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Eh, quando si ha un team dietro…

Bisogna dire che il think tank del Cav anche stavolta è servito a trovare una giustificazione per l’ultima berlusconata.
Avevo sentito che Italia 1 si era affrettata a preparare un articolato servizio su un altro “Schulz”, e (quasi) subito il nostro si è adeguato. Ecco qui, da Repubblica:
Al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, “il modo di gestirsi e il tono della voce” dell’eurodeputato Schulz, ricordavano “il personaggio televisivo del sergente Schulz in una serie televisiva degli anni ’65-’70 che si chiamava Hogan’s heroes”.
Il premier, rispondendo a una domanda in conferenza stampa sul battibecco con il rappresentante della Spd a Strasburgo, ha affermato di non essere rimasto colpito “dal contenuto”, ma “dal tono” delle critiche di Schulz, avanzate in un modo che gli hanno ricordato il personaggio televisivo.
In questo telefilm, ha spiegato Berlusconi, “c’era il sergente Schulz che sbraitava ma alla fine era anche un bonaccione, al quale ne combinavano di tutti i colori”.

È chiaro? Schulz deve vergognarsi di non avere capito che lui per Berlusconi era semplicemente “un bonaccione”. Inoltre non dovrebbe parlare con la voce di Brosio e gesticolare come Alberto Angela: come sarebbe possibile trattenersi dal fare battute su di lui?

Ultimo aggiornamento: 2003-07-04 17:47

no, è proprio così

Il Cav. S. Banana afferma che l’intervento di ieri di Schulz “è stato preparato adeguatamente dalle nostre opposizioni”. Se ci si pensa, è un’offesa alle capacità intellettive dei tedeschi.
L’ambasciatore tedesco a Roma è stato convocato dal nostro governo per comunicargli che l’europarlamentare tedesco ha compiuto “un’offesa inaccettabile”. Con tutta la fatica che il Cav aveva fatto per preparare il discorso, l’hanno costretto ad andare a braccio.
Ma cosa ha detto di così grave Schulz? Ecco qua.
«Il collega Antonio Di Pietro ha ragione quando parla del pericolo che il virus del conflitto d’interessi arrivi in Europa». Ma il conflitto di interessi è un’invenzione dei comunisti!
«Che cosa pensa di fare per accelerare la procura europea? E sul reciproco riconoscimento dei documenti per le rogatorie? E non accelererebbe le riforme in Italia sulla giustizia con un mandato di cattura europea?». Dopo tutte le riforme che non riesce a fare per colpa dei comunisti?
«La benché minima affermazione di quest’uomo [Bossi] è peggiore di tutto ciò che questo Parlamento ha deciso contro l’Austria e l’appartenenza dei liberal-nazionali (di Joerg Haider) al governo di Vienna. Lei, signor presidente del Consiglio, non è responsabile per il quoziente d’intelligenza dei suoi ministri, ma per quello che essi dicono sì. Le dichiarazioni di Bossi, suo ministro, non sono conciliabili con la carta dei diritti dell’Unione Europea». Ma Umberto è un vero Europeista, fosse per lui la Padania ci sarebbe già da anni!
E infine il clou:
«Nonostante tutto mi rallegro di poter discutere con lei. Questo lo dobbiamo all’ex presidente del Parlamento europeo Nicole Fontaine: se lei non fosse riuscita a ritardare tanto il procedimento concernente l’immunità sua e del suo assistente Dell’Utri, oggi lei non avrebbe più l’immunità di cui ha tanto bisogno. Anche questa è una verità che deve essere detta». Ma da quando in qua si può parlare di immunità? Lo sapete che poi Silvio piange!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-03 13:43

denominazioni

Mi domando come reagirebbe Berlusconi se qualcuno gli dicesse che nel film che stanno girando sarebbe perfetto nella parte di Beria.
Poi mi domando se effettivamente il Cav. sia molto più furbo di quello che crediamo, e spari queste cazzate per coprire quelle più grosse.

Ultimo aggiornamento: 2003-07-03 09:42

patente a punti

Riassunto delle puntate precedenti: è stato preparato un nuovo codice della strada, che sarebbe dovuto entrare in vigore il primo luglio. A fine giugno si accorgono che non c’è nulla di pronto. Qual è la soluzione? un bel decreto, che con motivate ragioni di urgenza fa partire immediatamente (o da domani? o da martedì? mica si è capito) il codice.
Non che i ritardi siano colmati: le patenti a punti ci saranno, ma i punti verranno segnati su un blocchetto di carta per essere portati a mano al “cervellone”. I tratti a 150 all’ora? sì, ma occorre che le società autostradali mettano i cartelli nei tratti “buoni”. Se fanno come per i fari accesi… io ho visto solo un cartello al riguardo, la scorsa settimana a Como. E le altre norme? Boh.
Non ho nulla a priori contro le nuove norme: mi piacerebbe solo che venissero preparate sul serio e che anche noi poveri sudditi avessimo il tempo di conoscerle.

Ultimo aggiornamento: 2003-06-29 13:01

blackout

Sembra di essere tornati a vent’anni fa, quando sugli ascensori bisognava mettere la targhetta con i periodi di blackout programmato.
Sarà anche vero che fa un caldo eccezionale, ma mi pare strano che nessuno avesse lanciato segnali sei mesi fa: tra l’altro, siamo in un momento di congiuntura bassa, e quindi le aziende non consumano tanta corrente.
Un dietrologo potrebbe chiedersi “ma non è che si voglia tornare al nucleare?”
Preciso che io avevo votato NO al referendum di allora, e che il referendum di per sé non aveva vietato le centrali nucleari. Diciamo che era stato un voto letto in maniera ampia…

Ultimo aggiornamento: 2003-06-26 10:47

Sondaggi elettorali

L’arte del sondaggio elettorale è sempre stata molto legata al committente: chi non si ricorda le bandierine di Emilio Fede? Né c’è poi da stupirsi più di tanto, visto che un loro effetto collaterale sta nella pubblicità, per convincere la gente che ogni resistenza è futile. Se proprio ci sono delle brutte notizie, queste vengono fornite in segreto…
Operazioni come quella di Repubblica di oggi sono però francamente esagerate. Si titola a tante colonne “Tra i Poli è l’ora del sorpasso: Ulivo e Prc superano la Cdl”, e poi scopri che il sondaggio è stato fatto su 700 persone – che sono già pochine – e di queste la metà non risponde o dice che è indecisa.
C’è un gustoso racconto di Asimov (Franchise, in italiano Oggi si vota), dove ogni quattro anni il gigantesco cervello elettronico decide qual è l’elettore per gli Stati Uniti (no, non solo per il presidente: tutte le elezioni locali sono gestite da Multivac interpretando le risposte a un migliaio di domande fatte al poveretto). Arriveremo anche noi a questo?

Ultimo aggiornamento: 2003-06-24 10:23

Articolo 18 e referendum

L’anno scorso, la mia posizione era chiara: mentre ritengo che in un’azienda “grande” e quindi impersonale sia utile avere una tutela anche solo di principio per il lavoratore, nelle aziende con pochi dipendenti dove il padrone è sempre lì la cosa era assolutamente inutile: ti potevano far trovare la vita così dura che alla fine te ne andavi tu. Quindi pensavo di andare a votare, e deporre il mio bel NO nell’urna.
Ora, con tutti i distinguo che arrivano dai politici del cosiddetto centrosinistra, mi viene quasi da votare SI (senza accento) per far loro dispetto. Non so se resisterò alla tentazione…

Ultimo aggiornamento: 2003-04-30 15:59

“programma-cancello”

Penso sia doveroso immortalare questo sedicente articolo di Repubblica, classico esempio di anti-informazione (nel senso che dopo averlo letto, ne si sa meno di prima).
Per chi volesse ritornare ad avere un valore positivo nel campo informazione, provo a dare qualche spiegazione.
La “multinazionale imperialista” penso sia Paul Zimmerman, la persona che scrisse a metà degli anni ’80 il programma di crittografia “Pretty Good Privacy”, o PGP: questo sarebbe il cosiddetto “programma cancello”, probabilmente perché per accedere ai dati occorre una chiave per aprirlo. Sicuramente Psion – che tra l’altro è britannica e non statunitense – non c’entra un tubo, e non ha certo delle backdoor. È forse possibile che PGP abbia delle chiavi di questo tipo, anche se la notizia sarebbe certo preoccupante per tutti quelli che lo usano – e sto pensando alla gioia di chi spedisce documenti industriali che crede protetti… Ma in questo caso non credo certo che qualcuno sarebbe andato a raccontare il tutto alla Fusani.
Il punto è sempre lo stesso. È vero che compito del giornalista è spiegare le cose in maniera più comprensibile, ed è anche vero che un giornalista non può essere un tuttologo. Ma è possibile che a nessuno venga mai in mente di chiedere lumi a qualcuno che sa – anche se magari non sa scrivere bene – in modo da evitare di pubblicare castronerie?

Ultimo aggiornamento: 2003-04-28 12:20