Qualche giorno fa, mentre stava ritirando un premio dalla fondazione Liberal (sic), il cardinale Camillo Ruini è stato sonoramente fischiato da una quarantina di studenti per le sue prese di posizione contro i PACS. L’accaduto è stato stigmatizzato da tutti i politici: non solo da Prodi, che in fin dei conti Ruini lo conosce bene visto che è stato sposato da lui, ma anche da un pezzo grosso dei DS come Vannino Chiti.
Io invece non ci trovo nulla di così scandaloso. Esattamente come affermo il diritto di Ruini in quanto cittadino italiano di esprimere la sua opinione sulla politica italiana, così affermo il diritto di chi lo vuole contestare di poterlo fare. E visto che in Italia – come ovunque – c’è una asimmetria comunicativa, l’unico modo per chi “non è importante” per fare conoscere la sua tesi è fare “il parassita” in modi come questi. Tutto qua.
Divertente post scriptum: ho appena scoperto che dopo la contestazione Adornato ha amabilmente affermato che ‘in America i fischi valgono come gli applausi”. Mi chiedo che cosa passi all’interno della testa di quell’uomo.
Ultimo aggiornamento: 2005-09-26 10:29