Insomma, voglio fare l’opinionista anch’io. Altrimenti, che avrei aperto a fare questo blog?
Premetto i miei postulati. I confronti li faccio solo con le politiche 2001. Non per altro, ma in queste sedicenti elezioni europee l’unico che ha detto che si votava per l’Europa è stato Silvio, il cui programma era “facciamo contare di più l’Italia” che non mi sembrava il massimo di europicità. Gli schieramenti per me sono a destra FI+AN+UDC+Lega+Socialisti Uniti (De Michelis – blearch – sta solo cercando di ottenere di più)+Sgarbi (idem); a sinistra Listone+PDCI+RC+Verdi+Di Pietro+UDEUR+SVP+UV. Uso i dati del sito di Repubblica, che è arrivato a scrutinare il 99.9% dei collegi e per il 2001 direi usava i dati del Senato.
L’unico vero risultato che vedo è la sconfitta di Forza Italia, che dal 29.4% è sceso al 21%. L’unico esempio di crollo simile che ricordi è stato quello della buonanima della DC. Detto questo, vediamo che è successo a destra. AN è in leggero calo (dal 12 è scesa all’11.5%), ma se si guarda alla sua destra si vede che lo 0.5% di Rauti&Co è diventato il 2% compresa la Mussolini. Insomma, la politica di Fini ha pagato più di quanto possa sembrare a prima vista. La Lega che passa dal 3.9% al 5% crescendo anche in assoluto – ricordiamo che l’affluenza alle urne, anche se maggiore di cinque anni fa, si è fermata al 73% – si è sicuramente rafforzata forse anche per l’effetto Bossi, così come si è rafforzata l’UDC, anche se volessimo mettergli dentro i vecchi voti di D’Antoni. Il raddoppio del Nuovo Psi è una cosa che personalmente mi intristisce, ma è un fatto.
A sinistra? Il listone ha perso. DS e Margherita insieme facevano il 31.1%, e adesso ci sono in più quelli dello SDI – e i cinque repubblicani della Sbarbati :-). A sinistra avevano il 12.9%, compresi i voti SDI, e adesso hanno il 13.1. Nemmeno questo mi sembra un grosso guadagno. I voti si sono più che altro spostati a sinistra, da Di Pietro/Occhetto soprattutto verso Rifondazione.
Se aggreghiamo per poli, nel 2001 la CdL aveva il 49.5% contro il 44.5% dell’Ulivo esteso; oggi siamo rispettivamente a 46.1% e… 46.1%. Il sorpasso sarebbe comunque solo virtuale: in un’elezione col maggioritario la distribuzione dei voti conta molto più delle percentuali, e ci sono molti cespugli e fili d’erba che possono fare la differenza a seconda di quello che sceglieranno di fare. Resta comunque il fatto che in Italia siamo sempre divisi più o meno a metà, il che prova che cambierà sempre poco e più o meno per caso. Non certo una bella prospettiva per chi vorrebbe vedere della politica vera. Al momento più che di politica parleremo di resa dei conti nella CdL: chi ama gli spettacoli di gladiatori può rallegrarsi.
Nota per i milanesi: chi è che pensava che il presidente sindaco poteva vincere? Se la Lega non avesse deciso di smarcarsi – con risultati deludenti a vedere gli exit poll, ma non si sa mai – la signora G sarebbe già stata eletta.
Nota per i bolognesi: sempre sugli exit poll, non mi aspettavo una vittoria così schiacciante del Cinese.
Ma di tutto questo al limite ne parlo domani.
Ultimo aggiornamento: 2004-06-14 17:13
Mah, il confronto più logico secondo me sarebbe stato con le scorse europee, e cambiando le premesse magari qualcosa del tuo discorso cambiava. Io lo dico da sempre che il mondo va avanti a gradienti e non a valori assoluti! :-)