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Gasparri e le TLC: due estranei

[pubblicità per il digitale terrestre] Giovedì scorso, pedalando verso Rozzano, ho visto un cartellone di quelli 100×150 che pubblicizzava il digitale terrestre, quella roba che il ministro Gasparri ha fortemente voluto per ovviare all’ingiunzione della Corte Costituzionale di mandare su satellite Retequattro e togliere la pubblicità a Raitre.
Il cartellone, come potete vedere dalla foto, è minimalista: si notano però due cose. La prima è che è stato pagato dal Ministero delle Comunicazioni, quindi con i nostri soldi. Ma è molto più interessante la seconda: il Ministero ci invita infatti a telefonare per informazioni al “numero verde” 840-xxxxxx. Peccato che quei numeri non siano gratuiti, ma ad accesso ripartito: per la precisione, paghi lo scatto alla risposta. Questo per decreto del Ministero stesso, ovviamente. In questi casi, il Garante per la Concorrenza condanna l’azienda che ha fatto pubblicità ingannevole: chissà se lo farà anche stavolta…

Ultimo aggiornamento: 2005-03-20 15:35

La Mussolini e le firme

Diciamola tutta: che buona parte delle firme presentate per le candidature alle elezioni siano farlocche lo sanno tutti da una vita. Se non vado errato, gli unici che non si preoccupano sono i partiti presenti in Parlamento, che possono saltare questa fase. D’altra parte, nessuno si era mai messo a verificare quelle firme, fino a quest’anno quando Storace ha capito che stava rischiando di non essere rieletto, visto il drenaggio di voti che avrebbe avuto alla sua destra, e ha tirato fuori la storia.
Ciò detto, mi sembra molto più interessante notare che sembra che molte firme siano state avallate da consiglieri provinciali DS, e questo anche a Firenze, Pisa e Lucca. Può darsi che la loro risposta (“era un atto dovuto”: le firme non devono infatti necessariamente essere validate da un notaio, e tirarne fuori un par di migliaia in due giorni non è così facile) sia quella vera. Ad essere maligni, si può anche pensare che ci sia stato un do ut des: in Toscana ovviamente il centrosinistra non ha certo problemi nel trovare i voti, e aiutare Alternativa Sociale poteva poi pagare in altre regioni. Mah. Forse sarebbe meglio dire che ci si può presentare alle elezioni semplicemente versando una cauzione che verrebbe resa nel caso si superi l’1% dei suffragi.

Ultimo aggiornamento: 2005-03-15 11:16

le cantine di Torino

Niente paura: ci pensa Repubblica a fornire materiale curioso, seguendo la sua linea editoriale “un po’ di Novella 2000 non può che far bene”.
Oggi c’è un articolo sulle baby gang torinesi che conoscono a menadito l’intrico di cantine e cunicoli nel sottosuolo della città. Tralasciamo gli accenni dickensiani o meglio postmoderni, tipo “«Io guadagno anche trecento euro al giorno e non penso proprio di tornare a casa, in Marocco, è un posto troppo brutto» racconta Nabil, spacciatore di tredici anni che ne dichiara sei e indossa solo scarpe da ginnastica firmate.” Sì, Repubblica è interessata a questi dettagli. Peccato che siano decenni che si sappia che il sottosuolo torinese è tutto una galleria, e si siano scritti libri a proposito – a me vengono in mente quelli di Renzo Rossotti, ma ce ne sono stati sicuramente degli altri. Ma volete mettere il “tocco di cronaca umana”?

Ultimo aggiornamento: 2005-03-14 12:03

aria fetida

Dopo le nevicate e il gelo della scorsa settimana, qui a Milano il tempo sembra aver deciso che può dare un’idea di primavera. Ieri e oggi c’è un cielo azzurro, e ieri pomeriggio non ho nemmeno dovuto mettere i guanti e chiudere il giubbotto per tornare a casa.
Peccato che l’aria fosse assolutamente irrespirabile. D’altra parte, leggendo le notizie di ieri scopriamo che in consiglio comunale hanno deciso di tagliare 3 dei 4 milioni di euro che sarebbero stati chiesti per le piste ciclabili. Ma c’è anche il colpevole: l’assessore all’Ambiente Domenico Zampaglione sentenzia infatti che «L’Ue a mio parere non conosce abbastanza le condizioni del bacino del Po, che sono diverse da qualsiasi altra zona d’Europa per la facilità con cui si accumulano gli inquinanti».
Sono d’accordo che vivere a Milano non è una scelta così intelligente, ma almeno avere un minimo di vergogna a dire certe cose?

Ultimo aggiornamento: 2005-03-09 10:59

Organizzazione di PosteItaliane

Stamattina Anna mi ha chiesto di andare in posta a recuperare la raccomandata che era arrivata qualche giorno fa (per i curiosi, era l’avviso di assemblea condominiale).
Sono arrivato, e mi sono trovato ventitré persone davanti, con uno sportello aperto. Dopo che qualcuno, vedendo che una singola persona era là da dieci minuti a fare non si sa bene cosa, ha minacciato di chiamare il direttore, miracolosamente è apparso un secondo impiegato; ciò non toglie che la mia coda totale sia stata di quaranta minuti.
Ma come sapete io sto attento alle minuzie, e mi chiedo due cose. Innanzitutto, perché sui fogliettini di avviso che lasciano scrivono che ci vuole firma del delegante e documento del delegato, mentre nell’ufficio postale c’è un foglio (mal) stampato che chiede anche un documento del delegante? E mettere almeno un timbro sui foglietti per avvisare?
Poi è vero che oggi le raccomandate hanno tutte il loro bel codice a barre e quindi la consegna viene inserita automaticamente. Però ovviamente le lettere sono ancora nei bei casellari giornalieri, e qui forse si può fare poco. Ma quando sono arrivato io, la tizia si è messa a cercare sulla casella, non ha trovato nulla, e allora si è spostata dall’altra parte dell’ufficio dove vengono messe le buste di formato grande, come appunto la mia. È una cretinata, lo so, ma basterebbe che il postino scrivesse una G sull’avviso e l’impiegato saprebbe subito dove cercare. Mah.

Ultimo aggiornamento: 2005-03-05 21:26

Povero Silvio

Era riuscito a fare tutto bene, questa volta. Non si era messo a parlare a vanvera come suo solito promettendo cose senza nemmeno sapere cosa fossero, aveva stoppato sul nascere i soliti mediatori e persino Scelli, aveva trovato i soldi da pagare – ed era anche pronto a farlo trapelare in maniera sottile per quanto gli fosse possibile: “visto che non voglio male nemmeno a quella comunista della Sgrena?” Sì, eravamo qualche settimana in anticipo rispetto alle elezioni regionali, ma con un’accurata campagna elettorale quei sette-otto punti guadagnati nei sondaggi sarebbero in buona parte rimasti.
E Giorgino Bush – per procurata persona, ma che conta? – non gli va ad ammazzare uno dei nostri rovinandogli tutto?

Ultimo aggiornamento: 2005-03-05 16:08

libero blog in libera licenza

[anvedi quanto sono popolare?] Da ieri ci sono parecchi bloggatori – io ho visto Mantellini, DElyMyth, Valdemarin, ma giusto perché non me ne vado molto in giro – che si stanno lanciando a commentare l’iniziativa di Libero (il portale Wind, non il giornale di Feltri), che ha deciso di “fare Libero blog“.
Italia On Line (sì, sono ancora loro ufficialmente a gestire il tutto… non vi viene una lacrimuccia a pensare al passato?) “setaccia e costituisce una base di blogger affidabili e competenti e utilizza i loro contenuti per la compilazione di Libero Blog”, cito testualmente dal loro disclaimer.
A me la cosa personalmente non fa né caldo né freddo: trovo solamente che tutta la cosa sia stata gestita in maniera piuttosto approssimativa e calata dall’alto. Le attribuzioni dei post ci sono; non mi pare che liberoblog (che non è Libero…) sia così commerciale; quindi molte persone che scrivono sotto la licenza Creative Commons ShareAlike danno implicitamente il permesso di riportare il testo, quantunque la licenza dovrebbe essere chiaramente indicata da liberoblog così come anche le eventuali modifiche effettuate. Diciamo che se io avessi pensato di creare un sistema simile mi sarei premunito di comunicarlo preventivamente a questi “affidabili e competenti”. Semplice caso di ingegneria sociale applicata.
Quello che mi ha preoccupato è trovarmi elencato stamattina tra i “blog più popolari” nella pagina di Libero Ricerca Blog, come da riquadrino qui in alto. Sapendo di non essere tra i famigerati selezionati, mi chiedo se vengono guardati i miei cookie – ovviamente sul mio PC il mio è un blog popolare… Avete presente quelle pubblicità dove scopri che tu, proprio tu, sei il fortunato vincitore di non si sa cosa?

Ultimo aggiornamento: 2005-02-24 11:52

almeno non ci prendessero per i fondelli

Va bene. Bisogna trovare i soldi per l'”emergenza smog” (a dire il vero le norme man mano più restrittive per i limiti di inquinamento sono state decise nel 2000. Ma le cicale italiane non guardano mai queste cose). Quindi si aumenta la benzina, e per la precisione le accise, così già che ci siamo c’è un effetto indotto con l’IVA che male non fa. Si potrebbe discutere sulla bontà o meno del provvedimento, ma questo è secondario. Quello che a me rompe è sentire Matteoli che dice tutto giulivo “l’aumento non lo si vedrà alle pompe”, esattamente come lo disse un anno fa quando le accise furono aumentate per trovare i soldi per il rinnovo del contatto del trasporto pubblico. Chiaramente se fai queste cose a inizio anno, quando i prezzi tendono a calare per la stagione, magari non te ne accorgi subito: ma quest’autunno lo si vedrà fin troppo. Ah, no. Non mi era venuto in mente che sei mesi sono troppi perché la gente si ricordi di qualcosa.

Ultimo aggiornamento: 2005-02-19 13:33