Archivi categoria: y2005_pipponi

né giallo né rosa

Premessa: c’è un sommergibile (il Toti) che ormai aveva i suoi anni e non serviva più alla Marina: invece che buttarlo via hanno pensato bene di regalarlo al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Fin qua nulla di male. Solo che il sottomarino, per quanto piccolo, ha sempre una certa qual massa: della cosa se ne sono accorti solo una volta fattolo risalire il Po fino a Cremona, dove è rimasto fermo per alcuni anni in attesa di istruzioni. Si sono succedute varie ipotesi, compresa quella di lasciarlo là e fargli un museo apposta intorno; poi cadde il silenzio. Ma ieri sui giornali è apparsa la notiziona: si sono messi d’accordo per il trasporto, che avverrà la notte del 14 agosto. Il piano è descritto nei minimi particolari: il Toti viaggerà alla velocità di tre chilometri l’ora, dopo che ATM avrà tolto un po’ di fili del tram e non si sa chi messo delle putrelle di acciaio sulle vie della circonvallazione interna nei punti in cui la fognatura poggia direttamente sulla strada e quindi il peso potrebbe sfondarla.
Premesso che io avrei pensato che sarebbe stato più semplice smontarlo e rimontarlo, mi preoccupo di quanto scritto in fondo all’articolo che ho letto: “Il Comune è tanto felice di ricevere il sottomarino, ma non ha soldi per il trasporto; però ci dovrebbero essere due sponsor che si accolleranno le spese”. Per la precisione, non so se preoccuparmi che gli sponsor possano non esserci, oppure di quello che vorranno in cambio del pagamento delle spese.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-17 14:45

Radio Popolare

D’accordo, anche quest’anno ci tocca la settimana dell’abbonaggio dove si fa più in fretta a spegnere la radio (sono già abbonato, quindi posso farlo senza sensi di colpa). Passi.
Però sentire parlare al GR della perdita dei diritti tv per le partite dei gironi eliminatori dei mondiali di calcio 2006 con toni da tragedia (“e dire che quel brav’uomo di Zaccaria ci aveva pensato, e aveva fatto un’opzione! E invece questo brutto CdA, addirittura illegittimo perché scaduto, l’ha lasciata scadere e ora ci tocca pagare Sky”) e persino un’intervista a Bruno Pizzul è troppo.
Se quanto scrive Repubblica è vero (sappiamo che è meglio non credere a molti dei suoi articoli) l’opzione sarebbe costata più di ottanta milioni di euro. E comunque, per il sollievo degli italici sportivi, le partite della nazionale azzurra, e quelle dai quarti in poi, verranno concesse all’etere non crittato e financo non digitalizzato. Su, la vita non vi sarà così dura.
E al limite compreremo un abbonamento a Sky da mettere in via Ollearo.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-12 20:11

i referendum sulla procreazione assistita

Che ne penso io di questi referendum? mi riesce difficile spiegarlo per bene. Provo a fare la mia dichiarazione di voto – che magari cambierà in queste settimane, preceduta da alcune premesse.
– io ho firmato a favore dei referendum.
– in ogni caso, non ritengo una scelta valida non recarsi a votare. (Quando fecero la Costituzione alle politiche si aveva un’affluenza ben superiore al 90%: la cosa era diversa)
– comprendo il concetto “non si sa quando si può cominciare a parlare di vita, quindi stiamo sul sicuro e diciamo al concepimento”; però non riesco a vedere una vita prima che ci sia una differenziazione cellulare con le prime cellule nervose (circa 14 giorni dopo il concepimento).
Ciò detto, vediamo i quesiti a partire da quello per me più semplice.
Fecondazione eterologa: netto. Che gliene deve importare allo Stato se il figlio di una coppia è biologicamente loro? Dal punto di vista del figlio che nasce, direi che è comunque un vantaggio; i “figli non nati” in questo caso sono delle semplici potenzialità.
Crioconservazione e multiimpianto: non troppo convinto. Ci sono punti sicuramente condivisibili nella proposta; non mi piace l’idea di fare un aborto selettivo nel caso troppi embrioni riescano ad attecchire, ma preferisco fidarmi del giudizio dei medici su quale sia la cosa migliore donna per donna.
Ricerca sugli embrioni: NO convinto. È una posizione irrazionale, visto quanto ho scritto sopra. Però non mi piace per nulla l’idea del “supermarket dell’embrione”, né mi piacciono le sirene “pensate quante brutte malattie potremo eliminare”. Preferisco davvero la distruzione degli embrioni non utilizzati, mi sembra una cosa meno cinica.
Diritti del concepito: NO non troppo convinto. Come scritto sopra, capisco la logica di chi non afferma che la vita inizia dal concepimento, ma tagliare via con l’accetta tutti i diritti mi pare esagerato; a questo punto diventa una semplice cosa.
Conoscendo il mio pubblico, sarò scomunicato da destra e da sinistra: amen. Non preoccupatevi se non commenterò…

Ultimo aggiornamento: 2005-05-11 14:13

percentuali sparate

Oggi su Repubblica si parla della scarsa diffusione dei farmaci generici, vale a dire quelli che contengono lo stesso principio attivo dei nomi più blasonati ma sono prodotti da altre case farmaceutiche e costano generalmente parecchio in meno.
Secondo l’articolo, “dal 2001 ad oggi il mercato dei generici è passato dall’uno per cento al 10.1 per cento e le prescrizioni al 22 per cento”. Questo significa che in questo momento una ricetta su cinque contiene la prescrizione di un preparato generico, ma in un caso su due viene preso il farmaco “di marca” con il principio attivo corrispondente, nonostante – se non ricordo male – in questo caso il mutuato debba pagare di tasca sua la differenza.
Ma c’è un’altra possibilità, che mi pare ancora peggiore: che cioè la diversità delle percentuali è dovuta al fatto che se uno va in farmacia e chiede un’aspirina, gli danno un’Aspirina ™ Bayer, e non certo il generico corrispondente. Ma in questo caso abbiamo che metà degli acquisti di medicine sono di prodotti da banco: siamo un popolo di malati?

Ultimo aggiornamento: 2005-05-08 18:16

Piazza Fontana e spese processuali

La parola definitiva sembra essere “nessun colpevole, quindi chi ha voluto questo processo – le parti civili – paghi le spese processuali”.
Non entro nel merito dell’assoluzione perché non ho letto la sentenza. Sono abbastanza vecchio per avere dei ricordi televisivi del giorno della strage, ho seguito più o meno la storia a partire da Valpreda (con lo spinoff Pinelli-Calabresi-Sofri), Freda e Ventura, il trasferimento a Catanzaro del primo processo, mi è venuto un mezzo colpo vent’anni dopo quando in una gita a Milano scoprii dove si trova piazza Fontana, ma nulla più.
Quello che però non mi torna è la logica della beffa della richiesta delle spese. Non stiamo parlando di una denuncia fatta in prima persona, dove in effetti si potrebbe dire “ci hai fatto perdere tempo e soldi per nulla, e quindi è giusto che tu paghi”, ma di una “associazione all’accusa”. Mi sembra una cosa piuttosto diversa: eppure il risultato sembra lo stesso. I misteri in Italia sono tanti.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-04 10:16

bagarini autostradali

Stasera ci deve essere stato qualche spettacolo al FilaForum di Assago, così quando con Adolfo abbiamo preso il pezzetto della A7 per rientrare a casa ci siamo trovati ingolfati di auto in coda per uscire. Vabbè, a volte capita.
Però vedere tre bagarini camminare tranquillamente in autostrada con il mazzetto di biglietti non mi sembra una bella cosa.

Ultimo aggiornamento: 2005-05-02 23:18

Flessibilità

In Giappone sono morte più di settanta persone in un incidente ferroviario. A quanto sembra, il conduttore, giovane e inesperto, alla stazione precedente si era sbagliato, era andato otto metri più avanti, e aveva dovuto fare retromarcia, rimanendo così novanta secondi indietro nella tabella di marcia. Per recuperare il tempo perduto avrebbe portato il treno a una velocità troppo alta: la curva dove è deragliato ha un limite di 70 Km/h, e la compagnia ferroviaria afferma che fino a 130 Km/h non ci sono problemi.
In Italia tutto questo non sarebbe successo. (Non venitemi a parlare di Piacenza…)

Ultimo aggiornamento: 2005-04-26 08:09

Ratzinger

A parte tutte le battute che si sono sprecate sul nome, vorrei spezzare una lancia a favore del Benedetto XVI, da pessimo cattolico romano quale io sono.
Come papa di transizione, avrei di gran lunga preferito Martini, perché è una persona che ha dimostrato di sapere ascoltare; d’altra parte, avremmo potuto avere Ruini che sarebbe stato molto peggio. Che dire del PapaUmpa? Una cosa che mi pare sfugga a molti è che tutto quello che un cardinale fa per prepararsi il posto (nel nostro caso, gli anni come Prefetto per la Congregazione per la Fede prima, e le uscite “elettorali” degli ultimi mesi) sono appunto una campagna elettorale. Però quando sei papa, a parte dare un po’ di posti curiali a chi ti ha votato, hai due grossi vantaggi rispetto a un presidente o re qualunque. Non ti dovranno più rieleggere né rischi un voto di fiducia; e non hai eredi cui assicurare un posticino o posticione. La mentalità tedesca – che a me in generale piace, sarei dovuto nascere prussiano – dovrebbe essere un plus, soprattutto se non cederà alla tentazione di cercare di fare il piacione: tanto il carisma di Wojtyla non ce l’ha :-)
Insomma, credo (e spero) che saremo favorevolmente sorpresi.

Ultimo aggiornamento: 2005-04-20 10:22