Come funziona la mente? Cos’è la creatività? Sono domande che ci si fa ca sempre, e ancora oggi non si ha in effetti una risposta chiara, univoca e definitiva. Ecco perché questo libro (David N. Perkins, The Mind’s Best Work, Harvard University Press 1990 [1981], pag. 324, $28.50, ISBN 9780674576247), pur avendo più di trent’anni di vita, ha ancora un suo senso. L’approccio di Perkins è peculiare: inizia con l’affermare un concetto (Proposition), che poi viene rapidamente demolito per arrivare quando va bene a un concetto rivisto, mantenendo il buono dela parte iniziale ma specificandolo; e quando va male a un’affermazione che è l’opposta di quella iniziale. Dal mio punto di vista, che come ho detto la creatività è ancora un mistero, questo metodo non è malvagio: almeno ti costringe a pensare un po’, proprio come gli esercizi sparsi per il testo sono degli ottimi modi per accorgersi di persona che le nostre idee ingenue sono spesso fallaci. Altro punto interessante è la spiegazione di come il brainstorming non è che funzioni sempre così bene, e soprattutto che il suo risultato dipende molto dalle persone coinvolte: la maggior parte della gente si ferma quando trova un’idea decente e mette per così dire i remi in barca. In definitiva, un testo interessante.