Chi sono? Dove sono?

Stamattina ho scoperto che non faccio parte del gruppo milanese di sviluppo, ma di quello romano.
O almeno dovrebbe essere così, perché dopo cinque mesi non c’è nulla di ufficiale.
Il problema non è insormontabile, visto che praticamente ho sempre lavorato con i romani: ma ogni tanto mi piacerebbe avere qualche certezza!

sigh

cinque giorni che ho cambiato il layout delle notiziole, e nessuno che mi dice nulla (Ugo e Claudio non valgono, perché gliel’ho detto loro a voce!)
È proprio vero che non mi legge nessuno…
Aggiornamento (12:25) Mi hanno scritto in tre lamentandosi dell’impossibilità di andare al volo sul forum partendo dalle notiziole e dei colori bruttini. Ho aggiunto il link e reso i colori ancora peggiori, ma mi chiedo: non potevate dirmelo prima? siete più pigri di me?

traffico?

Oggi devo uscire presto dall’ufficio. Quindi sono partito da casa alle 6:52. Bene, alle 7:27 – giusto perché era scattato il minuto, e la timbratrice è un po’ avanti – sono entrato in ufficio. Bisogna dire che a quell’ora si attraversa Milano in un lampo.
Mi chiedo solo la ragione del pannello luminoso “Tangenziali – traffico intenso” visto alle 7:15. Lo lasciano lì per default?

Vent'anni dopo

Resoconto di parte dell’incontro tra matematici e informatici che abbiamo avuto ieri a Pisa. Come nel mio stile, nessuna pretesa di completezza.
Tra gli informatici, ne conoscevo pochi, anche se alcuni si ricordavano di me – non pensate male stavolta, ci si vedeva nelle serate televisive da Licia e Francesca. Con il sottoinsieme dei matematici la cosa è stata molto più semplice, naturalmente, a parte che mi sono un po’ risentito nello scoprire che Mauro sembra ancora più giovane di me. Ci siamo dati all’occupazione tipica dei matematici, vale a dire spettegolare; a parte il parlare molto male di Luca che non è voluto venire benché a Viareggio, sono riemersi nomi e fatti che avevo assolutamente cancellato dalla memoria, con un gruppetto di neuroni che si è faticosamente rimesso in moto.
I bambini presenti hanno speso una mezza fortuna in calciobalilla: a un certo punto il proprietario del circolo è arrivato dal Paolo a chiedergli “ma devo davvero cambiare tutti questi soldi alla bambina?” e lui “Sì, non è poi una grande spesa per rimanere un po’ tranquilli…”
La giornata non è stata lunghissima, perché per una serie di motivi fino alle 16.30 non ho visto nessuno, e a mezzanotte e mezza ci siamo salutati, io ospitato per la notte dal sempre ottimo Marcello Sgamma.
Seguiranno foto sul mio sito e ricerca con mezzi leciti e meno leciti dei non ritrovati. Però, alla domanda “quando ci vediamo di nuovo?” io ho risposto “non prima di cinque anni”. Mai esagerare.

Giornalisti 2

Qualcuno ha lanciato la proposta di candidare l’anno prossimo Cofferati a sindaco di Bologna. A me sembra una stupidaggine, ma la cosa mi tocca poco.
Più divertente vedere come la notizia è stata trattata dalla Busiarda, il foglio aziendale del fu Giuanin Agnelli. Ieri la candidatura era certamente benedetta da Prodi: oggi l’europresidente è seccato per la candidatura uscita fuori a sua insaputa. Coffy non parla, come al solito.
Bene. Visto che appare chiaro che almeno la prima volta, e pertanto forse anche la seconda, il giornalista ha tirato a indovinare, perché non poteva dire subito che la sua era un'”analisi politica” e togliersi il pensiero?

Milanesi

Sto scrivendo sul treno che mi riporta a Milano, approfittando della possibilità di cambiare data alle notiziole. C’è uno vicino alla porta che sta continuando a urlare al telefono: come facilmente immaginabile, la linea è continuata a cadere visto che eravamo sul tratto appenninico, e il tipo si è messo a inveire… contro le gallerie. Poi ci si chiede dove il nostro Presidente del Consiglio abbia imparato il suo stile.

I polli di Renzo

La settimana scorsa la presidente della RAI, mentre era a Torino alla Fiera del libro, ha accennato alla possibilità che Torino potesse avere un “tg culturale”. I miei affezionati lettori che comprano La Stampa avranno sicuramente letto di quanto questa sia Una Cosa Buona, con i più vari peana. Chi però leggesse le pagine milanesi del Corsera, avrebbe avuto una visione completamente diversa, con le grida contro lo scippo di un’idea nata a Milano (probabilmente vero) e che non tiene per nulla conto del fatto che a Milano la Rai è nata – e qui si potrebbe forse parlare di revisionismo.
Delle beghe mi importa poco parlare. Ma mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse un paio di cosette: di cosa dovrebbe parlare un TG culturale e perché è una cosa talmente importante da farsi una guerra fraticida.

ziclismo

girellando tra i blog, vedo che ci sono molti appassionati di ciclismo, con tanta voglia di vedere delle belle tappe ma con pensieri diversi sul doping.
Beh, tutti sono d’accordo sul fatto che tutti si dopavano e tutti si dopano :-)
Volevo aggiungere ai commenti di Mim*, Cesare e Squonk un paio di fatterelli:

  • Nella famosa retata di Madonna di Campiglio, Pantani fu trovato con 51.5 di ematocrito (probabilmente avevano sbagliato i conti…) ma Savoldelli aveva 49.9. E la probabilità che dopo due settimane di Giro un corridore abbia quei valori in maniera naturale non è esattamente tale da scommetterci su.
  • Tutti i protagonisti di questo Giro (tranne i velocisti, ma lì non serve EPO e simili) se non sbaglio sono stati fermati per doping. Il massimo furono le caramelle alla coca di Simoni, che meritano un premio alla balla più assurda
  • Si dopavano anche gli olimpionici, intesi come gli antichi greci…

A volte mi ritrovo a pensare che si potrebbe legalizzare un certo tipo di doping sportivo, se si ha la ragionevole certezza che non fa più male all’atleta che una compilation di bistecche. Poi mi chiedo se questo è il risultato di un sistema stile panem et circenses che mi fa pretendere spettacolo ad ogni costo.