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tassinari

Uolter Weltroni sarà sicuramente felicissimo del GAR (Grande Accordo Ridicolo) siglato con i tassisti romani. A fronte di cinquecento nuove licenze (che verranno diluite in due tranches, sembra quasi di vedere il centellinamento degli aumenti con il contratto collettivo di lavoro) i tassisti non solo si beccano un 18% di aumento, ma si inventano ad esempio il “supplemento Stazione Termini”, due euro solo perché uno è voluto arrivare in treno. Non parliamo poi della istituzionalizzazione del “pizzo radiotaxi”. Come ben sa chiunque prenoti un taxi al mattino presto, il simpatico tassista arriva almeno cinque minuti prima dell’orario previsto, e intanto il tassametro corre, corre… Adesso che si fa? «il veicolo arriverà con una cifra fissa a seconda del numero di minuti trascorsi dalla sua partenza. Sotto i 5 minuti si pagheranno 2 euro, tra 5 e 10 minuti 4 euro e oltre 10 minuti si pagheranno 10 euro.» Scommetto in un proliferare di percorsi iniziali superiori ai 10 minuti… invece che fare la cosa più corretta, che sarebbe stata fare per i clienti abituali il pagamento della “bandiera” già alla prenotazione, per assicurare il tassista che la chiamata effettivamente c’è e non deve fare una corsa a vuoto. Certo, sono anche stati previsti «sconti per le donne che usano il taxi tra le 21 e l’una di notte e per le corse verso gli ospedali»: immagino quanti andranno all’ospedale e si accorgeranno che sta girando la tariffa scontata. Devo insomma dare atto ai tassisti romani che sono stati assolutamente bravi a portare avanti i propri interessi.
Noticina finale: secondo Rep., Vartere avrebbe detto che dal decreto Bersani il numero di licenze è cresciuto di duemila unità, pari al 35%. Per il Corsera è solo il 30%, ma la differenza non è così importante. Quello che è importante è che tutto questo casino è stato fatto per un aumento del numero di licenze dell’8%, diviso in due parti. Un vero successone.

Ultimo aggiornamento: 2007-12-10 21:48