La serie dei testi catastrofisti sui pericoli di Internet è piuttosto ampia. Non avevo mai letto questo testo (Eli Pariser, The Filter Bubble : What the Internet Is Hiding from You, Penguin 2011, pag. 320, $10,28, ISBN 9781101515129) e pensavo che si limitasse alla considerazione – niente affatto scontata – che noi in realtà non vediamo tutti i contenuti disponibili in rete ma scegliamo più o meno consapevolmente solo quelli che corrispondono alle nostre idee preconcette. Invece la cosa è molto più pericolosa: man mano che i grandi sistemi aggiungono servizi per farci rimanere nel loro macrocosmo, gli algoritmi che regolano le scelte che ci vengono proposte riescono sempre meglio a eliminare le voci discordanti, il tutto a nostra insaputa. Paradossalmente quello che mi preoccupa di più è che in questi cinque anni non vedo nulla di davvero nuovo, e se devo dare retta a Pariser significa che la bolla ormai nasconde tutto! L’autore cerca di terminare con una nota positiva, ricordando che anche i giornali erano partiti male ma poi sono spesso diventati autorevoli, e si auspica che un simile processo avvenga anche per le aziende internettare: personalmente non credo che capiterà e resto pessimista. La lettura è consigliata per tutti coloro che non sono troppo complottisti.
Ultimo aggiornamento: 2016-08-08 12:56