Quando facevo le elementari (trentacinque anni fa, insomma…) tra i miei fumosi ricordi c’era quello del pusher che fuori dalla scuola, guardato a vista dai bidelli, ti regalava l’album delle figurine e il primo pacchetto. A quei tempi le “figu” erano solo e unicamente quelle dei calciatori made in Panini, forse non è inutile dirlo. Ho anche qualche flash sul pacchetto di figurine comprato la domenica (20 lire la busta?) ma nulla sull’avere effettivamente mai completato un album: l’idea era quella che le figurine servivano per giocarci (lanciarle più vicino possibile al muro, oppure dare una manata a un mucchietto lasciato per terra e prendersi quelle che venivano rovesciate) o al limite per la litania del “celo celo manca” ultimamente riciclata dal Gianni Morandi.
Ma si sa che i tempi cambiano: l’album delle figu me lo sono trovato oggi sulle scale della metro insieme alla free press, e con dentro le prime sei figurine per iniziare l’opera. L’unica cosa che non è cambiata è che l’editore continua ad essere Panini. Per il resto, a parte che puoi ordinare le figurine che ti mancano via internet, mi pare che lo spazio bianco ai margini della figurina si sia ridotto – la figurina stessa mi pare più piccola, ma quello può essere un effetto del mio essere cresciuto.
Ma resta l’ultima domanda, e a quella non so proprio come rispondere. Ma le figurine non dovrebbero essere appannaggio dei bambini? E allora, perché mai le danno agli adulti?
Ultimo aggiornamento: 2007-01-16 22:34