Hair discount

E’ la pubblicità di un parrucchiere, che ho visto ieri sulla circonvallazione interna mentre mi rassegnavo bloccato in coda tornando a casa. Dovrebbero togliere la licenza di scrivere, a certa gente.

pulizie

Ieri sera si sono “dimenticati” di pulire il mio cestino. E la cosa non è bella d’estate.

c'è posta per me?

oggi pomeriggio, improvvisamente il server exchange di posta aziendale ha deciso di mettersi in malattia, forse invidioso degli steward Alitalia.
In realtà, Outlook Express si connette amabilmente, ma è ovvio che questo non significa nulla: Microsoft nella sua infinita saggezza prevede di chiamare programmi completamente diversi con nomi simili, in modo da riuscire a sviare le indagini sul loro funzionamento: ma non divaghiamo.
Il guaio è che questo server Exchange ha sempre avuto un comportamento non dei migliori, e stiamo parlando del server aziendale di una società che ha “Information Technology” nel proprio nome.

Alimentare tutti i campi obbligatori

Sto cercando di compilare il timesheet, cioè dire su quali progetti ho lavorato il mese scorso.
La frase del titolo è quella che mi sono trovato nella schermata di accesso, prima che potessi spiegare “grazie, indicami tutto in inglese, va bene così”. Non stiamo parlando dell’ultima boita di Casalpusterlengo, ma di SAP, qualcosa che costa dei bei soldini.
Ah, cosa non si fa contro la fame!

nuovi virus

Non bastavano i virus via posta elettronica che sembravano provenire da “support@microsoft.com”, che in fin dei conti erano facili da eliminare.
Adesso mi sono trovato nelle mailing list che modero degli indirizzi di gente probabilmente legata all’Open Source – sempre comodo dare loro la colpa – e addirittura… della lista stessa, o meglio mi è arrivato un messaggio di errore “utente non esistente” in risposta a qualcosa che sembrerebbe essere partito da là.
Io ogni tanto penso male e mi chiedo se a creare i virus siano i produttori di antivirus: non posso comunque che consigliare di non fare come Beppe Viola faceva cantare a Enzo Jannacci:
Quelli che l’ha detto il telegiornale
“ma…” “l’ha detto il telegiornale”
“d’accordo, però…” “L’HA DETTO IL TELEGIORNALE!!!!”

Insomma, non fidatevi di nulla di quello che trovate nelle vostre caselle. Anche se non è virus o spam, può benissimo essere una bufala!

Ausilii alla dieta

Sono rientrato per la prima volta nella mensa di Rozzano, dopo la conversione in sala stampa dovuta alle assemblee di MTP.
Non ho parole. Scelta dei piatti ancora ridotta rispetto al solito, inesistenza di qualunque accessorio, dalle brocche d’acqua agli spicchi di limone, o se per quello alla frutta. Il gusto del cibo era tale da fare rimpiangere gli OMG.
Fortuna che a Anna piace cucinare!

dopo il ponte

In questi giorni Milano era insolitamente vuota, per quello che sono riuscito a vedere. Già riuscire a entrare di sabato pomeriggio all’Ikea non era una cosa banale, e anche lo Strehler non era poi così pieno come al solito. Il ponte aveva mietuto le sue vittime… gli altri, intendo.
Ma ogni bel gioco dura poco. Sto scrivendo sul palmare, mentre sono bloccato sul bus AMP che cerca di immettersi nello svincolo autostradale di Assago. Statisticamente la media torna.

Dai giornali di oggi

Un ingenuo poteva pensare che i quotidiani gratuiti, visto che non sono usciti per tre giorni di fila causa ponte, oggi sarebbero stati pieni di notizie “serie” e non avrebbero avuto bisogno di inserire i cosiddetti “riempitivi”. Sbagliato. E’ chiaro che l’impaginazione di questi giornali è studiata rigorosamente, pertanto quel tipo di notizie ci sta eccome! Anzi, proprio perché ci sono stati tre giorni di vuoto è possibile scegliere le più succose.
Oggi è stato Metro ad aggiudicarsi il record. La sua pagina 15 è stata semplicemente fantastica. Tralasciamo la sintassi fito-high-tech: “Un’azienda americana ha messo a punto un telefonino grande come un chicco di riso molto più potente degli attuali”. Vai con SuperParboiled! E stendiamo un velo zuccheroso sulla ricerca della Royal Society of Chemistry di Londra, che vuole verificare se bevendo per un mese idromele si ottengono risultati afrodisiaci: gli inglesi potrebbero averne bisogno.
Ma la scoperta fatta dalla fondazione Santa Lucia, che ha usato la “risonanza magnetica <b<funzionale per scoprire che il cervello dei sommelier reagisce alla degustazione in maniera diversa dai comuni bevitori, meriterebbe la prima pagina di riviste altisonanti quali Cucina mediterranea.
Il clou si raggiunge con la scoperta di tal George Preti del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia, che ci segnala che le donne sono talmente sensibili alla sudorazione maschile da arrivare a cambiamenti nei ritmi del proprio ciclo mestruale. Se i maschietti che leggono queste notiziole si fossero chiesti come mai proprio quando avrebbero più voglia la loro compagna si schermisse, potranno finalmente stare tranquilli: non sono loro ad avere dimenticato il calendario di lei, ma questo ad essersi adattato.