Beh, sapete che da queste parti è ben difficile che si sia sulla notizia. Sono pigro, e soprattutto preferisco avere un po’ di tempo per meditare sulle cose. Insomma, scrivere cazzate ma pensate.
Insomma, questa volta siamo riusciti a sapere il risultato definitivo delle elezioni statunitensi con solo ventiquattr’ore di ritardo. Bene ha fatto Kerry a lasciare perdere i riconteggi nell’Ohio, visto che tanto il margine per Bush era troppo alto per cambiare le carte in tavola, e se con le macchine elettroniche ci sono stati brogli tanto prove non ce ne sono. D’altra parte, il voto popolare ha dato quattro milioni di persone in più a Bush: Karl Rowe ha fatto indubbiamente bene il suo lavoro.
Se poi guardiamo la distribuzione dei voti elettorali, che scopriamo? che è quasi esattamente identica a quella di quattro anni fa, con le uniche differenze del New Hampshire diventato azzurro e del New Mexico rosso. I voti in più per Bush ci sono insomma stati, ma non hanno cambiato di molto la situazione, tranne se vogliamo in Florida :-) Peggio ancora se guardiamo la cartina: per Kerry, a parte le Hawaii, hanno votato tutti e soli gli stati della costa Ovest e quelli del nordest – tranne l’Ohio, e torniamo sempre a girare sullo stesso punto. Il midwest e il sud sono stati compatti per Giorgino, e con percentuali a suo favore davvero alte. Insomma, una spaccatura completa del paese, quasi come capita dalle nostre parti. Non comunque che ci sia molto di strano, in una nazione in cui metà delle persone sono convinte che gli attentati dell’11 settembre siano partiti da Saddam Hussein e che è intimamente convinta non solo di essere i Portatori di Civiltà, ma che non esista nulla al di fuori degli USA, se non appunto qualche territorio selvaggio. Non credo che Kerry avrebbe fatto una politica estera tanto diversa, però: il vantaggio sarebbe solo stato un presidente che non ha le Visioni.
Passando alle cose di casa nostra, non posso non evidenziare la tampa estrema del Manifesto, che con un wishful thinking che neppure Emilio Fido è andata ieri a titolare a piena pagina “Good Morning America – Venti milioni di elettori in più rispetto al 2000 portano Kerry alla presidenza – 311 voti elettorali contro 213”. Ragazzi, persino quel panzone di Ferrara li ha fregati. Ha fatto praticamente la stessa cosa, cioè scommettere sulla vittoria (del suo Bush, claro), ma in fondo alla pagina ha scritto “noi ne siamo certi anche se andiamo in stampa alle 20. Se ci siamo sbagliati, potete pigliarci per i fondelli”. Se adesso la destra riesce persino a prendersi da sola in giro, il mondo è cambiato davvero.
Ultimo aggiornamento: 2004-11-04 10:43