truffe telefoniche: non sono più il giaguaro di una volta

Sabato mattina squilla il telefono (fisso). Risponde Anna, già sapendo di che si trattava: solo che non aveva voglia di divertirsi e ha detto “ah, aspetti che le passo quello di Tim”. Io ho preso il telefono e detto “Buongiorno, sono un dipendente Tim, mi dica pure”. Bisogna dare atto alla signora dall’altra parte della linea che dopo un attimo di smarrimento è andata avanti commentando “allora sa già dei prossimi aumenti”, al che io ho risposto “certo, ma so anche che l’Authority li ha bloccati” (il che è tecnicamente vero, anche se irrilevante nel contesto”. Il dialogo è continuato con “ah, a noi non ce l’hanno ancora detto…” “Beh, è possibile che non sia arrivata la notizia ufficiale, ma è su tutti i giornali”.
Vabbè, la tipa ha poi detto di non essere davvero di Tim ma di Federconsumatori, e io l’ho salutata gentilmente senza nemmeno chiederle come mai avesse il mio numero di telefono che non è negli elenchi. Sto invecchiando.

6 pensieri su “truffe telefoniche: non sono più il giaguaro di una volta

      1. Lele

        Scusa .mau. ma non ci vado su. Forse vivo su un altro pianeta.
        Mi vuoi dire che c’è qualcuno che ti telefona per convincerti a diventare cliente – che so – Wind (il che, fatte salve le questioni di privacy, mi sembra perfettamente lecito) e che per fare questo dichiara di essere di Federconsumatori?

        1. .mau. Autore articolo

          no, ti chiedono i dati della bolletta “peché servono a farti togliere gli aumenti con comunicazione acconcia che loro preparano”. Solo che tra i dati della bolletta c’è un codice che viene usato per indicare l’assenso dell’utente al cambio di operatore, e quindi l’operatore può venire cambiato a tua insaputa.
          (Non stiamo parlando di Wind, in genere sono piccoli operatori)

I commenti sono chiusi.