Archivi annuali: 2003

Scritte sui muri

Il caldo, allentando le connessioni dei miei tre neuroni, mi ha fatto dimenticare di aggiungere una notiziola a proposito di una scritta vergata sotto il ponte numerato “51” dell’autostrada Torino-Milano, andando verso Milano… altrimenti sarebbe stata l’autostrada Milano-Torino.
La scritta in questione recita:
GIULIETTO CHIESA GIORNALISTA
GIULIANO FERRARA SERVO

Pregherei notare la concisione propria di chi ha a disposizione poco tempo per esternare il suo pensiero, oltre che uno spazio limitato – no, lo spazio non è così limitato, ma la necessità di un font sufficientemente grande lo fa diventare. Eppure, in queste due righe si può notare come le idee dell’anonimo autore non siano semplicemente espresse in maniera negativa, come negli slogan usuali. No, viene anche dato un esempio positivo, che permette al lettore di esercitare le proprie capacità di giudizio e verificare la differenza di stile tra colui che viene definito un “giornalista” e un semplice “servo”.
Rimane insoluto il dubbio se la scelta di un contraltare con un nome di battesimo simile a quello di Ferrara sia voluta, oppure un felice caso: purtroppo non è possibile da un intervento così minimalista trarre ipotesi sostenibili, in un senso o nell’altro.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-18 10:56

Harry Potter e la legge dei serial

Siamo arrivati al conto alla rovescia. Se non ho capito male, sabato uscirà il quinto volume della saga del maghetto, che presumibilmente narrerà delle avventure capitategli durante il quinto anno di lezione a Hogwarts.
Come gli affezionati al gossip sanno meglio di me, la Rowland ha rimandato più volte la data di pubblicazione, segno abbastanza evidente di sindrome della pagina bianca: chiedere in proposito al buonanima di Douglas Noel Adams. E’ anche preoccupante leggere le notizie sul furto di un tir carico di copie del libro. Penserò male, ma mi sembra tanto un altro modo di fare pubblicità.
Ma lasciamo queste accidentalità, e passiamo al punto che oggi mi sta a cuore: la lunghezza del libro. Sono 896 (ottocentonovantasei) pagine, per un peso di un chilogrammo circa. (Fonte, City). Una considerazioncina: una storia unitaria ha davvero bisogno di tutte queste pagine per essere sviluppata, oppure gli autori vengono pagati a cartella? Se ci fate caso, i primi due volumi erano di formato standard, il terzo un po’ più ampio ma ancora nei limiti statistici, già il quarto svettava in larghezza. E questo capita a tutte le serie di libri, che io sappia: un incremento malthusiano delle dimensioni, che termina quando l’ambiente non riesce più a sopportare ulteriori megalopatie. Quanto sarà grande il sesto libro?

Ultimo aggiornamento: 2003-06-18 10:39

La nebbia agli irti colli

Non ho capito bene come, ma qui in tangenziale sembra esserci un po’ di foschia. Non certo un nebiun, ma nemmeno quello che ci si aspetterebbe alle 9 di un mattino di metà giugno. Temo per l’afa che potrebbe uscirne fuori.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-18 09:01

Attici duplex (con terrazzo!)

Ho appena sbirciato la vicina di bus che stava leggendo l’inserto immobiliare del Corriere, dove campeggiava un paginone di pubblicità con questo titolo – senza parentesi, per la precisione.
Ma che diavolo di roba è, un “attico duplex”? è come i vecchi telefoni, che se il tuo cointestatario stava usandolo ti trovavi la linea muta?

Ultimo aggiornamento: 2003-06-18 08:55

meteo oggi

anzi, iniziamo con “meteo ieri”.
Abbiamo avuto un ventaccio che ha anche rotto un vaso di vetro (e fortunatamente non ha spaccato il tavolo in cristallo che era sotto il vaso!), e la temperatura si è leggermente abbassata, tanto che sono riuscito ad arrivare in ufficio in bicicletta.
Pioggia però zero. Dieci chilometri a nord, in Brianza, c’è stata la fine del mondo… precipitazioni localizzate, insomma.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-17 11:48

altro che quorum!

Si direbbe che il referendum abbia avuto l’esito che ci si poteva aspettare. Il subcomandante Fausto può definirsi soddisfatto.
Mi sia consentito invece spendere una parola a favore del mio conterraneo Fassino, che ha fiutato l’aria che tirava e ha convinto i DS ad astenersi (almeno ufficialmente), nonostante il mal di pancia di molti iscritti. Quello era l’unico modo per non perdere doppiamente…
Per la cronaca, io ho votato NO al quesito sulla servitù di passaggio per gli elettrodotti – motivo: anche se fossero passati i SÌ ci sarebbe stata una leggina a definire un valore presunto di esproprio…; per l’articolo 18, ho coscienziosamente annullato la scheda, scrivendo “né con Bertinotti né con Berlusconi”. Era il massimo che potevo fare.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-16 15:51

Milano o cara

Dalle ultime statistiche, Milano è balzata al diciassettesimo posto tra le città più care del mondo, oltre che essere la prima in Italia.
Ecco il commento dell’Albertini:
Milano è una città sempre più attraente e richiesta, per questo è più cara. Lo stabiliscono le leggi del mercato: spietate ma oggettive.
Beh, io non so quanto Milano sia attraente. Presumilmente sarà richiesta. Ma che sia più attraente di Parigi? avrei qualche timido dubbio al proposito.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-16 13:36

Sono arrivato dodici!

Stamattina alle 9:45 ho esercitato il mio diritto/dovere di votante per i referendum. Nel mio seggio erano iscritti 449 maschi (e 490 donne, per la cronaca). Io sono stato il dodicesimo a votare.
Credo che le mie previsioni di un 40% di votanti siano da rivedere in basso.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-15 20:23