Per la fase 2 del programma “come funzionano le nuove linee tranviarie”, stamattina ho provato a prendere il “nuovo 15”, o “Metrotranvia sud” come è pomposamente denominato. Occasione: sono uscito di casa alle 7:55, non ho ancora avuto il coraggio di prendere la bici, e tanto valeva provare a vedere se la famigerata ristrutturazione ha un senso.
A dire il vero, da buon torinese ho ben presente questo sistema per far credere che i vecchi tram siano chissà cosa. Noi avevamo la “metropolitana leggera”, che poi significava trovarsi con vetture enormi che non riuscivano nemmeno a fare le curve senza deragliare. Lo stesso sta capitando a Milano, con l’attenuante (aggravante?) che non hanno abbastanza vetture nuove e sono costretti spesso a mettere in linea i vecchi jumbo-tram che sembrano giocattolini a confronto.
Ad ogni buon conto, il nuovo percorso del 15 toglie il buco nero Col di Lana – San Gottardo – Meda sostituendolo con un percorso protetto, e così ad occhio la cosa sembra un bel miglioramento. Purtroppo il nuovo capolinea non è più in via Dogana ma in piazza Fontana, il che significa che devo cambiare fermata di metro scendendo a Missori, e aspettare il tram al gelo invece che sedermi al capolinea.
Stamattina ho anche commesso un errore di ingenuità: sono andato alla fermata di via Larga mentre c’era una vettura che l’aveva appena passara ed era ferma in piazza Missori. Mi fossi subito diretto in corso Italia, l’avrei preso al volo. Ad ogni buon conto, mi metto ad aspettare di buon grado: la tabellina indica che passa una vettura ogni 8 minuti. Devono esserci stati degli effetti relativistici, però: per il mio orologio si è passati dalle 8:10 alle 8:27 prima che un 15 finalmente si approcciasse, dopo tre 27 (e un solo 12, fortuna che quella linea non è cambiata). Tra l’altro, la vettura che ho preso l’ho vista arrivare prima dall’altro lato, farsi tutta via Larga, aspettare presumo al capolinea visti i tempi e finalmente dirigersi sul suo percorso.
Tutto a posto? Macché. A Porta Ludovica c’è il solito caos – ma questi tram non dovrebbero potersi regolare il semaforo? – con lo scambio che non funziona e fa scendere due volte il manovratore per azionarlo a mano. E lo scambio di Porta Ludovica è quello che hanno rifatto da capo, togliendo anche l’appalto alla prima società, perché i tram non potevano percorrerlo…
Il resto del percorso è stato in effetti più tranquillo, nulla da eccepire: però i tempi sono quello che sono, e ho potuto arrivare all’altezza del Fiordaliso alle 9:10 passate. A questo punto ne ho approfittato per prendere le due cose che avevo da comperare: ritardo per ritardo, tanto valeva. Inutile dire che da lì me ne sono andato a piedi in ufficio, e ho fatto prima…
Ultimo aggiornamento: 2003-12-12 10:36