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ed ecco la RAI

insomma, la Lucia Annunziata se ne è andata sbattendo la porta. Non so se l’ultima infornata di nomine, con Gigi Marzullo a vicedirettore Raiuno (questa è una bufalona, a quanto sembra: ma un Vero Dietrologo potrebbe dire che è stata creata ad arte per nascondere il resto delle nomine) sia stata la vera causa della deflagrazione, ma il giallo non mi appassiona per nulla. La professionalità, ancorché lottizzata, non sembra essere da anni un criterio di scelta per le nomine Rai: può esserci in alcune persone, ma solo per caso.
Commenti vari: l’Annunziata ha fatto bene a dire “Sfortunatamente per loro [la destra, che diceva che si dimetteva per candidarsi alle Europee] sono un po’ più intelligente. Non mi candido”. Invece ha fatto male a dire “Adesso per quanto mi riguarda questo Consiglio è illegittimo”, perché non è più rappresentativo delle forze politiche in Parlamento. Questo per due ragioni: innanzitutto in questo modo si avalla l’idea che l’amministrazione Rai debba essere legata ai partiti, poi perché già l’idea di presidente “di garanzia” faceva acqua da tutte le parti. Il CdA ha ancora quattro membri, si eleggerà il suo nuovo presidente e amen: finché non scenderà a due – ricordate il CdA nella Smart? – non vedo problemi.

Ultimo aggiornamento: 2004-05-05 11:30

"grave nocumento"

Tra le richieste degli scioperanti a Melfi per togliere i blocchi, c’è anche la richiesta di togliere da parte di Fiat, Fim, Uilm e Fismic la clausola inserita nell’accordo separato della scorsa settimana, che afferma che i presidi hanno creato “grave nocumento” alla Fiat.
Vista così sembrerebbe una stupidaggine: peccato che se uno prende il contratto dei metalmeccanici scopre che il “grave nocumento” (parole testuali) permette il licenziamento per giusta causa. Non ho dubbi che i rappresentanti Fiat abbiano utilizzato apposta il termine per avere le mani libere nel buttare fuori i più facinorosi; ma come hanno potuto i rappresentanti sindacali essere così idioti da non sapere nemmeno che cosa ci sia scritto nel loro contratto, e avere avallato una cosa del genere?

Ultimo aggiornamento: 2004-04-29 11:19

Gay News

Sui quotidiani gratuiti di oggi, due notiziole che riguardano il mondo gay.
City riporta che Imma Battaglia ha lanciato un movimento politico denominato “Lista per i diritti umani e civili”, che dovrebbe rappresentare i diritti di omosessuali, lesbiche e transessuali. Sull’iniziativa sospendo il giudizio. Io non voterei mai un partito degli amanti della matematica o dei più alti di un metro e novanta, ma è anche vero che quelle categorie non sono discriminate: può darsi dunque che sia più semplice avere una lobby unita piuttosto che uno schieramento trasversale.
Invece su Metro ci viene fatto sapere che l’anno prossimo la Danimarca ospiterà la quarta edizione dei Mondiali di Calcio per gay. Scusate, ma a me pare una cagata pazzesca (cit.). Chissenefrega se un giocatore di pallone è omosessuale, eterosessuale, bisessuale o cos’altro? cambia forse qualcosa nel modo in cui gioca? oppure c’è qualcuno che ha bisogno del suo recinto per dire “qui il più bravo sono io”? Misteri.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-29 11:00

parcheggi e auto

In questi giorni nella rubrica “Italians” che Beppe Severgnini tiene nel sito del Corsera si parla tangenzialmente dell’utilità di fare parcheggi, e c’è stata una tipa che ha preso ad esempio cosa succede ad Amsterdam, dove chi costruisce una casa non può fare più della metà di box rispetto agli appartamenti: l’idea sottostante è che se si fanno parcheggi, automaticamente arrivano più automobili.
Cosa ne penso io? Sinteticamente, boh.
Ho dei forti dubbi sulla politica milanese “facciamo strisce gialle per tutta la città, così i residenti senza box possono parcheggiare sotto casa aggratis”. Il problema mi tocca solo implicitamente, se devo andare in un posto dove non c’è parcheggio perché i pochi posti sono per due terzi riservati: inoltre secondo me quello che servirebbe è una serie di parcheggi max 20 minuti per le volte in cui uno è costretto a prendere l’auto: ti voglio vedere a portare certi pacchi sul tram. Però le auto già ci sono, e ce ne sono più dei posti per strada: quindi se si fanno più parcheggi c’è la speranza che io riesca a passare in bicicletta o a piedi senza troppi slalom :-)

Ultimo aggiornamento: 2004-04-28 12:26

Tutti i leader

Abbiamo Fassino che dichiara che lui non si candiderà alle Europee per rimarcare la differenza con Berlusconi, che si mette capolista ovunque in spregio al fatto che lui dovrebbe lavorare qui in Italia.
A parte la scontata battuta che proprio per quella ragione Fassino potrebbe pure candidarsi, vorrei riproporre la mia modesta proposta per evitare le candidature civetta.
(a) si definisce incompatibilità completa tra le cariche, dall’essere Presidente del Consiglio a consigliere comunale a Usseglio.
(b) si aggiunge una norma di garanzia (altrimenti detta “antitrombatura”). Chiunque ha il diritto di candidarsi per quello che vuole; se non viene eletto non succede nulla, ma se risulta tra gli eletti decade ipso facto dalla carica che aveva già. Semplice, pulito, automatico.
Probabilità che ci sia una legge del genere: zero.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-23 10:48

Rassicurazioni

Ieri chiacchieravo con il mio amico Massimo della Celid, e si parlava del successone del nuovo libro della Fallaci. Lui era convinto che sarebbe stato un flop, visto che tanto ripete le stesse cose del precedente, ed è rimasto stupito di come la gente sia accorsa a comprarlo.
Abbiamo alla fine convenuto che la ragione è molto banale: la gente vuole essere rassicurata, e leggere esattamente quello che vuole vedere. Una specie di coperta di Linus, insomma. Ma attenzione: non è mica un’esclusiva dei neoconi. Se uno prova a leggere Repubblica, ad esempio, trova esattamente lo stesso stile di presentazione: l’unica differenza è che lì si suppone che i lettori siano contro l’attuale governo, e quindi una qualunque notizia viene condita in quella salsa.
Non è una cosa bella.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 11:02

Intanto Giorgino e il cinghiale…

Come anche Alessio fa notare, è passata inosservata in Italia la notizia dell’appoggio praticamente incondizionato di Giorgino Bush al sedicente “piano di pace” presentatogli da Sharon. Per chi si fosse perso le puntate precedenti, il premier israeliano ha benignamente concesso di togliere i coloni ebrei dalla striscia di Gaza (360 Kmq per 1.300.000 abitanti, vi lascio immaginare che bel posto debba essere), ma non toglierà affatto gli insediamenti nella Cisgiordania, che ovviamente sono stati messi nei posti migliori o meno peggiori che dir si voglia; né smantellerà il “muro”.
Io non sono un filopalestinese, in realtà. Comprendo che il “diritto al ritorno” dei palestinesi è impossibile in pratica, anche se teoricamente dovuto: a parte che credo che per la maggior parte di essi il termine “patria” è il campo dove sono nati e vissuti, e che i loro “fratelli arabi” non sono stati certo così ospitali con loro. Può anche darsi che sia vero, come molti destrorsi dicono, che lasciare le colonie attuali in mano ai palestinesi significa mandarle in rovina: se capiterà per loro eventuale ignavia e non per qualche strozzinaggio occidentale, peggio per loro. Ma i confini ante 1967 sono l’unico modo per arrivare non dico a una cosa qua, ma almeno comprensibile.
Ma per gli statunitensi questo è un concetto incomprensibile. Meglio dichiararsi amici dell’Arabia Saudita.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-15 11:54

Politica estera italiana

Premessa: questo post è violentemente scorretto. Evitate di leggerlo se non volete polemizzare.
Mi spiace per l’esecuzione dell’ostaggio italiano in Iraq, come mi spiace per tutti quelli che muoiono inutilmente e barbaramente. Però vorrei ricordare che lui è andato là sapendo bene quello che gli sarebbe potuto capitare, e che era pagato molto profumatamente anche per questo. Non c’è nulla di male a decidere di fare la guardia del corpo (non chiamiamoli “mercenari”, per favore, è un termine ingiusto), ma sicuramente uno sa che rischia più che andare in ufficio tutti i giorni.
Detto questo, alcune considerazioni a lato. Com’è che con tutti gli ostaggi in mano a estremisti in Iraq hanno cominciato a giustiziare un italiano? Siamo stati i più sfigati, e trovato l’unico gruppo di fanatici? Non siamo capaci a gestire le trattative più o meno in segreto, come penso che stiano facendo ad esempio gli inglesi? Ci credono il ventre molle della coalizione, e quindi cercano di farci sfilare?
Inoltre, com’è possibile che alla notizia dell’uccisione si passi la linea non a un’edizione straordinaria del telegiornale, ma al talk show di Bruno Vespa, che sarà giornalista finché volete ma sta appunto conducendo un talk show?

Ultimo aggiornamento: 2004-04-15 11:10