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Cara Fondazione – 2

Nel mio post di ieri c’era una semplificazione. L’email l’ho spedita, ma la spamtrap è per la precisione una casella email che guardo una volta ogni tanto.
Bene, mi è arrivata una (rapidissima!) risposta: ecco il testo (senza header e firma finale, che sono irrilevanti nel contesto: apprezzo comunque il fatto che abbia risposto una persona e non un semplice indirizzo email di una non meglio identificata funzione interna)


Gentile signore,
le confermo che abbiamo inviato diverse migliaia di lettere come la sua a persone che avevano espresso il loro consenso a ricevere informative sulla attività della nostra Fondazione. Indipendentemente dalla volontà o meno di voler sostenerci con il suo 5per1000, farei effettuare un controllo per verificare se erroneamente è stato inserito in questo data base; nel qual caso la farei rimuovere immediatamente.
Per fare ciò (se lo ritiene), mi servirebbero i dati con i quali è inserito nei nostri files.


Non che ci creda molto al fatto che avrei espresso un consenso, ma lasciamo perdere e apriamo un sondaggio: voi che fareste al posto mio?

Ultimo aggiornamento: 2006-06-22 12:21

Cara Fondazione Centro San Raffaele…

Questa è la copia dell’email che ho inviato alla Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor (che, per chi non fosse milanese, è un ospedale cattolico).


Cara Fondazione Centro San Raffaele,
la scorsa settimana mi è arrivata una Vostra lettera in cui, con dovizia di particolari e persino i promemoria da staccare e distribuire ad amici e parenti, mi invitavate a devolverVi il 5 per mille delle mie tasse.
Ora, c’è un bellissimo decreto legislativo 196/2003, insomma la vecchia legge sulla privacy, che indica tutti i miei diritti, e che sarebbe dovuto essere inserito nella Vostra lettera: purtroppo a quanto pare Ve ne siete dimenticati. Ma tanto io me lo ricordo, non c’è problema. Quindi dovrei essere qui a chiederVi come diavolo fate a sapere il mio indirizzo: invece no, perché lo so perfettamente.
Dovete sapere che io ho una strana abitudine: tutte le volte che compilo un modulo, scrivo in maniera leggermente sbagliata, e sempre diversa, il mio indirizzo. In questo modo è facilissimo scoprire la fonte dello spam: tra l’altro, è questo il motivo per cui la Vostra lettera del 10 aprile mi è arrivata solo a inizio giugno, nel caso Ve lo foste chiesto.
Bene, l’indirizzo con cui mi è arrivata la Vostra lettera è quello che ho usato qualche mese fa, quando attraverso il sito dell’Istituto San Raffaele ho fatto una prenotazione per un esame diagnostico. Io verifico sempre di dare il consenso al trattamento dei miei dati personali solo per l’operazione che sto facendo, e non per invio di qualsivoglia materiale pubblicitario: questo significa che Voi avete utilizzato dei dati sensibili senza nessun problema. Spero che non pensiate che io potrei essere interessato a finanziarVi.
P.S.: Inutile dire che l’indirizzo da cui sto scrivendo, anche se esiste, non è quello mio usuale ma una semplice “trappola per spam”.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-21 13:54

confondere la causa con l’effetto

“Povera logica”, mi verrebbe più che altro da dire leggendo questo notizione di Repubblica.
Scenario: in Cina ti censurano i siti che potrebbero essere “pericolosi”. E questa è indubbiamente Una Brutta Cosa, non ci piove. Ma se leggi affrettatamente l’articolo sembra che la censura operi a caso, e che parole come “zebra” e “segmento” nascondano chissà quali abonimii democratici.
Naturalmente la realtà è diversa, e di per sé sarebbe anche spiegata correttamente se uno riesce ad arrivare fino in fondo all’articolo. Il tipo che ha fatto lo studio afferma semplicemente che, partendo da una lista di parole comuni, in un caso su dieci tra i primi dieci siti ritornati dalla ricerca ce n’è almeno uno oscurato. Siete arrivati fin qua? Bene. Il passo logico successivo è pensare che – se una parola è comune – apparirà in molte pagine di argomento più svariato. Ad esempio, ho appena fatto una prova con “segmento”: mi sono tornati fuori un software matematico, la rivista “L’oculista italiano”, pagine di borsa, un sito sui motori e una scheda grafica. Non è così strano quindi che anche un sito “cattivo” il cui argomento principale sia tutt’altro possa uscire tra i primi risultati in una ricerca.
La conclusione logica insomma sarebbe dovuta essere “ci sono troppi siti censurati, ed è facile incappare in uno di essi”; la conclusione repubblicistica è “censurano tutte le parole”. Chiaro, no?
Aggiornamento: via Mantellini ho trovato il post originale da cui è partito tutto questo. È interessante notare come il blog in questione affermi di aver dovuto correggere il fraseggio nel proprio post, per le ragioni che ho spiegato sopra. Personalmente, credo che sarà un bel giorno quello in cui le edizioni online dei nostri quotidiani avranno l’onestà di correggersi (dicendolo esplicitamente, altrimenti sarebbe solo ipocrisia)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-21 12:02

Impossibile non accettare queste condizioni

Leggo uore uore che il Governatore-Senatore Roberto Formigoni rimarrà solo governatore, come da intervista televisiva da egli stesso rilasciata.
Non è che occorresse essere chissà quale genio per immaginare il risultato finale.
Ma la cosa più bella è stato scoprire che sul suo sito campeggia in bella lista il “referendum libero tra i cittadini” dove Formigoni chiedeva la volontà popolare. Dopo che uno rispondeva, si apriva una finestra pop-up che ringraziava… e mostrava i risultati raggiunti? Macché. Per farlo devi dare i tuoi dati personali (obbligatori nome e indirizzo email, il resto lasciato alla tua benevolenza) e accettare la spammabilità. Se per puro caso provi a decliccare la spunta, infatti, appare un alert come da titolo di questa notiziola.
Vi saprò dire se effettivamente i risultati mi arriveranno (all’indirizzo robertoformigoni@spambob.com… le cose qui si fanno per bene)

Ultimo aggiornamento: 2006-06-21 10:22

Un consiglio che non si può rifiutare

Che Vittorio Emanuele IV di Savoia sia finito in carcere per associazione a delinquere finalizzata a corruzione, falso e sfruttamento della prostituzione non sarebbe poi nemmeno così strano: se ci si pensa su un attimo, sono tutte operazioni da monarca che vengono subappaltate. Sì, anche lo sfruttamento della prostituzione nasce dallo ius primae noctis.
Però quando leggi che il figlioletto, parlando del giudice potentino, dice “Spero che questo signore sia certo delle accuse che muove, sennò sarà l’ultima volta che fa qualcosa” mi viene in mente qualcos’altro.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-17 21:51

un dito nell’occhio al cinema italiano

Oggi su Leggo c’è un articolone (rispetto alla media liofilizzata che si può trovare su un giornale gratuito) a proposito della puntata pilota di una serie tv che in realtà non esiste: nei venti minuti (!) de Il quarto sesso si racconta “la vigilia di Natale di un Jesus demotivato, depresso e disoccupato, alle prese con un rivale pagano deciso a rubargli il ruolo di star spirituale”.
Ora, non capisco bene come il regista dica che il film (da venti minuti, ricordo) apparirà presto in DVD né perché la seconda puntata (con Karl Marx) si dovrebbe preannunciare rovente: anzi lo capisco e penso che sia un peccato perché l’idea mi pareva simpatica.
Ma quello che mi sconforta è l’ultima frase. «Con questo progetto volevamo mettere un dito nell’occhio al cinema italiano. Se non ci avesse finanziato una fondazione di arte contemporanea, non avremmo mai potuto realizzare una cosa del genere nel nostro paese. Abbiamo lavorato completamente senza censura». Ma cosa volevi fare, scusa? Un’opera d’arte o un serial televisivo? Nel primo caso è ovvio che i fondi li cerchi da una fondazione; nel secondo è parimenti ovvio che il committente ti dice cosa vuole. Certo poi che se il tuo vero scopo è solo mettere le dita negli occhi…

Ultimo aggiornamento: 2006-06-15 17:31

Pareggio?

Rep. cerca di convincere i lettori che “in Sardegna c’è stato pareggio”, visto che nei due capoluoghi il voto ha premiato da una parte la CdL e dall’altra l’Unione. Peccato che Carbonia, con tutto il rispetto, valga un po’ meno di Cagliari. E peccato che i sondaggi un paio di mesi fa dessero l’ora riconfermato sindaco indietrissimo.
Ma bisogna mantenere alto il morale delle truppe.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-13 10:44

mondiali per interposta persona

Ieri, durante la partita dell’Italia, ho categorizzato le ultime foto che ho scattato e aggiornato un po’ il sito. Tanto nessuno mi disturbava, tranne al limite le gatte.
Tanto ho saputo esattamente quando gli azzurri hanno segnato, via botti provenienti dalla casa del vicino. Ma questo lo posso capire. Però qualcuno dovrebbe spiegarmi i caroselli d’auto per la vittoria nella prima partita contro il Ghana, che con tutto l’affetto non mi pare una potenza calcistica. Ci si accontenta davvero di poco!

Ultimo aggiornamento: 2006-06-13 08:12