Berlusconità

Silvio è andato ieri al convegno di Liberal e del nuovo PSI, e ha detto che il suo è un partito liberal-socialista. Pensate se il primo giro fosse stato da AN.

temperature

mercoledì e venerdì sera mi sono fatto dare da Fred un passaggio da Rozzano alla metro a Famagosta. Mercoledì siamo entrati in macchina, e il termometro segnava zero gradi: ieri ce n’erano undici, che poi sono ancora saliti avvicinandoci alla città. E poi uno si chiede perché ci si ammali…
Ad ogni modo, mi sto godendo il temporaneo calduccio :-)

senza fumo

Ieri sera si sono tenute le Cenerentoliadi di gennaio, le prime dopo il divieto di fumo nei locali pubblici. Io a dire il vero non ci ho partecipato, visto che dovevo fare il Falso Spinelli, o se preferite il Bravo Presentatore.
Devo però dire che, nonostante qualche mugugno, è incredibile come si respirasse meglio: anzi, come ci si accorgesse una volta usciti di non avere i vestiti fumiganti. Ciò è Molto Bello.
Resta comunque l’idiozia che un esercente può essere multato se ha i cartelli “Vietato fumare” semplici, senza cioè tutti i codici e codicilli di questa legge. Mi domando se scopo di tutto questo è dare all’infraendo la possibilità di decidere se gli vale la pena rischiare una multa…
Ps: ma qualcuno ci crede che il consumo di sigarette è diminuito del 23%, come da sondaggio dell’Assotabaccai?

Manuale del leccaculo (libro)

[copertina]Forse adulare non sarà un’arte né una scienza, ma sicuramente è un’attività che vanta millenni di esperienze umane. Con questo libro (Richard Stengel, Manuale del leccaculo, Fazi Tascabili saggi 2004 [2002], p. 334, € 9.50, ISBN 8881125021, trad. Daniele Ballarini) abbiamo la possibilità di scoprire come il concetto stesso di piaggeria, o di leccaculaggine se si preferisce, sia mutato nel corso dei secoli. L’autore tende sempre a prenderci per i fondelli, quasi riproponendo verso noi lettori i vari stili che man mano presenta – mi raccomando, state attenti a cosa è stato fatto il secolo scorso! Un plauso per la traduzione, che nonostante l’ovvia ripetitività e la necessità di mappare una serie di quasi sinonimi – tradurre l’appendice dev’essere stato un vero tour de force – mi pare ottima.

Neve

Ieri pomeriggio avevo un incontro, e quindi ho preso la bicicletta per evitare la rabbia nel cercare un parcheggio in Papiniano. Quando alle 17.15 mi fanno notare che stava cominciando a nevicare, dico “ah” e mi accingo a prepararmi per inforcare il mio bolide. Nessun vero problema, anche se sulle auto in sosta nel parcheggio c’era uno straterello di qualcosa che sembrava più che altro ghiaccio. L’unico guaio me lo sono trovato in via Meda sotto il ponte della ferrovia, visto che non hanno ancora terminato di asfaltare e c’è un bel gradino sulle rotaie: ho perso il controllo della bici che è rovinosamente caduta a terra mentre io con atletico gesto ero saltato giù, atterrando in piedi meglio che un ginnasta.
I guai sono iniziati alle 21 quando sono uscito dall’incontro: fioccava che era un piacere e pedalare era assolutamente impraticabile. Ma dove sta il problema? ho preso la bici, le ho tolto il minimo di neve, sono sceso alla stazione metro di Sant’Agostino, ho timbrato regolarmente per me e per la bici, e mi sono fatto il tragitto fino a casa, tutto bardato con ancora il giubbotto rifrangente. Mentre in spregio ai regolamenti ho preso la scala mobile per uscire – naturalmente avevo lasciato passare tutti, ci mancherebbe altro – un tipo mi ha persino fotografato: dovevo avere un’aria più fuori di testa del solito!

malattie feline

Ieri mattina è stato chiaro che qualcosa non andava. Ariel, che come al solito era sul letto vicino ad Anna, quando mi sono alzato non è immediatamente scesa querula come il suo solito: è rimasta là, e soprattutto non miagolava.
Anna l’ha subito portata dalla veterinaria, che l’ha trovata con febbre alta e le ha dato degli antibiotici: bisogna dire che stamattina non ha mangiato molto, ma comunque aveva l’aria più vispa e rumorosa. Speriamo solo non attacchi nulla a Momo, altrimenti a furia di rimpalli non ci passa più.

i milanesi e il freddo

Sembra proprio che i milanesi soffrano di una strana patologia che si manifesta allo scendere della temperatura atmosferica.
Stamattina faceva freddo forte, e in bicicletta lo si sente abbastanza. In compenso mi sono trovato parecchie persone che attraversavano la strada ovviamente in diagonale – lo faccio anch’io – nei posti più disparati, e sempre senza guardare se per puro caso qualcuno sta passando. Presumo che la vista si annebbi per default anche quando non c’è il nebiun, e che quindi i milanesi passino automaticamente a utilizzare l’udito per capire se rischiano di esser presi sotto: il tutto non è il massimo quando c’è chi sta pedalando.

divieto di accesso

Oggi ci è arrivata una comunicazione dalla Città di Rozzano, che spiegava che per una serie di lavori per la rete del gas (immagino per raggiungere le case del Cancantiere…) sarebbe stato messo per tre settimane un divieto di accesso a viale Romagna, tranne che per residenti (chi?) e dipendenti Telecom (ecco). Stamattina in effetti avevo visto il cartello, ma non ci avevo fatto più di tanto caso: alle 13 in compenso, mentre cercavo di andare in palestra per riprendere a fare pesini dopo la pausa natalizia, mi sono trovato tutto transennato, non solo per i veicoli ma anche per un povero pedone quale il sottoscritto.
Adesso ho preso la cosa come segno della Volontà Divina che non voleva che oggi iniziassi a faticare: ma la cosa mi preoccupa per stasera – per arrivare alla fermata del bus mi toccherà fare quasi un chilometro – e per i prossimi giorni. In macchina o in bici non è un gran problema, ma a qualcuno dei dirigenti comunali è venuto in mente che esistono anche i pedoni?