è sceso da 10000 a 366. Bel colpo, vero?
Ultimo aggiornamento: 2004-06-30 16:15
Dopo avere letto il libro (Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, 247 pagine, Einaudi Supercoralli, 16 €, ISBN 8806166484) sono andato a dare un’occhiata ai commenti in giro per la rete, e ho visto una polarizzazione abbastanza netta. Leggendo le stroncature, ho notato che si incentravano su alcuni punti: fregatura della pubblicità che presentava il libro come il nuovo Holden, storia – il giallo indicato dal titolo – inconsistente, troppa matematica.
Che posso dire? A me sembra stupido comprare un libro solo perché ne fanno tanta pubblicità. La trama della storia è indubbiamente sconnessa: tanto per dire, l’assassino del cane ammette il misfatto mentre si sta parlando di tutt’altro. Il fatto è che il libro non vuole parlare di questo, ma del ragazzino autistico. E vuole far capire che essere autistici non significa essere degli idioti, anche se a prima vista si può dare quell’impressione. Banalmente, la mente è focalizzata su un insieme di cose diverse da quelle che si ritengono “normali” e che servono per vivere in mezzo alle altre persone. Lo stile cerca di rendere questo modo di pensare: non credo che sia quello che ha in realtà, ma sicuramente dovrebbe costringere il lettore, a meno che non abbia comprato il libro perché voleva un giallo, a pensare in maniera un po’ diversa.
La matematica? C’è gente che alla sola parola scappa a gambe levate. Spero però che qualcuno, leggendo il libro, scopra che non è poi così difficile come credeva… a meno che non decida che bisogna essere matti per capirla. Ah, in certe cose comprendo bene Christopher :-).
Ultimo aggiornamento: 2016-10-29 19:00
Come dovrebbe esserti noto, le mie recensioni sono di ogni tipo. Stavolta si tratta di un gioco da tavolo, di ideazione italiana e prodotto dalla Nuova Faro. La presentazione ufficiale italiana è stata il 22 giugno; io sono stato a quella “di riserva” che si è tenuta alla Città del Gioco venerdì 25.
MadamX a prima vista sembra non essere nient’altro che la buona vecchia dama. Scacchiera otto per otto con trentadue caselle nere, dodici pedine per parte. Le pedine non possono muoversi all’indietro, però se arrivano all’ultima fila di caselle diventano MadamX e acquistano anche quel movimento, oltre a non essere mangiabile dalle pedine. La presa è obbligata, per quanto la mossa possa non essere quella preferita.
C’è però un piccolo particolare. Quando hai fatto la tua mossa, muovi anche la casella. Sì: le caselle nere non sono fisse, e si possono mettere in una qualsiasi posizione libera, aprendo nuovi percorsi, anche orizzontali e verticali. La casella che viene spostata è quella dove stava originariamente la pedina, mentre nel caso di presa è quella dove si trovava la pedina mangiata. Sembra incredibile, ma la strategia di gioco cambia completamente. Ho giocato – e perso – due partite: nella prima mi sono davvero sentito sperso come una mosca nella tela del ragno, mentre l’altra è andata leggermente meglio ma è terminata anch’essa con una mia ignominiosa sconfitta per mancanza di mosse possibili.
Non oso poi pensare alla variante a quattro: due squadre, in ciascuna delle quali uno muove i pezzi e l’altro le caselle, ovviamente senza parlarsi. Mi pare un sistema foriero di litigi furiosi peggio dello scopone scientifico.
Ulteriori informazioni sul gioco si possono trovare sul sito relativo.
Ultimo aggiornamento: 2004-06-29 11:45
È quella arrivatami dal Giappone, spedita dal mio vicino di casa (sempre non virtuale… Sì, c’è vita qua fuori dal blog) Grazie, Dario!
Ultimo aggiornamento: 2004-06-29 11:42