Oramai Ferragosto sembra essere diventato un succedaneo di Natale e Pasqua, con la gente che invia a tutti i numeri della rubrica del telefonino gli auguri assolutamente indifferenziati e quindi fondamentalmente inesistenti.
Eppure ci sono delle cose ben diverse dal solito. Non parlo delle trecento e più persone che alle 16 stavano davanti a Brera per vedere aggratis la Pinacoteca nel duecentesimo anniversario della sua fondazione (io a dire il vero avrei voluto vedere Osservatorio e Orto Botanico, ma non c’erano code differenziate e quindi ho salutato tutti). Non parlo nemmeno delle Esselunga tutte aperte, si sa che Caprotti non se ne lascia scappare una. Ma vedere le bancarelle del mercato di Piazzale Lagosta tranquillamente posizionate… sì, quello mi fa davvero pensare.
Ultimo aggiornamento: 2009-08-15 13:23