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l’autostrada TO-MI

Ho avuto la gioia di percorrere l’autostrada Torino-Milano – per me l’ordine di percorrenza è sempre quello, anche se ormai la faccio alla rovescia – in entrambe le direzioni e col sole. Secondo me non è più un’autostrada, ma un’opera d’arte postmoderna. Trovi ponti vecchi e nuovi in vari stadi di completamento o dismissione, e per comprensibili ragioni raggruppati a pachetti. Gli svincoli a volte non ci sono più, altre volte sono stati spostati. Non parliamo poi delle corsie di marcia. Non si sa mai quali sono, quante sono e dove sono. Con la vernice gialla per indicare che stanno lavorando avrebbero potuto dipingere la Mole; per non rendere la vita troppo complicata, a volte hanno raschiato via quelle non più usate, ma resta ogni tanto qualche punto dove si vedono tre scrisce confluire in un unico punto, perpetuo simbolo della caducità delle cose umane. Incombono infine i lavori laterali per l’Alta Capacità, che contribuiscono per la loro parte ai cantieri. Anzi, a giudicare dai cartelli si direbbe quasi che tutti questi lavori siano solo per i treni: altro che la visione paradisiaca offertaci dalla pubblicità della ASTM!

Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 12:56

Non si va più in metro?

Ieri persino i quotidiani nazionali riportavano la notizia secondo cui nei primi tre mesi dell’anno l’ATM milanese avrebbe perso cinque milioni e mezzo di ricavi “a causa degli allarmi terroristici”. Oggi sulla cronaca milanese ci sono state alcune precisazioni, probabilmente perché a qualcuno è venuto in mente che l’attentato madrileno è stato l’11 marzo e in venti giorni non si può pensare a un calo così improvviso; inoltre non c’è differenza tra biglietti metro e bus, quindi non si sa come il calo sia suddiviso. Il presidente ATM ad esempio ha ricordato che ci sono stati tre giorni di sciopero totale a gennaio, più altri giorni in cui la gente non si fidava e andava in macchina lo stesso; che molti per protesta non timbrano più i biglietti; che al 15 aprile il calo è sceso a quattro milioni – l’unica notizia buona, perché sembra significare che questo non è un allarme preventivo per aumentare i biglietti.
Certo però che se con un minimo di umiltà i dirigenti ATM avessero fatto notare che la “riorganizzazione” di dicembre non è stata esattamente approvata dagli utenti ATM, le cose sarebbero potute andare meglio.
ps: giusto per tranquillizzare, le pagine milanesi del Corsera intervistano un po’ di gente che considera un percorso in metropolitana più o meno alla pari di un incursione in campo nemico, scegliendo ad esempio di salire nel primo vagone (perché ?) o di allontanarsi da tutti quelli con una faccia che non piace (il 40% degli occupanti).

Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 11:46

l'ATM continua ad evolversi

Ieri mattina ho scoperto che esiste anche una vettura della linea 2, la metro verde, a cui è stato fatto un restyling – insomma l’hanno rimessa in sesto – facendo un unico spazio interno senza la divisione in vagoni e aggiungendo i pulsanti per aprire le porte che prima o poi funzioneranno. L’ho scoperto per caso, visto che sono arrivato mentre le porte si stavano chiudendo ma il macchinista è stato così gentile da riaprirle.
Devo dire che sono rimasto abbastanza deluso, anche perché non mi sembra abbiano fatto chissà quale lavoro: ad esempio gli interni sembravano essere assolutamente i soliti, e non li avevano certo rinnovati. Staremo a vedere che cosa succederà nei prossimi mesi, quando (forse) l’ATM dovrà essere finalmente sdoppiata come da legge.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-17 12:37

salvati in corner

Anche oggi sulla rubrica Linea Diretta di City appare la notiziona che ci ingiunge di non prendere da nessuno il biglietto emesso dalle machinette in metropolitana. Continua naturalmente a non essere spiegato il motivo; in compenso c’è un articolo di spalla intitolato “ATM a domanda risponde”, dove
la Responsabile Comunicazione ATM risponde a domande pubblicate anche “in un ‘altrove’ che spesso ospita domande rivolte ad ATM, ma non ospita le risposte dell’Azienda”.
Stavo per tuonare che non avevano mai risposto alla mia richiesta che ho anche postato qui, ma stamattina mi è finalmente arrivata la risposta, che cito nella speranza qualcuno riesca a spiegarmi cosa rimane tolta la tautologia:
La informiamo che la decisione cui Lei accenna, è stata presa dopo aver ricevuto segnalazioni relative a situazioni di vendita del documento di viaggio in oggetto da parte di persone non rientranti nella struttura organizzativa di vendita prevista da atm spa.
L’unica idea che ormai mi viene implica un reato penale da parte di dipendenti ATM, il che spero proprio non sia… Vi terrò informati.
Aggiornamento: sembra che il problema potesse invece essere quello, decodificando la frase si sono verificati sporadici episodi che hanno visto personale di atm spa vendere abusivamente tali documenti di viaggio.

Ultimo aggiornamento: 2004-03-31 12:26

Il mistero dei biglietti "automatici"

Anche oggi, come del resto capita regolarmente, nella pagina di City dedicata all’ATM campeggia la comunicazione per cui i biglietti emessi dalle macchinette automatiche in metropolitana non possono essere distribuiti dal personale ATM o venduti in altro modo.
Sono certo che ci saranno delle ottime ragioni per questa limitazione: credo proprio che ai vertici dell’azienda abbiano cose più importanti a cui pensare. Però io sono un tipo curioso, e piacerebbe anche a me conoscere queste motivazioni: e invece nulla. Nella pagina non viene scritto uno straccio di spiegazione, e dire che di spazio ce ne sarebbe: basterebbe anche solo portare il testo a corpo 14.
Riuscirò a sciogliere questo mio dubbio?
(ah, questo messaggio lo sto spedendo in contemporanea a segnalazioni-proposte@atm-mi.it, non pretendo che loro vengano a leggere queste notiziole!)

Ultimo aggiornamento: 2004-03-12 10:08

e sale la benzina

Me n’ero accorto, anche se è un pezzo che non faccio il pieno.
Non entro nelle polemiche lette oggi su Repubblica, dove sembra che – a parte le tasse – il costo industriale è comunque del 13 percento superiore a quello del resto dell’Europa.
Però voglio ricordare che quando fu siglato l’accordo per il contratto degli autoferrotranvieri, i soldi sono stati trovati aumentando di 3 centesimi (cioè trenta punti, visto che il prezzo della benzina è a millesimi di euro) le accise sulla benzina, e dicendo “tanto in questo momento l’euro è forte, quindi l’aumento verrà subito assorbito e la gente non se ne accorgerà nemmeno”. Si è visto.
Chissà però se qualcuno si ricorda ancora di cose capitate due mesi e mezzo fa…

Ultimo aggiornamento: 2004-03-07 19:54

cervelli all’ammasso

Oggi avevo un appuntamento alle 18 in zona Papiniano. Esco alle 17:15, arrivo alla fermata del bus, e piglio al volo una 328. Che bello, penso, arrivo anche una decina di minuti in anticipo. E’ vero che passa da Milanofiori, ma in cinque-dieci minuti di coda si va via…
Alle 17:30 arriviamo all’inizio di Milanofiori. Ne usciamo alle 18:20. Cinquanta minuti per fare ottocento metri circa, che se l’avessi saputo – oltre che aspettare il bus AMP che sarebbe arrivato un quarto d’ora dopo ma avrebbe saltato quel pezzo – sarei sceso e avrei camminato a prendere almeno il bus prima, se non due. Inutile dire che sono arrivato alle 18:40.
Incidente? Macché. Qualcuno aveva deciso di asfaltare la rotonda alla fine del cavalcavia del Forum, senza pensare che alle 17 da lì escono tutti. Spero che il volpino si trovi in un ingorgo simile per una settimana di fila.

Ultimo aggiornamento: 2004-02-25 22:10

Nuovi treni sulla metro

Anna dice sempre che quando si tratta di mezzi su rotaie, ho un colpo d’occhio eccezionale. Stamattina stavo dormendo come al solito, ma ho notato che il treno della linea 3 che stava arrivando aveva un frontale leggermente diverso. E in effetti era quello di nuova concezione, con un unico spazio interno e non in vagoni separati.
Finora sapevo solo dell’esistenza di un convoglio della metro rossa, il cui status era più o meno paragonabile a quello dello yeti o del mostro di Loch Ness: compariva in stagioni specifiche, e bisognava essere fortunati per trovarlo. Meritava, visto che aveva l’aria condizionata, ma era solingo. Adesso ha invece un fratello, con i pulsantoni per aprire la porta, e soprattutto molto più silenzioso, il che sulla metro gialla è un vero bonus. Forse anche troppo silenzioso: non si sentono chiudere le porte…

Ultimo aggiornamento: 2004-02-11 16:37