Silvio e Lucia

Non ho visto l’intervista dell’Annunziata a Berlusconi: preferisco fare dell’altro piuttosto che sciropparmi queste robacce. Ho solo sentito l’audio con l’ultimo scambio di battute, e senza il contesto precedente potrei sbagliarmi di brutto. Però mi metto a sproloquiare lo stesso, tanto la cosa mi viene bene :-)
Berlusconi è nervoso, ha avuto uno dei suoi attacchi di bile ben noti a chi non si limita a vedere i Tg ufficiali, e adesso sta cercando di recuperare lamentandosi di quei cattivoni dei comunisti. Nulla di nuovo.
L’Annunziata in compenso ha dimostrato che come giornalista non vale poi così tanto. Invece che cercare di parlare sopra Silvio, avrebbe dovuto lasciargli fare il pistolotto e poi ripetere la domanda a cui l’altro non aveva dato risposta. Personalmente concordo con chi afferma che stia cercando di rifarsi una verginità politica dopo lo sputtanamento per la sua presidenza Rai, mostrato nel libro di Travaglio e dal film della Guzzanti: certo che così non è che ottenga chissà quali risultati… Va a finire che bisogna rivalutare Diliberto.

_Guns, Germs and Steel_

[copertina]
Nella versione italiana, il sottotitolo di questo libro (Jared Diamond, Guns, Germs and Steel, Vintage 1998, pag. 480, Lst 8.99 , ISBN 0-09-930278-0) è “breve storia del mondo negli ultimi 13000 anni”. Ma nella versione originale si afferma che la storia è “of everybody“, di tutti. In effetti l’autore, che si è anche vinto il Pulitzer nel 1997 con quest’opera, riesce nell’impresa di dare una spiegazione convincente al perché sono stati gli Occidentali a conquistare gli altri continenti e non viceversa. “Armi, acciaio e malattie” sono le cause finali che hanno permesso ai pochi conquistatori europei di vincere le altre popolazioni, ma la ragione per cui non è capitato l’opposto, secondo Diamond, è il vantaggio competitivo della massa continentale eurasiatica (più il Nordafrica), che aveva meno barriere naturali, più grandi animali da addomesticare, un maggior numero di piante coltivabili e una direzione est-ovest. Questo ha permesso di avere sempre più persone che non dovevano passare tutto il loro tempo a procacciarsi il cibo, rendendo così possibili nuove innovazioni che venivano a loro volta ottenute dalle popolazioni vicine.
Se c’è un appunto da fare, è la prolissità del testo. Questo è uno dei casi in cui i “libri condensati” che un tempo Selezione dal Reader’s Digest pubblicava sarebbero stati perfetti, asciugando le ridondanze del testo.

virus macintosharo?

Per due volte in una settimana mi è arrivato quello che quasi sicuramente è un worm. L’IP di provenienza è turco, il mittente è jkrey(at)isi.edu, che per il 99% dei miei lettori non significa nulla ma per il restante 1% rievoca ricordi di almeno 15 anni fa, e il testo consiste in tre foto – che però in realtà non esistono – e un file con il worm. La cosa strana è che il nome dell’attachment è Attachments00.HQX, e l’estensione hqx è tipica dei Mac. È però da dire che il Content-Type è application/x-msdownload, il che mi fa pensare che ormai anche un PC con windows sappia leggere questi file… ah, il progresso.

le figu col trucco

Prendendo probabilmente spunto dalla famosa frase attribuita a Berlusconi “dovete parlare agli italiani come se fossero undicenni un po’ stupidi”, Prodi ha deciso che uno dei mezzi per la sua campagna elettorale è un album di figurine, che i lettori di Repubblica si sono trovati venerdì insieme al supplemento del quotidiano.
Intendiamoci, le figurine sono di gran classe, essendo vignette di Altan. Però, invece che vendere i pacchetti di figurine in edicola e riuscire magari a compattare un po’ il suo elettorato con la scusa degli scambi “célo célo manca”, la scelta è stata di allegare metà figurine all’album e invitare chi vuole l’altra metà a versare direttamente dieci euro per la campagna elettorale: scelta buona come un’altra, anche se ripeto che secondo me si perde la poesia della figurina.
C’è però una cosa che mi infastidisce: spedendo i dieci euro, sarai automaticamente messo sulla loro mailing list (cartacee in questo caso) e riceverai tutte le tonnellate di materiale informativo che sicuramente ti spediranno. Ciò non è Bello, l’Unione lo dovrebbe sapere, e sarà meglio che qualcuno glielo dica.
P.S.: mi sono dimenticato di aggiungere che – a parte le figurine – l’album ha un vero punto di forza: le duecentoottantun pagine del programma sono condensate in una ventina di mezze paginette in corpo 16 o giù di lì.

l'insostenibile leggerezza di .mau.

Stamattina sono andato a comprare il giornale nel mezzanino della metropolitana. Tornando su, prendo la scala mobile per uscire e mi accorgo che non parte. Nulla di strano, penso io, già si scassa di suo e con questo vento facile che si sia incastrato qualcosa dentro. Arrivo agli ultimi scalini… e inizia a muoversi: può darsi fosse salito qualcun altro.
Considerando che io non salto a piè pari la pedana che dovrebbe far scattare il meccanismo, ne consegue che almeno stamattina ero troppo leggero :-)

Non si legge più

Oggi Libero e Il Giornale, in curiosa sintonia, titolavano in prima pagina a nove colonne sul crollo di vendite del Corsera dopo il coming out di Mieli, che ha detto che tifa per il centrosinistra. 20% di copie in meno a Milano e 5-6% a Roma.
Non ho dati per confermare o smentire tali numeri, ma mi chiedo una cosa: dove sono andati a finire questi lettori? Non ai due giornali di cui sopra, perché l’avrebbero immediatamente sbandierato. Improbabile che siano andati ad altri “giornali comunisti”; resta la triste ipotesi che abbiano smesso di leggere un qualsivoglia quotidiano. Non una bella cosa, direi.

Quest’anno ci siamo giocati l’Austria

Ricordate la pubblicità del titolo? Era una campagna della WWF sulla deforestazione selvaggia. Stavolta forse sarà solo il Liechtenstein, ma un po’ di alberi li faremo fuori. La scheda elettorale avrà le simpatiche dimensioni di 65 centimetri per 23. Per dare un’idea visiva, un normale foglio A4 misura 29.7 centimetri per 21, quindi la scheda è leggermente più grande di due fogli attaccati sul lato corto. Si vocifera che le schede non utilizzate, previo annullamento per evitare brogli a posteriori, verranno distribuite quest’inverno ai senzatetto: non per alimentare un falò, ma direttamente come coperte.
Pisanu si è arrampicato sugli specchi per riuscire ad affermare che la scheda non è poi così grande, e per sviare i giornalisti ha anche presentato un grande successo bipartisan: per la prima volta in questa campagna elettorale maggioranza e opposizione si sono infatti trovate d’accordo. Su cosa? Ma sul mettere i vari simboli in orizzontale, e non in verticale! Eh sì, altrimenti i simboli che sarebbero stati sorteggiati in alto avrebbero ottenuto “un indebito vantaggio”. Traducendo: “ci vorrà troppo tempo a cercare il simbolo preferito, e molti potrebbero fermarsi dopo i primi venti centimetri di scheda”.
Peccato che il voto elettronico non ci sia ancora, altrimenti si poteva pensare a un bel sistemino grafico, dove tu clicchi sul logo di un partito e la configurazione a video si modifica automaticamente mostrando la distanza politica dagli altri partiti. In fin dei conti, dovrebbero già essere stati prodotti dei visualizzatori 4-D.