Articolo 18 e referendum

L’anno scorso, la mia posizione era chiara: mentre ritengo che in un’azienda “grande” e quindi impersonale sia utile avere una tutela anche solo di principio per il lavoratore, nelle aziende con pochi dipendenti dove il padrone è sempre lì la cosa era assolutamente inutile: ti potevano far trovare la vita così dura che alla fine te ne andavi tu. Quindi pensavo di andare a votare, e deporre il mio bel NO nell’urna.
Ora, con tutti i distinguo che arrivano dai politici del cosiddetto centrosinistra, mi viene quasi da votare SI (senza accento) per far loro dispetto. Non so se resisterò alla tentazione…

“programma-cancello”

Penso sia doveroso immortalare questo sedicente articolo di Repubblica, classico esempio di anti-informazione (nel senso che dopo averlo letto, ne si sa meno di prima).
Per chi volesse ritornare ad avere un valore positivo nel campo informazione, provo a dare qualche spiegazione.
La “multinazionale imperialista” penso sia Paul Zimmerman, la persona che scrisse a metà degli anni ’80 il programma di crittografia “Pretty Good Privacy”, o PGP: questo sarebbe il cosiddetto “programma cancello”, probabilmente perché per accedere ai dati occorre una chiave per aprirlo. Sicuramente Psion – che tra l’altro è britannica e non statunitense – non c’entra un tubo, e non ha certo delle backdoor. È forse possibile che PGP abbia delle chiavi di questo tipo, anche se la notizia sarebbe certo preoccupante per tutti quelli che lo usano – e sto pensando alla gioia di chi spedisce documenti industriali che crede protetti… Ma in questo caso non credo certo che qualcuno sarebbe andato a raccontare il tutto alla Fusani.
Il punto è sempre lo stesso. È vero che compito del giornalista è spiegare le cose in maniera più comprensibile, ed è anche vero che un giornalista non può essere un tuttologo. Ma è possibile che a nessuno venga mai in mente di chiedere lumi a qualcuno che sa – anche se magari non sa scrivere bene – in modo da evitare di pubblicare castronerie?

comma 22

Come molti avranno ormai capito, io sono un dipendente del gruppo Telecom Italia, e quindi ho una email aziendale @telecomitalia.it .
Bene, Telecom ha una politica antivirus che blocca i messaggi con allegati “pericolosi”, e ciò sarebbe una bella cosa: certo che scoprire che la definizione di “allegato pericoloso” include anche un’URL lasciata in chiaro potrebbe sembrare un po’ strana…
Però Telecom ha anche un’altra politica, comune a molte aziende: inserire un disclaimer alla fine del messaggio, dicendo più o meno “se ti arriva per sbaglio questo messaggio, buttalo via immediatamente”. Non so quanto sia utile questo disclaimer, ma non stiamo a sottilizzare.
Il divertente capita quando io cerco di spedire un messaggio a una mailing list cui sono iscritto.
Questo messaggio viene naturalmente riciclato dalla lista stessa e spedito a tutti… però quando deve essere inviato a me, l’ineffabile software si accorge della presenza di un possibile virus (l’indirizzo di posta elettronica aggiunto automaticamente al mio testo), e manda un messaggio di errore all’owner della lista (io sotto altro indirizzo), dicendo che non mi può spedire “per sicurezza” il messaggio.
Niente male, vero?

Gita a Torino

Sabato abbiamo fatto un rapido salto a Torino, perché dovevo recuperare dei documenti a casa.
Che tristezza: d’accordo che c’era il ponte del 25 aprile, ma nella zona di casa mia non siamo riusciti a trovare una pizzeria nota che fosse aperta a pranzo, e persino in centro c’erano dei negozi chiusi. Altro che turismo.
Se aggiungiamo poi che lo stocchista di scarpe che piaceva tanto ad Anna ha chiuso bottega e si è trasferito a Verona…

Ammazzate Taormina!

o perlomeno mandatelo da qualche parte molto lontano da qui.
Io capisco che un avvocato abbia come missione quella di scagionare il proprio cliente, con tutti i mezzi leciti e meno leciti.
Ma sono convinto che continuare con gli pseudoscoop per i soli giornalisti, che terminano con la rituale frase “lo mostreremo a tempo debito” senza che mai si sia visto qualcosa, sia una Giusta Causa per la soppressione della persona in questione.

ce la possiamo fare

Anche la libreria sembra essere arrivata, ora la prossima settimana ci dobbiamo accordare per il trasporto e montaggio (e pagamento…)
Resta sempre il mancorrente della scala da rifare, e da riverniciare un po’ di muri… ma la situazione sembra finalmente un po’ più rosea!