Ieri pomeriggio Anna mi telefona tra il preoccupato e l’incavolato, dicendomi che era scesa giù e aveva trovato un cartello appicicato al vetro della porta di comunicazione tra le scale e il cortile, con su scritto “Area videosorvegliata”. Non che avesse visto delle telecamere in giro, ma ad ogni modo voleva andare dai carabinieri a denunciare la cosa, che naturalmente non era mai stata deliberata. Io in queste cose sono molto più pragmatico, le ho fatto notare che una fotocopia di cartello – anzi, come ho verificato quando sono tornato, una stampa da un JPG di pessima qualità – senza nemmeno indicato chi e come dovrebbe raccogliere le immagini ha la stessa valenza di un cartello “Asino chi legge”, e le ho suggerito di appiccicarne sopra uno così.
Quando sono tornato a casa, il cartello c’era ancora ma come si nota dalla foto è stato un po’ decorato. Avrei comunque preferito modificarlo come scrivevo sopra: e avrei preferito ancora di più che non ci fosse gente che si mette a incollare questa roba, che adesso a toglierla ci vorrà una vita.
Ultimo aggiornamento: 2006-08-04 10:21