festivalsanremo.net

La Guardia di Finanza ha chiuso il sito di cui sopra per violazione della legge d’autore. Da lì era infatti possibile scaricarsi gli MP3 – dicono di qualità non eccelsa – delle canzoni dell’ultimo Festival: anche quest’ultimo di qualità non eccelsa, mi dicono.
Volevo però fare notare una cosa: per scaricare quelle canzoni, ci si installava un dialer, e si pagava 2.50 € al minuto per la connessione. A questo punto, ci sono varie considerazioni da fare:
– è una vergogna che l’unico modo per chiudere un dialer sia sperare che sia contro il diritto d’autore.
– gli italiani sono dei grulli: si lasciano abbindolare dall’idea di fregare le case discografiche, e spendono magari più per scaricare tre o quattro brani che per comprare la compilation ufficiale.
– le case discografiche, invece di piangere miseria, dovrebbero farsi un esame di coscienza, e mettersi a produrre quello che vuole il mercato, a prezzi decenti. La gente comprerebbe…

i profughi restino a casa loro

… perché non li vogliamo.
Questo è il pensiero del nostro ministro delle Riforme, che deve essere invidioso della finanza creativa di Tremonti: altrimenti si sarebbe reso conto che per definizione un profugo è colui che abbandona il proprio paese, altrimenti non sarebbe profugo.
Urge un corso accelerato alla Crusca.

Il gabibbo è un plagio

Questo invece sembra essere arrivato nelle prime pagine di tutti i giornali.
Peccato che io ricordi distintamente una intervista di una decina di anni fa a Ricci, che spiegava tranquillamente che si era appunto ispirato a quella mascotte della squadra di basket USA.
E allora come mai solo adesso è arrivata la denuncia? Ai dietrologi l’ardua sentenza, ma comincerei a chiedermi da quanto tempo il signor Gianfranco Strocchi, rappresentante per l’Italia dell’Università del Kentucky, è diventato rappresentante…

“Ich habe fertig”

Prendere il bus per andare in ufficio è per me sempre una miniera di notiziole: tutte quelle dai giornali gratuiti, visto che la tivvù non la guardo. Ho così scoperto che la frase di cui al titolo è entrata nei vocabolari tedeschi, perché ormai nell’uso comune. Ma forse occorre spiegare qualcosa…
Prima di andare ad allenare la Nazionale di calcio, il buon Trap era stato trainer del Bayern Monaco. Già quei cattivoni gli hanno lasciato un giocatore che si chiamava Strunz, il che non è bello. Ma il massimo si raggiunse quando il Bayern inanellò una serie di pessimi risultati e il Giuan convocò una conferenza stampa.
Io la ascoltai, mi divertii da matti a sentire il suo accento padan-teutonico e le frasi smozzicate (ah, intendiamoci: tanto di cappello a uno che alla sua età ha scelto di mettersi a studiare il tedesco, e non passare attraverso il filtro dell’interprete!), fino a che, sempre più incazzato, se la prende con Strunz, arrivando a vette ineguagliate. Poi di colpo terminò, dicendo “Ho finito”. Purtroppo nella foga ha usato un italianismo: con fertig, i crucchi non usano infatti l’ausiliare avere, ma quello essere. La forma corretta è “Ich bin fertig”, non la sua “Ich habe fertig”: un po’ come se un tedesco qui in Italia dicesse “Sono finito”.
Sembra però che ai tedeschi sia piaciuto molto il modo in cui il nostro ha mostrato le palle, e hanno cominciato a usare l’espressione, fino a che anche i linguisti si sono dovuti arrendere.
Peccato che non ci faccia vincere i mondiali, ma in fin dei conti ci sono miracoli e miracoli…

La Repubblica Centrafricana esiste!

Stamattina c’era un trafiletto che accennava al putsch in corso. E nientemeno che su City, il che se volete è un po’ una sorpresa.
Ma il silenzio non è solo italiano: ieri un mio amico che vive a New York ha scritto che anche là si era visto solo allora un trafiletto sul N.Y.Times, sezione “Brevi dal mondo”, Questo non sarebbe nemmeno strano, sapendo bene che lo statunitense medio crede che “estero” significhi Canada e forse al più Messico. Ma la teoria è rapidamente smontata dal fatto che lì a fianco c’era un articolo a sette colonne… sulle elezioni in Liechtenstein.

lo sapevate?

Questo finesettimana c’è stato un golpe nella Repubblica Centrafricana.
Bene, direte, nulla di così strano: i colpi di stato nell’Africa sudsahariana sono sorprendenti più o meno come i litigi all’interno dell’Ulivo.
Però c’è una piccola differenza, questa volta: non ho trovato sui quotidiani una riga al riguardo. (Chi vuole cercare online, può usare come stringa “Bangui”, il nome della capitale della RCA. Chi vuole sapere qualcosa in più, può provare su www.lemonde.fr).
Personalmente trovo terribile un appiattimento del genere: non dico che sia una notizia da prima pagina, ma almeno una colonnina no? Il regine è davvero già iniziato?

Giorgino e Paolone

Mi chiedo come una persona arrivata per sbaglio alla presidenza degli USA, e che dopo l’11 settembre ha avuto per le mani un capitale di benevolenza dal resto del mondo che mancava alla superpotenza da quarant’anni, sia riuscito a sperperarlo in questo modo.
E mi chiedo come Paolo Guzzanti possa scrivere quello che ha scritto nel suo editoriale su Il Giornale che purtroppo non posso citare perché il quotidiano non è on line – io l’ho ascoltato nella rassegna stampa di Radio Popolare.

Marzano

Scusate la notiziola ormai datata. Il nostro Ministro delle Attività Produttive ha affermato nel weekend di non preoccuparsi affatto dei “cervelli all’estero”, visto che tanto sono sì e no il 2 permille del totale dei laureati.
Peccato che probabilmente questo sia effettivamente la crema dei laureati… ma il concetto è forse troppo complicato per il nostro.