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Mazzuolate bipartisan

Marco Travaglio, nella sua rubrica Carta Canta, recupera sempre le dichiarazioni dei politici di qualche anno – a volte basta qualche mese – fa, per mostrare i loro voltafaccia. Ha iniziato la settimana raccontando (qua, qua, e qua) di come gli esponenti del Polo avessero tuonato contro la legge elettorale proposta nel 2000 dal centrosinistra allora al governo.
Oggi in compenso ha iniziato a raccontare che cosa dicevano a sinistra, tutti pronti a mandare avanti la legge senza curarsi delle proteste dell’opposizione.
Poi ci si chiede come mai anche a sinistra Travaglio non sia affatto apprezzato :-)

Ultimo aggiornamento: 2005-10-13 11:51

legge elettorale

Ha iniziato Casini, affermando che “cambiare la legge elettorale è un diritto della maggioranza”. Non so, ma a me il concetto ricorda quello del principe che si sceglie il proprio erede.
Adesso sta continuando Andreotti, che a Saint-Vincent (copio dalla Stampa) viene a dire che è giusto varare la riforma elettorale a fine legislatura perché non si può chiedere ai parlamentari in carica di modificare il sistema con il quale si esprime la loro base di consenso. Quindi devono farlo quelli che non sono più in carica?
Io non ho pregiudiziali contro proporzionale, maggioritario o altro. Però mi sembra ovvio che a decidere le nuove regole non debba essere una maggioranza semplice, ma una più ampia; già cinque anni fa la proposta del centrosinistra di rifare la legge elettorale era stata giustamente respinta al mittente da chi sperava già in un trionfo, ma almeno Amato ebbe il buon senso di lasciare perdere. Oggi, nulla di tutto ciò.

Ultimo aggiornamento: 2005-10-08 23:52

Parmalat

A quanto sembra, il salvataggio della Parmalat è cosa fatta: il 95% dei creditori ha accettato il concordato proposto dall’ex commissario straordinario, e ora amministratore delegato, Enrico Bondi. È vero che il 40% non ha detto nulla, e quindi è stato solo il 5% a votare contro, ma non è così importante. Quello che si dice solo a bassa voce è che in questo modo i creditori – tra cui ricordo ci sono anche i possessori di bond Parmalat – riceveranno nuove azioni per l’equivalente dell’11 percento del loro investimento. Molto peggio ad esempio dei bond argentini, che perlomeno erano indicati come a rischio. Certo, così l’azienda risulta risanata – dai 13.5 miliardi di euro di debiti si è passati a 1 miliardo per così dire fisiologico – ma sulla pelle diretta o indiretta di chi? Inoltre, sarebbe simpatico sapere chi è che sta rastrellando azioni Parmalat, sfruttando il momento.

Ultimo aggiornamento: 2005-10-02 16:39

Quello che non trovate da noi

Visto che in questi giorni c’è lo sciopero dei giornalisti, ho pensato di dare un’occhiata a un quotidiano inglese (The Independent, quindi centro-destra). Tra le notizie, ho guardato quella sui conti correnti. A parte i pacchetti civetta, normalmente questi ti danno dal 2.5 al 3.5% di interesse se hai un conto corrente dove metti lo stipendio.
Noi invece abbiamo Fazio.

Ultimo aggiornamento: 2005-10-01 17:50

respirando

Questa settimana a Milano abbiamo sempre superato la famosa soglia dei 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, quella per cui in teoria ci sarebbero concessi 35 giorni l’anno di bonus. Dire che non ci sono nemmeno i riscaldamenti accesi. A parte le boutade come quella di Maurizio Baruffi che celebra i matrimoni con la mascherina che fornisce amabilmente anche agli sposi, non ci voleva molto a capire che l’aria è fetida. Me ne sono accorto nei due giorni in cui sono andato in ufficio in bicicletta, e l’ho notato anche oggi quando ho pensato che vista la giornata bellina e il venticello potevo permettermi di fare i due passi da MM Gioia a casa, e mi sono trovato a respirare la solita puzza.
Tanto non si fa nulla al riguardo, tranquilli.

Ultimo aggiornamento: 2005-09-30 23:02

Bolletta "domiciliata"

Dal mese scorso la mia casa di Torino è abitata dalla mia amica Maria, rientrata dall’Olanda e ancora un po’ spersa. Un win-win, perché lei ha un (ampio) tetto mentre cerca casa e io ho le spese pagate. Dati i rapporti di amicizia, non mi sono nemmeno messo a togliere le domiciliazioni delle bollette: siamo rimasti d’accordo che lei mi fa man mano dei bonifici.
Ieri però mi chiama e mi dice “guarda che c’è la bolletta della luce che risulta non pagata: e la cosa strana è che mi è arrivata in una lettera dell’amministratrice”. Boh, faccio io, vado sul sito AEM Torino e vedo che in effetti la bolletta non è pagata, nonostante sia indicata come domiciliata (e ad esempio quella precedente risulta pagata dalla mia banca). Stamattina provo così a telefonare al call center AEM, e dopo il solito labirinto di tastini da schiacciare riesco finalmente a parlare con un operatore, che mi conferma la cosa, e mi dice che la banca con ABI 1025 ha rifiutato il pagamento. Come, faccio io, 1025 è il Sanpaolo, mica il MPS Personale! Ma su che conto è stata messa? Risposta: non lo so, per la privacy ci fanno vedere solo il codice ABI della banca, nemmeno il CAB per non parlare del numero di conto corrente.
Ora ho pagato on line la bolletta, e chiederò a Maria una copia della fattura per vedere che c’è scritto. Mi chiedo però come sia possibile che qualcuno abbia cambiato i dati bancari del mio RID… fortuna che avevo fatto la domiciliazione per evitare casini.

Ultimo aggiornamento: 2005-09-30 15:22

Niente pesci rossi nei lunapark

Il comune di Milano ha approvato un emendamento per il quale sarà vietato ai lunapark offrire come premi i pesciolini rossi, oltre che vietare di tenere i cani alla catena per più di otto ore al giorno. Un’ottima notizia.
Però perché la giornalista di Leggo, Chiara Prazzoli, ha dovuto chiosare “gli adulti lo comprenderanno facilmente, ma i piccoli avranno qualche difficoltà in più?” A me pare proprio che al piccolo, se non vede i pesciolini negli stand, non gli venga proprio in mente di chiederli. Sull’adulto non saprei…

Ultimo aggiornamento: 2005-09-28 17:30

Cotoletta a rischio

No, non è che mucca pazza tocchi anche la fettina. La notizia, che stranamente ho trovato solo sul romano Leggo, è che i macellai meneghini hanno ieri indetto una “festa di sensibilizzazione” in via Spallanzani, comprensiva di “degustazioni per valorizzare la tradizione della macelleria milanese”. Cosa sta succedendo? quello che si può vedere direttamente per le vie milanesi: non ci sono più macellai italiani. Cito Maurizio Arosio, presidente dell’associazione macellai: «A Milano ci sono solo sei macellai italiani sotto i trent’anni, mentre sono 14 gli under 30 stranieri, che di cotolette, busecche e nodini sanno ben poco». Nemmeno io so molto di busecche, ma non è questo il punto. A me sarebbe sembrato logico dire “facciamo dei corsi destinati ai macellai stranieri per insegnare loro la tradizione lombarda”, cosa che a quanto sembra non è nemmeno passata per la testa ai nostri, o al vicesindaco che è venuto a portare la solidarietà non si sa se sua o della giunta.

Ultimo aggiornamento: 2005-09-26 12:11