Ieri il professor Catricalà Antonio, intervistato da Lucia Annunziata, disse: «Non si può porre un tetto al fatturato, perché la raccolta pubblicitaria è il fatturato di un’azienda, perché così se ne deprime la crescita e l’entusiasmo imprenditoriale». Quando per sicurezza l’Annunziata gli ha chiesto se si riferisse al progetto di legge Gentiloni e a Mediaset, la risposta è stata un quasi laconico «Io penso di sì».
Ora, l’affermazione del professor Catricalà Antonio è indubbiamente degna di rispetto, e sono sicuro che parecchi economisti concordino con lui. E poi lui è un professore, mica un tapino come il sottoscritto. Però è anche vero che Catricalà Antonio, oltre che essere un professore, è anche il Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato, per gli amici Antitrust. Nella mia beata ignoranza ero convinto che l’antitrust cercasse di impedire le concentrazioni, ma il professor Catricalà Antonio mi ha fatto scoprire che se un’azienda non si può o non si vuole diversificare in altri campi (un sistema come un altro per far salire il fatturato…) allora la crescita del fatturato diventa più importante della concentrazione.
Il tutto ad ogni modo mi rende molto felice: partendo da queste ipotesi, Telecom Italia – e io, povero suo dipendente, con lei – può dormire sonni tranquilli almeno da questo fronte!
Ultimo aggiornamento: 2007-01-29 17:26