il partito di Prodi

Prendiamo per buoni i dati del sondaggio sulle intenzioni di voto con o senza la lista Prodi: d’altra parte, è quello che ci passa il convento. Si vedono delle cose parecchio interessanti.
(a) La Margherita, con o senza Prodi, è alla frutta. (Per fortuna, mi verrebbe da dire).
(b) Tolti DS, Margherita, e Rifondazione, il resto della coalizione è peggio di PRI, PSDI e PLI ai bei tempi, e sono insomma irrilevanti.
(c) Una lista Prodi toglierebbe voti ai DS più che alla Margherita: non solo in assoluto, ma anche in percentuale. (Per gli altri partiti, non ha nemmeno senso fare questi conti, le percentuali sono troppo scarse)
(d) sono sicuro di avere letto – ma adesso non riesco a trovare il riferimento – che questa lista non prenderebbe poi tanti voti da destra, il che non è poi così strano; in compenso convincerebbe parecchi astenuti a recarsi alle urne. (Se Prodi fa venir voglia di andare a votare, si può immaginare quanto i partiti attuali siano benvoluti)
Chissà se certe segreterie di partito hanno fatto gli stessi conti.

Contratto di somministrazione

Se non ho capito male, è una delle invenzioni della cosiddetta Legge Biagi, con un’azienda che “somministra” lavoratori ad altre manco le persone fossero delle medicine da prendere ogni tanto. Quel tipo di lavoro sarà anche ben più moderno del caporalato, ma potevano trovare un nome un po’ migliore, no?

500

R:ob Grassilli ha raggiunto la cinquecentesima striscia di Net To Be. Io avrei piuttosto festeggiato la numero 29, ma ammetto che non è facile trovare un metariferimento, a meno che qualcuno non voglia scoprire che il torneo ad eliminazione di adescatori aziendali ha riempito tutti gli slot disponibili…

fortuna?

Ieri pomeriggio, quando sono uscito dall’ufficio e ho preso la bici, mi sono trovato la ruota dietro completamente sgonfia. Penso di avere bucato nei pressi del cancantiere infinito rozzanese qui davanti. Vabbè, capita, anche se avrei preferito fosse capitato vicino a casa.
Ma la cosa più ironica è che ieri pomeriggio avevo trovato non uno, ma due quadrifogli.

dormiveglia

Ieri non riuscivo ad addormentarmi. A un certo punto mi alzo, vado in bagno, poi in cucina a bere; sento un “ding!” come di qualcosa che è caduto per terra, ma non ci faccio troppo caso. Torno in camera e finalmente prendo sonno.
Stamattina mi alzo, vado a cambiare le ciotole alle gatte, e per terra vedo la mia fede. Il neurone associa un significato al ding di stanotte.
Considerazioni sparse: (a) stanotte non riuscivo ad addormentarmi, ma non ero nemmeno troppo sveglio; (b) la notte le mie nocche sono più affusolate che di giorno; (c) le micie hanno giocato il giusto con l’anello, ma poi sono state buone; (d) sono stato parecchio fortunato.

I tempi cambiano

Una volta, l’ultimo anno prima delle elezioni era dedicato ai lavori di riassetto delle strade, in modo che la gente – che notoriamente ha memoria corta – si ricordasse di quanto la giunta di sinistra centro destra sopra sotto avesse fatto per loro.
Leggo invece oggi sul dorso milanese del Corsera che Ignazio La Russa ha chiesto al sindaco che si eviti di fare nuove isole ambientali e nuovi parcheggi; per gli interventi in corso, «si ragioni caso per caso e se i contratti con le imprese lo consentono si cerchi di rivedere la tempistica per dilazionare i disagi». Albertini spiega che «vanno considerati i disagi momentanei che possono causare tali opere e i dissensi che possono generare. Si tratta di una furbizia legittima» e il leghista Orsatti, che come i suoi compagni di partito è uno che dà pane al pane e terun al terrone, rincara dicendo che «Le nuove isole programmate comporterebbero notevoli disagi ai cittadini e avendo pochi mesi davanti prima della fine della legislatura, è meglio dare priorità ad altri interventi più sentiti». I “pochi mesi” sono almeno nove, ma tant’è.
Aria nuova in giunta.

il quiz della settimana

Oggi si propone Qual è la tua visione del mondo (sempre in inglese, chiaro). Io sono arrivato all’88% di “Cultural Creative”, che non so assolutamente cosa sia. La spieghina dice che sono “un pensatore moderno che tende a fuggire dalla religione organizzata ma sente comunque che c’è qualcosa di più grande di noi; molto spirituale, anche se non religioso”. Fa tanto oroscopo, vero?
Per la cronaca, ho un 50% di postmoderno, 38% di esistenzialista (pensavo di più), 31% di fondamentalista e di romantico (pensavo di meno), 25% di idealista e modernista, e 0% di materialista.

capelli fai-da-te

Ieri mattina ho per la prima volta dopo otto mesi usato il tagliacapelli che mi ero comprato quest’autunno per il suo scopo primario. Dopo essermi limitato ad accorciare quei quattro peli che cerco pomposamente di definire “pizzetto”, ho chiesto ad Anna di passarlo sulla mia capigliatura. In fin dei conti questo è il periodo di taglio a spazzola, quindi non è un gran problema farmeli accorciare; inoltre ad Anna piace il taglio tattico, quindi ci guadagna anche lei.
Diciamo che forse ci ha guadagnato un po’ troppo, almeno globalmente :-)