Gilberto

che di cognome fa Simoni.
Complimenti per le due tappe di montagna, dove è riuscito a prendere venti minuti complessivi. Considerando come si era presentato, mica male no?

vacanze germane

Ricapitolando: il sottosegretario Stefano Stefani, approfittando della legge che gli permette di esprimere tutte le opinioni “politiche” che vuole, scrive una lettera aperta sulla Padania (mica cazzi!) dove ce l’ha contro i tedeschi “biondi iper-nazionalisti” che invadono le spiagge italiane e sarebbero pieni di pregiudizi e arroganti: insomma che fregano le bellezze padane agli autoctoni.
E dire che uno dei difetti da lui indicati, che cioè i crucchi facciano “roboanti gare di rutti dopo pantagrueliche bevute di birra e scopparciate di kartoffel fritte…” ricorda abbastanza il genotipo leghista, una volta che si sostituisce il vino alla birra e i fagioli alle patate.
Schroeder coglie la palla al balzo e fa il gran gesto: non andrà più in vacanza in Italia, non ho ben capito se a Riccione, Cattolica o Pesaro. Secondo me si era già scocciato l’anno scorso, ma non sapeva come dire di no.
Ora fioccano i sondaggi (commissionati da Stefani?) sui tedeschi che come un unico uomo non vogliono più venire in Italia. E passi.
Ma sentire gli amministratori romagnoli e marchigiani che vogliono chiedere i danni al governo perché “c’è un doppio danno: verrà meno gente e non potremo avere l’aumento sperato” fa davvero ridere i polli.

no more zaurus

Zigh. Sharp ha detto che del mercato europeo – e probabilmente americano – non gliene può fregare di meno. È vero che ci sono importatori paralleli per gli SC-750 e SC-760 (i gadget con schermo 640*480) ma la cosa diventa già più difficile da gestire.
Non vorrete mica farmi morire con un Palm!

Valorizziamoci

Pubblicità sulla prima pagina di Leggo – non è la prima volta, tra l’altro.
Titolo: “Valorizza la tua immagine”
Sottotitolo: “con un prestigioso DOTTORATO AMERICANO”
ecc. ecc.
In basso a destra (con un font leggibile…) “Il doctorate non abilita alla professione, non è utilizzabile nei pubblici concorsi, non è equipollente ai dottorati italiani”.
Ma allora non è più semplice sentirsi dare del “dottò” dal posteggiatore abusivo?

Mettetevi d'accordo!

Ieri hanno fatto una retata su un po’ di eros center (case chiuse, se preferite i termini anni ’50) qui a Milano. Tutti i giornali gratuiti hanno raccontato la cosa, inutile dirlo: in fin dei conti è la perfetta notizia per loro.
City si è limitato a fornire la notizia nuda e cruda, mentre gli altri sono andati a fare “interviste sul posto”. Però secondo Leggo era “impossibile non notare quelle ragazze”, e nessuno si era stupito; per Metro, invece, “Pochi i sospetti nel quartiere verso i centri estetici. Mah.

elettricità

Nella bolletta della luce che ho ricevuto, c’è un simpatico flyer pubblicitario che spiega come con le “Nuove Opzioni” (maiuscolo loro) possa scegliere l’opportunità più adatta alle mie esigenze.
E giù contratti da 4.5 kW, tra cui il “Fresca Estate Famiglia 4.5 kW” che mi permette di “usare il climatizzatore domestico senza problemi”, garantendomi che “più consumo d’estate e più risparmio tutto l’anno”.
Il tutto mentre minacciano un giorno sì e l’altro no di bloccare la corrente per i troppi consumi.
Notato nulla di strano?

Assicurazioni

Tra i miei mille giri di oggi (compreso pranzo in mensa Tilab con Ugo, che sennò si offende giustamente per non essere stato citato) sono anche passato all”assicurazione. Pensavo di dover dare copia del foglio di rottamazione, ma loro mi fanno “no, basta il fax che ci ha spedito due settimane fa”. Meglio, perché il foglio era rimasto a casa…
In compenso mi dicono che – non avendo disdetto con tre mesi d’anticipo una polizza aggiuntiva sull’assistenza legale – devo sganciare 30 euro. Io gli faccio notare che la polizza era legata all’automobile, e la tipa mi fa “sì, ma non è RCA e quindi le norme sono diverse”. “D’accordo, ma come potete fare una polizza su qualcosa che non esiste più?” Alla fine spostano la polizza sulla mia patente, il che mi sta bene: peggio per me che non ho disdetto.
Ma quello che mi scoccia è che, alla mia richiesta di fare disdetta immediatamente per la fine del nuovo periodo, la risposta è stata “No. L’unico modo per disdettare una polizza è inviare una raccomandata.” Questo non mi torna per nulla: se faccio di persona negli uffici una disdetta, cos’è che non va? Urge parere legale.

Biglietterie automatiche

Trenitalia non è capace di fare andare avanti i treni – vediamo quanto ritardo avrò stasera! – ma bisogna dare onore al merito, quando capita.
Oggi pomeriggio passo da Porta Susa e ne approfitto per prendere il biglietto, usando la macchina automatica. Metto una banconota da 50 euro (ebbene sì, lo ammetto: sfrutto le macchinette come cambiadenaro!), e ricevo il resto. Conto le banconote, e arrivo solo fino a sette: insomma, mancano 5 euro. Riconto: niente da fare.
Mi metto allora in coda paziente allo sportello. Di per sé avrei davanti solo un tipo: peccato che questo voglia andare a Barcellona, e non voglia convincersi del fatto che una cuccetta costi 222 euro sola andata, e che non ci sia posto per il ritorno. Dopo una decina di minuti, tocca a me: senza troppe speranze chiedo all’impiegata se ci sia qualche possibilità di riavere i miei soldi. Un altro impiegato dietro fa “lascia, faccio io!”, e un terzo mi chiede “qual era la macchina, e a che ora si è verificato il fatto?” Gli spiego tutto, e dopo un paio di minuti di controllo mi fa “sì, abbiamo riscontrato un’anomalia: firmi qua per ricevuta, ed ecco i suoi soldi”.
Che bello. Non tanto per i soldi, quanto per l’efficienza.
Aggiornamento: il treno è arrivato tre minuti in ritardo, insomma virtualmente in orario. È stato fregato da un TAF che a Rho si è piantato davanti fino a Certosa.