Venerdì abbiamo festeggiato il compleanno di Anna andando al Carcano a vedere quest’opera che Eduardo scrisse nel 1946, con Silvio Orlando nella parte di Pasquale Lojacono, che accetta di vivere in una casa infestata dai fantasmi perché gli viene affittata gratuitamente, ed è così suggestionato dalla cosa che pensa che Alfredo, l’amante di sua moglie Maria, sia in realtà un fantasma.
Eduardo prende quella che di per sé è una commedia degli equivoci e la rivolta come un calzino, rendendola assolutamente perfida. Non si salva nessuno: Pasquale, che pur di non cercarsi un lavoro preferisce pensare che siano i fantasmi a fornirgli i soldi che usa per tirare avanti la famiglia; la moglie Maria, che sembra tanto una figura smorta; il portinaio Raffaele, che sfrutta la sinistra fama della casa per rubacchiare qua e là; la moglie di Alfredo, Armida, una vera virago, e l’untuoso suo fratello Gastone. Forse l’unico personaggio che in fin dei conti si salva è proprio Alfredo, che alla fine, ascoltando la confessione di Pasquale che afferma il suo amore per Maria, rinuncia a scappare con lei e lascia al marito i soldi che aveva preparato per la fuga.
Silvio Orlando è bravissimo, niente da dire. Ha una mimica e una presenza scenica assolutamente fantastica. Ma non bisogna dimenticarsi del portinaio Tonino Taiuti, che è una spalla bravissima e contribuisce davvero alla riuscita dell’opera. Il resto della compagnia non è che mi abbia convinto troppo, con la felice eccezione di Lello Radice – Gastone.
Qualche nota finale sul Carcano: le poltrone saranno anche d’epoca ma almeno su in balconata mi sono trovato molto a disagio; e il loro sito, tutto in flash, è assolutamente inutile; si vede che sono abituato troppo bene con il Piccolo. Ah, sono anche razzisti: i biglietti over 65 hanno prezzi diversi a seconda se risiedi a Milano oppure no.
Ultimo aggiornamento: 2007-04-01 19:56