Archivi annuali: 2003

<em>Come smettere di farsi le seghe mentali</em>

Il libro (Ponte alle Grazie, 121 pagine, ISBN 88-7928-662-5, 9 €) meriterebbe solo per il titolo – che per amor di precisione termina con “… e godersi la vita” – di essere acquistato. In fin dei conti non è neppure poi troppo caro, ti viene più o meno a costare come un paio di DVD in affitto da Blockbuster. Sono anche convinto che l’autore Giulio Cesare Giacobbe, che insegna tra l’altro Fondamenti delle discipline psicologiche orientali (qualunque cosa siano) all’Università di Genova, abbia scritto delle idee interessanti. Che aiutino o meno le persone, non lo so: sono abbastanza convinto che ognuno è un caso a sé. Di nuovo, però: il libro è breve, quindi non si perde troppo tempo a leggerlo.

C’è una cosa che però mi sta davvero sulle palle: lo stile utilizzato dall’autore. Mi sarebbe stato benissimo se si fosse limitato ad essere leggero, anzi avrei apprezzato la scelta di non nascondersi dietro ai paroloni ed esprimere i concetti in modo lineare. Mi vanno bene anche le battute qua e là. Ma qui il caro Giulio Cesare ha utilizzato un gergo falso giovanilistico che a me personalmente risulta particolarmente sgradito, soprattutto perché assolutamente staccato dal contenuto. Un vero peccato.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-17 11:53

Pirro 2003

Così Carl’Azeglio ha rimandato alle Camere la legge intitolata “Norme di principio in materia di assetto del sistema radiotelevisivo e della Rai- Radiotelevisione italiana Spa, nonchè delega al governo per l’emanazione del testo unico della radiotelevisione”, insomma la Legge Gasparri. Questo ha subito mandato in fibrillazione la sinistra: stavo andando al corso di improvvisazione quando radio Popolare ha fatto un notiziario straordinario per comunicare urbi et orbi la notizia, e subito manifestazioni di giubilo sono iniziate in tante parti d’Italia. È vero che Sua Emittenza il Cav. Silvio Berlusconi aveva già fatto presagire la notizia, diffondendo un comunicato che affermava che “un eventuale rinvio alle camere della legge Gasparri non sarebbe comunque un vulnus politico per il Governo”. Ma è anche vero che il Cav., pur di mantenere viva l’attenzione su di sé, è capace di dire tutto e il contrario di tutto.
Bene. Adesso che succede? Mi spiace raffreddare gli entusiasmi facendo notare che non capiterà nulla. La maggioranza parlamentare è abbastanza alta da permettere una prova di forza, e riapprovare il testo parola per parola, al che il Presidente non può fare altro che promulgarla.
Ma immaginiamo che vengano recepiti i motivi indicati nel messaggio del Presidente. Che si dice? Riguardo al famigerato “Retequattro sul satellite” (e Raitre senza pubblicità, ricordo ai dimentichi. In effetti quella sarebbe una bella cosa…), semplicemente che nella legge manca la data specifica di termine della “fase di attuazione” indicata nella sentenza della Corte Costituzionale: insomma quando ci saranno i fantomatici canali digitali terrestri. C’è anche scritto che la data deve essere ben anteriore al 31 dicembre 2004: possiamo immaginare che venga scritto nero su bianco “30 giugno” e che la Rai sia amabilmente convinta a fare partire i suoi canali digitali (che tanto paghiamo noi: ma rispetto a certi cachet di artisti potrebbe anche essere un miglioramento) per quella data. Perfetta sinergia.
Il secondo punto è quello del SIC, il modo cioè in cui si riesce a mettere tutto nello stesso calderone e accrescere a dismisura la torta di cui non si può superare il 20%. L’affermazione sull’eccessiva grandezza della torta è molto generica, e si specifica solo il pericolo di un inaridimento della raccolta sulla carta stampata. Che ci vuole a fare un piccolo emendamento che obbliga a fare la carità, pardon impone una quota minima di pubblicità che vada alla carta stampata? Avremo Il Giornale e Il Foglio con tanta pubblicità, e tutti felici.
Insomma, che ci abbiamo guadagnato?
Curiosità finale: con nonchalance davvero apprezzabile, Ciampi fa notare come
“Si rende, infine, indispensabile espungere dal testo della legge il comma 14 dell’articolo 23”, che si rifà a un decreto legislativo – quello che permetteva di ficcare ovunque antenne “per accelerare lo sviluppo digitale italiano” – che è stato dichiarato incostituzionale due mesi fa. Fare un po’ più d’attenzione?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-16 12:34

Teorie sul traffico

Stante lo sciopero dei bus di ieri e una nottata in cui ho dormito male, sono uscito alle 6:50 per andare in ufficio in auto, riprendendo la via di casa alle 15:40 – e mettendoci un’ora perché per strada c’erano tutti. Meglio comunque di chi ha preso la Tangenziale Est, con tre incidenti la mattina e il blocco dei produttori di latte nel pomeriggio.
Mentre ero a casa, Radio Popolare è rimasta fedele al suo motto di “radio di servizio” e verso le 18:40 ha chiesto a chi era in auto di telefonarre loro, per dare impressioni in diretta sul traffico e sui punti caldi. Spero che avessero tutti l’auricolare.
Risultato? C’era meno traffico del solito, cosa ancora più incredibile con la vicinanza di Natale. Possibilità al riguardo:
– molta gente non ha realmente bisogno di muoversi in città, e lo fa solo per non sentirsi sola. Con la paura degli ingorghi, ha pensato bene che poteva aspettare un giorno.
– il lunedì i parrucchieri sono chiusi, quindi il traffico si riduce automaticamente.
– sono tram e bus a creare artificialmente traffico.
Aggiungo solo che in tarda serata ho visto un numero quasi normale di mezzi pubblici, anche se ovviamente tutti vuoti: chi rischia di trovarsi a mezzanotte ad aspettare il tram?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-16 10:35

Perspicacia

Scopro su Leggo che il senatore Rockefeller, vicepresidente della Commissione Intelligence – uno che se ne intende – afferma che luogo e circostanze della cattura di Saddam Hussein escluderebbero che fosse a capo della resistenza irachena, commentando “È inquietante, perché significa che i guerriglieri non stanno lottando per lui, ma contro gli Stati Uniti”. D’accordo che parliamo di una nazione dove la maggioranza della gente è convinta che l’attentato alle Torri Gemelle sia stato opera di Saddam, ma non credevo si arrivasse a questo punto.
Tra l’altro, Leggo mostra anche una foto capovolta dell’ex dittatore in cui si ravviserebbero le fattezze di Satana. Fantasia al potere.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-16 10:34

Dadolata di polpa di tonno orientale

Non è una ricetta nouvelle cuisine per le imminenti festività natalizie. È un cibo per gatti, lanciato (?) in queste settimane insieme agli “sfilaccetti con manzo prelibato” Mi chiedo quanti felini siano attirati dal nome o dalle immagini davvero favolose dei depliant illustrativi.
Tra l’altro, i depliant in questione contengono anche un simpatico questionario con tante di quelle domande da permettere altro che statistiche. Né sono gli unici produttori di cibo per gatti che cercano di recuperarsi informazioni su usi e costumi dei padroni in questo modo. Un mercato difficile dove è necessario fidelizzare il cliente (l’umano, non il micio) oppure hanno trovato delle simpatiche correlazioni tra possedere un gatto e non so cos’altro?

Ultimo aggiornamento: 2003-12-16 10:27

Night Watch (libro)

Terry Pratchett è una garanzia, in un certo senso. Sforna due libri l’anno, e generalmente si può essere certi di passare delle piacevoli ore nella lettura… ammesso che si sia fluenti nell’inglese, visto che le traduzioni dei suoi libri in italiano sono poche e spesso piatte.
Night Watch (Corgi, 474 pagine, ISBN 0-552-14899-7, 6.99 sterline) non fa eccezione. Il libro è il ventisettesimo nella saga del Discworld, e ci si può chiedere cosa ci sia ancora da dire: in effetti questa volta Pratchett bara un pochetto, facendo ritornare il Comandante Vimes trent’anni indietro nel tempo in modo da fargli guidare l’effimera rivoluzione che si svolse ad Ankh-Morpork in quel frangente. In questo modo è possibile vedere cosa facevano da giovani parecchi dei personaggi “classici”, come Vimes stesso – tra l’altro, come è cambiato il personaggio dal primo libro in cui è apparso, quando beveva ed era rassegnato a non fare nulla! – il Patrizio Lord Vetinari, e la signora Palm della gilda delle Ricamatrici, che ovviamente non poteva accettare che nello stemma della Repubblica del Popolo si parlasse di “free love” e si potesse al limite giungere a scrivere “amore a prezzo ragionevole”.
Il tutto condito dal tipico umorismo di Pratchett, che tende a prendere una situazione che sembra perfettamente normale e far vedere che in realtà non lo è affatto.
Il libro è godibilissimo per conto suo, anche se si perdono parecchie running gag se non si sono letti i volumi precedenti. Mettetela in questo modo: se avete qualche mese di tempo, potete iniziare da capo la saga!

Ultimo aggiornamento: 2003-12-15 12:18

Grammatica e superstizione

Dimenticavo. Occhiello del titolo in prima pagina su Repubblica di oggi: […] “Lo ammetto, e una falsa partenza”.
Manovra per cercare di confutare il Berluscapensiero secondo cui i giornali italiani sono “fatti per un élite” e avvicinarsi a come scrive la ggente?
Restando sul fogliaccio scandalistico scalfariano, mi pregio rendere noto ai miei diciassette lettori di uno dei gravissimi problemi della nostra Italietta, come acutamente osservato nella lettera di tal Giuseppe Guida: qualcuno, non si sa chi, ha a suo tempo deciso di eliminare l’autostrada A17. No, non l’hanno cancellata fisicamente: semplicemente non hanno dato il numero 17 a nessuna autostrada. Per la precisione, il signor Guida (nomen omen…) ha anche citato una fantomatica A16bis di cui non ho trovato traccia, e si è dimenticato delle A50 A51 A52 A55 (le tangenziali di Milano e quella di Torino), che però ammetto essere tangenziali :-) al suo ragionamento.
Vorrei aiutare il signor Guida: l’A17 esiste! È il raccordo Roma-Fiumicino, che come sa chi l’ha percorso è “A” senza nessun numero, ovviamente per scaramanzia.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-14 13:16

Non abbiamo il fisico

Tornando alle temperature dicembrine europee, sia Anna che io ci siamo presi un raffreddore mica male. Poteva anche andarci un po’ meglio, però!

Ultimo aggiornamento: 2003-12-14 12:44