con qualche giorno di ritardo rispetto alla data canonica dell’Immacolata, ieri abbiamo decorato casa nostra per Natale. Usare la prima persona plurale è però un po’ azzardato, considerando la mia idiosincrasia per queste cose, e il tentativo di nascondermi davanti al PC a giocare. Devo però dire che quest’anno sono stato un po’ più bravo, e qualche cosa l’ho appesa anch’io. Ah, niente albero né presepe a casa nostra.
_Gli incredibili_ (film)
Pur di convincermi a uscire e andare al cinema – all’ultimo spettacolo, poi… – Anna mi ha proposto di andare a vedere Gli incredibili, anche se a lei non era poi piaciuto tanto Alla ricerca di Nemo. Bene, alla fine anche lei si è ricreduta.
La trama ovviamente è di una prevedibilità completa, ma questo non è un problema, anzi. Il film non solo recupera tutte le citazioni possibili e immaginabili dai fumetti con i supereroi, Marvel in prima linea, ma anche da tutti i film di 007. Il tutto in due ore tiratissime, che passano in un battibaleno. Edna è doppiata da Amanda Lear in maniera stupenda.
La grafica è favolosa, ma la cosa più fantastica è che non ti viene in mente che è un film di animazione, perché sei lì a guardarti la storia. Direi che non c’è altro da aggiungere.
(ps: no, almeno una cosetta da aggiungere c’è… l’idea che il supereroe abbia un bisogno compulsivo di aiutare gli altri è geniale)
Che abbiamo fatto di male?
Alberto Biraghi propone da parecchio il Prestigioso Premio Calderoli che viene assegnato a chiunque cerchi di emulare il tipo di affermazioni del Dentista in Verde. Ma emulare l’originale non è così facile.
Qualche settimana fa, un benzinaio lecchese venne assassinato, e subito lui offrì una taglia di 25000 euro per trovare gli uccisori, al grido “nessuno tocchi un padano”. Ora hanno trovato i due banditi, che come uno si poteva aspettare erano anch’essi padani, e Calderoli riesce ancora a sentirsi tronfio.
Ecco un altro dei ministri del nostro governo.
no ve preocupe
La rimessa in sesto del mio pc sta procedendo tranquilla, nel senso che mi devo essere perso qualcosa (ho copiato un collegamento invece che uno zip…) però il resto sembra leggibile. Naturalmente potevo accorgermi prima di formattare il disco C: che tanto non dovevo toccare D:, e quindi potevo copiare i miei file là senza fare i cd. Ho anche scoperto che il mio inbox di thunderbird (che dal mio punto di vista era vuoto…) aveva un virus netsky. Non chiedetemi come.
Sto persino cercando di scrivere quali programmi sto caricando, giusto per sapere che ci ficco qui dentro… Ma la cosa è comunque molto lunga.
Riprenderò presto le regolari trasmissioni.
<em>The Pleasures of Counting</em>
L’autore afferma che questo libro (T.W. Körner,The Pleasures of Counting, Cambridge University Press 1996, p. 534, Lst. 24.99, ISBN 0-521-56823-4) può essere letto da uno studente liceale molto brillante, oppure da un universitario del primo biennio… che sia interessato alla matematica, questo è ovvio. Körner sceglie di fare una serie di racconti, dalle epidemie di colera nella Londra del diciannovesimo secolo ai convogli di navi che attraversavano l’oceano durante le due guerre mondiali, e al loro interno mostra le teorie che venivano man mano avanzate e il modello matematico che ci sta dietro. Il tutto con una serie di esercizi che inframmezzano il testo e dei quali non viene presentata la soluzione; al massimo c’è la risposta, che come un qualunque appassionato di matematica sa non è esattamente la stessa cosa.
Dal punto di vista del lettore italiano il problema è dato dall’anglocentricità del libro, sia per gli esempi che per lo stile di scrittura che magari può apparire un po’ strano, e che quindi non fa pensare a un grande successo per un’eventuale edizione italiana. Peccato.
ready steady go
Onomanzia
gattositter 2
Ieri le gatte hanno avuto cibo di loro gradimento, e quindi quando sono rientrato a casa non mi sono trovato assalito. In compenso, si sono lamentate della scarsa presenza di persone che le considerassero – la signora che viene a stirare non viene da loro considerata, è come vivessero in mondi paralleli – e quindi miagolii e salto-sul-PC sono continuati. Il peggio è stato quando sono andato a dormire: mi metto a letto e sento che stanno giocando con un pezzetto di carta. Glielo sequestro, e torno a letto; ma immediatamente ricomincia la storia. Sequestro anche il secondo pezzo di carta, torno a letto, ma mi rialzo subito appena sento che viene usata la gattaiola: era Momo che si infilava nel sacchetto con la carta da buttare per trovare qualcosa per piantare casino.
Stamattina invece la cosa più divertente è stata vedere l’espressione di Ariel che era tutta speranzosa, e quando si è vista la ciotola con il Petreet ha fatto un muso in cui si leggeva “ah.”