Sono sicuro che tutti voi sappiate dell’esistenza delle crittovalute, o almeno dei Bitcoin. Molti di voi sanno che di queste “monete virtuali” ce ne sono tantissime, e probabilmente qualcuno saprebbe discettare del funzionamento teorico di una blockchain. (Io non troppo, nel senso che ho un’idea ad alto livello, e continuo a chiedermi perché la moda è usare blockchain per qualunque cosa quando il metodo è intrinsecamente inefficiente, e lo è perché l’inefficienza è strumentale per come Bitcoin è strutturato).
Bene, vi presento una crittovaluta di tipo completamente diverso: Pi. Il nome non è casuale: il progetto è nato il 14 marzo 2019, nel Pi Day, da parte di gente uscita da Stanford. L’idea è di usare un modello completamente diverso per distribuire le informazioni sull’integrità del sistema di transazioni, cioè la blockchain. Come spiegato nel loro white paper, la struttura viene semplicemente rafforzata creando piccole cellule formate da 3-5 persone che si conoscono, e sfruttando quindi i numeri di telefono. In pratica, uno si iscrive con un’utenza mobile, a partire da una app scaricata per Android o iOS; tutto quello che bisogna poi fare è cliccare una volta ogni 24 ore per assicurare di esserci ancora, un po’ come con i Tamagochi. Durante quelle 24 ore si continua a minare pi (il nome della crittovaluta); poi si sta fermi fino al clic successivo. No, non si può ricliccare dopo 23 ore per portarsi avanti col lavoro. La cosa interessante è che di per sé non occorre nemmeno avere l’app attiva, anche se questo aiuta perché si può ricevere l’avviso che le 24 ore sono scadute.
Ci sono rischi? Non lo so. Io ho cominciato a minare lo scorso marzo e non è successo nulla, ma non si può mai ovviamente escludere che il progetto per impadronirsi dei nostri telefoni sia a lungo termine. Ci sono guadagni? probabilmente no. Il valore attuale di un pi è zero, e non è detto che la valuta uscirà mai dalla fase di test, anche se ci sono gia quasi dieci milioni di miner. Però non mi costa nulla, e mi incuriosisce il modello. Chi volesse provarci può partire da https://minepi.com/xmau e usare il mio username xmau come codice invito; riceverà così il suo primo pi.