Archivi annuali: 2003

passaporto ottico

Stamattina sono andato a ritirare il mio nuovo passaporto. Ho così scoperto che cosa sarebbe il famoso “passaporto ottico”: sotto i dati anagrafici ci sono due righe che sembrano scritte a macchina con ripetuti i dati codificati. Bah.
Per il resto, forse nella penultima pagina il logo della Repubblica Italiana sarà con un inchiostro speciale, ma non ci giurerei: buffo notare che pagina 32 è riservata alla scrittura dei recapiti di familiari o conoscenti da contattare in caso di necessità.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-16 15:50

l'utilità di Isoradio

Stamattina ero a Torino a recuperare il mio passaporto, e sono rientrato a Milano a metà mattinata. Ho visto il cartello variabile che annunciava code tra Rho e Milano, ho sperato che fossero dopo Rho, invece mi sono trovato fermo quasi un chilometro prima. Passi, anche se alle 11 del mattino non vedo perché ci sia tutta quella gente. Avevo intanto acceso la radio su Isoradio, per curiosità.
Mentre andavo verso Rozzano, ho visto nell’altra carreggiata auto ferme fino allo svincolo di Lorenteggio, quindi dieci chilometri. Non so se i tapini in quella direzione fossero stati avvisati che sarebbe stato meglio uscire: so che Isoradio, che si era affrettata a segnalare un chilometro di coda ad esempio a Bologna, non ha fatto cenno della cosa. Bel servizio di utilità.
Aggiornamento: mi hanno fatto notare che la tangenziale di Milano è della Serravalle e non di Autostrade, esattamente come la Torino-Milano è della ASTM; e che quindi questi non si parlano, e men che meno si scambiano queste informazioni. Che schifo: doppio perché Isoradio è della Rai, non della Società Autostrade. Altro che servizio pubblico.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-16 12:46

gli auguri di Ciampi al Papa

Perché il presidente della repubblica italiana deve inviare un messaggio a reti unificate in occasione dei venticinque anni di pontificato di Wojtyla? Non bastava un messaggio in forma anche pubblica ma più istituzionale?

Ultimo aggiornamento: 2003-10-16 00:08

il mistero dei biscotti alla vaniglia

Tra i miei acquisti al Lidl, sono anni che fanno la parte da leone i biscotti Opey con ripieno di vaniglia, mezzo chilo 89 centesimi. Questo fino a ieri. Adesso anche nel mio punto vendita usuale questi biscotti non si trovano più. Fosse un semplice cambio di assortimento, potrei anche capirlo: però i biscotti al cacao Opey continuano ad esserci.
Cui prodest? C’è un complotto per ridurre il consumo di vaniglia? i Bo.Bi.Va. (BOicotta BIscotti VAnigliati) hanno colpito nel segno?

Ultimo aggiornamento: 2003-10-14 12:32

quiz

Contesto. Ieri sera c’era sciopero dei mezzi dalle 18 alle 22. Il semaforo tra Sforza e Corso di Porta Vittoria era spento. Notate che quell’incrocio ha avuto la prima telecamera milanese per controllare chi passa col rosso, giusto per dare un’idea dell’importanza dell’incrocio in questione.
Bene. La domanda è: quanti vigili stavano presidiando quell’incrocio?
In una notizia scorrelata, ieri sera i carabinieri stavano facendo un controllo in viale della Liberazione. O perlomeno c’erano due macchine dei carabinieri ferme, una per lato, e almeno quella nella mia direzione aveva sul tetto un display a LED che scriveva CARABINIERI – CONTROLLO. Bello sapere cosa succede.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-14 11:47

Il voto agli immigrati

Come sempre commento con un po’ di ritardo, ma a me serve un po’ di tempo per meditare, e scrivere cazzate con cognizione di causa invece che cazzate buttate giù a caso…
La scorsa settimana il vicepremier, nonché segretario di Alleanza Nazionale, ha lanciato “casualmente” l’idea di potere dare il diritto di voto agli immigrati. Il tutto ha come al solito generato un polverone, con la Lega che minaccia di andarsene dalla maggioranza, il Cav. che puntualizza che “questo non sta nel programma di governo, forse si può fare, ma prima bisogna parlarne, anzi forse no” e via discorrendo.
Ma diamo un’occhiata a cosa dice effettivamente la proposta di legge. Gli stranieri (a) residenti da almeno sei anni potranno avere (b) l’elettorato attivo (c) nelle elezioni amministrative locali. Sul punto (c) non c’è molto da dire: non credo ci siano molti stati dove i residenti stranieri abbiano diritto di voto per il parlamento nazionale. Per quanto riguarda (b), il fatto di poter votare ma non essere votati sembra proprio far sì che venga dato un contentino senza valore pratico. Infine per (a) i sei anni di residenza sono davvero tanti, tenendo conto che dopo dieci anni si può chiedere la cittadinanza italiana.
Qual è il significato di tutto questo? A mio immodesto parere, il Fini ha voluto dire ai suoi sodali casaliberi che si è rotto di sottostare ai diktat di Bossi, e che se si deve giocare duro è pronto a farlo. Quindi ha scelto una legge che ha forti valenze mediatiche, ma all’atto pratico cambia ben poco: si stima che gli interessati sarebbero circa 150.000. Probabilmente non se ne farà nulla, ma intanto i rapporti di forza interni si sono riequilibrati.
Ritengo invece improbabile che la sortita sia stata fatta per proporre nuovi comici a Zelig, anche se Ignazio La Russa si è immediatamente proposto con l’esilarante monologo “Abbiamo sempre avuto un interesse per l’integrazione degli immigrati, come del resto dimostrato da «Faccetta Nera»”.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-13 08:57

prenotazioni del treno

stamattina sono andato in Centrale a prenotare per Anna l’Eurostar di domattina alle 6:30 (tanto ci va lei, mica io…) e come mia abitudine mi fiondo sulla macchina automatica. Tocco quello che devo toccare, e mi ritrovo scritto “disponibilità biglietti esaurita”. Telefono ad Anna per istruzioni, e lei mi dice “fa’ il biglietto allo sportello”. Eseguo obbediente, mi faccio una fila inutile perché le prenotazioni si fanno solo nella sala apposta, mi faccio una seconda fila, e quando arriva il mio turno l’impiegato mi fa regolarmente la prenotazione. “Ma come, dico io, perché non ho potuto farlo con la macchina?” Lui mi risponde che quello è un treno internazionale, e quindi è solo prenotabile in questo modo.
La cosa mi può anche tornare, ma allora perché non scrivere come messaggio di impossibilità “si prega di rivolgersi alla biglietteria”? Avevano terminato la memoria per i messaggi di errore?

Ultimo aggiornamento: 2003-10-12 15:16

inflazione percepita

Abbiamo scoperto – nientepopodimeno che dalle parole stesse del presidente dell’Istat, mica da un Bonolis qualunque – che l’ inflazione percepita è del 6%, “perché facciamo i conti con un euro da 2000 lire, e non da 1936.27″. La logica sembrerebbe ineccepibile: 200000 lire non equivalgono a 100 euro, ma a 103.2. Sommiamo questo 3.2% al 2.8 dell'”inflazione vera”, ed eccoci al 6%.
Notate che i conti sarebbero corretti, se il gioco fosse stato fatto nel 2002. Ma l’anno scorso avevamo già l’euro, quindi il confronto è fatto con la stessa moneta. Notata la furbizia?
(ho già scritto che il problema di base con il paniere dell’inflazione è che è tarato in maniera sbagliata: più si è poveri, meno cose superflue si prendono: e gli oggetti high-tech, che s’abbassano di prezzo continuamente, fanno sì che il risultato finale venga tarato verso il basso. Con la matematica si gioca a piacimento)

Ultimo aggiornamento: 2003-10-10 16:33