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"blocco" del traffico

Da oggi nella cosiddetta “area omogenea” Milano-Como-Sempione (ma anche a Bergamo e Brescia) è iniziato il periodo di blocco del traffico per i veicoli non catalizzati: pardon, il “piano per il contenimento e la prevenzione di episodi acuti di inquinamento atmosferico”. Insomma, dal lunedì al venerdì auto e moto non catalizzate non potranno circolare dalle 8 alle 10, e dalle 16 alle 19. Durante il periodo natalizio il blocco è sospeso: per chi non avesse capito il significato di “natalizio”, mi affretto ad aggiungere che la settimana prima di Natale potranno girare tutti, non fosse mai che qualcuno non riuscisse a comprare i regali. Lo stesso per le domeniche senz’auto: ce ne sarà una a novembre, gennaio e febbraio, ma dicembre è sacro.
Detto tutto questo, stamattina mi pareva in effetti che ci fosse meno casino in città – non a entrare, la coda sulla A7 a Famagosta era la solita. Potrebbe essere davvero che ci siano tante auto vecchie che sono state costrette a cambiare orario, fluidificando (haha) un po’ il traffico? O è stata semplicemente la fortuna del lunedì mattina?
(ps: sull’utilità di questi blocchi per migliorare la qualità dell’aria, non penso che nessuno ci creda, a partire da Formigoni e Albertini. Ecco perché non ne ho parlato.)

Ultimo aggiornamento: 2004-11-08 10:10

slot

Ieri sera a Linate, mentre aspettavo che arrivasse l’aereo di Anna, davo un’occhiata ai monitor con le partenze. Capisco che a volte – spesso – l’orario previsto sia diverso da quello teorico; però qualcuno mi dovrebbe spiegare come possano dire che il volo per Brindisi, schedulato per le 22:30, fosse in realtà anticipato alle 21:35.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-29 11:20

mattina aeroportuale

La settimana scorsa non era nemmeno successo nulla di eclatante nei miei voli, stavo già preoccupandomi di non avere più una delle mie fonti più sicure di notiziole. Nessun problema: oggi si riparte.
Arrivo al banco riservato Telecom, e chiedo se mi possono cambiare il posto e mettermi sulla corsia di emergenza. La tipa mi dice che va bene, mette la modifica… e non succede nulla. Tutti i terminali sono bloccati, vedo anche agli altri banchi gente che si gira i pollici. Le due impiegate al banco – era ora di cambio turno – si dicono “ma è ancora la cosa di ieri sera? È colpa del temporale?”, il che non fa molto ben sperare. Alla fine, visto che stava arrivando l’ora dell’imbarco, mi faccio dare il posto originale.
Agli imbarchi, vedo che alla mia uscita è indicato il volo per Parigi di 40 minuti prima. Il problema a quanto pare è che non riescono a cambiare la scritta, nonostante le telefonate alla base. Alla fine si decidono ad annunciare il volo con il tabellone errato, confidando che la gente sia sufficientemente sveglia per chiedere informazioni o addormentata per non leggere cosa c’è scritto. Sempre meglio comunque che i poveretti che sarebbero dovuti andare a Francoforte, sballottati su e giù fino a che non gli hanno spiattellato la verità: il loro volo è stato cancellato.
Ma poi perché lamentarmi? Con le nuove politiche di Alitalia il volo è atterato in perfetto orario. Indicare un’ora e dieci di tempo previsto per un volo di 50 minuti aiuta, non c’è dubbio.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-27 17:28

Il radar ha colpito anche me

Sapevo che non poteva essere così bello. Arrivo in forte anticipo a Fiumicino, provo l’ebbrezza del banco accettazione dedicato per il gruppo Telecom, arrivo alle partenze e vedo il mio aereo già attaccato al finger con tre quarti d’ora di anticipo sull’orario di partenza. Vedo perfino l’equipaggio che sale. Sì, c’era stata la storia del radar di Milano che stamattina aveva fatto le bizze come doviziosamente segnalato da Repubblica on line, ma oramai era tutto passato. E poi, suvvia, un’ora di ritardo non dico sia la norma, ma è ampiamente possibile.
Però c’è qualcosa che non va. Le signorine all’uscita che devono fare il controllo biglietti non si vedono. E il tempo passa: ci fosse un pendolo batterebbe le 19 e anche il quarto. Pure, il volo continua ad essere schedulato alle 19.20. Finalmente passa un pilota, che dice che il radar di Milano è di nuovo fuori uso – ma si sono ricordati di pagare la bolletta della luce? – e il centro di controllo europeo a Bruxelles ha bloccato tutto: il ritardo presunto è di due ore e mezzo. Il tabellone non ha nulla da dire, per lui è tutto regolare.
Alle 19.35 spunta una tipa Alitalia che prende il microfono e annuncia che la situazione è tornata alla normalità per quanto riguarda il radar, ma che i ritardi ovviamente restano, e il nostro volo ha l’autorizzazione per la partenza alle 21.40; in fin dei conti quello delle 18 dovrebbe partire alle 20.50, quindi risparmiamo ancora. Comunque, niente paura: “non ci dovrebbero essere ulteriori ritardi”. Il tabellone all’uscita si adegua, e indica che la partenza è rimandata alle 19.40. D’altra parte, i monitor indicano che anche il volo precedente, quello delle 19, ha venti minuti di ritardo: però alle 19.50 ho visto la gente che ci si stava imbarcando.
Ore 20: c’è qualche segno che mostra l’attenzione di Aeroporti di Roma alla situazione: il mio volo continua ad essere segnato per le 19.40, ma il successivo e quello delle 20.30 sono cancellati. La signorina all’accettazione aveva detto che il mio aereo era previsto semivuoto, quindi la cosa potrebbe anche tornare.
Ore 20.30: il tabellone indica la partenza alle 20.30: peccato che a voce dicano che si partirà alle 22.50. Forse.
Ore 21.10: il tabellone indica la partenza alle 20.30. Non si degnano neppure di aggiornarlo. Noto che il volo delle 18.40 è indicato come all’imbarco, orario di partenza le 21. Quello delle 19 probabilmente è partito: sarebbe interessante riuscire a scoprire chi è stato casualmente spostato su quel volo e soprattutto come si fa a contattare le persone giuste.
Ore 21.15: mentre stavo scrivendo, chiamano il mio volo. Non me n’ero nemmeno accorto: presente l’abulia atarassica? Ecco. Non che capisca bene la logica di farci salire, visto che l’autorizzazione al volo adesso è per le 22.10. Mi sa tanto che nessuno sappia nulla. Alla fine la partenza è stata alle 22.15, l’arrivo alle 23.05… e dopo qualche minuto il comandante ci dice che il finger non ne voleva sapere di muoversi, e quindi avrebbero dovuto cercare una scala. Alla fine noi dei posti dietro siamo scesi dalla scala posteriore, e abbiamo preso il pulmino che ha coscienziosamente percorso tutti e cinquanta i metri verso il terminal, mentre i passeggeri delle prime file alla fine sono riusciti a uscire dal finger. Bisogna dire che il commento generale a quest’ultima botta è stato un mormorio rassegnato.
Quello che mi fa rabbia di tutta questa storia è naturalmente la maniera con cui si decide scientemente che gli utenti non hanno bisogno di sapere. Non ci voleva molto ad annunciare agli altoparlanti “il centro di controllo radar milanese ha dei problemi, pertanto i voli per il nordovest subiranno ritardi quantificabili al momento in due ore. Non appena avremo ulteriori informazioni, ve le daremo”. Invece no. Non siamo degni di poter sapere.

Ultimo aggiornamento: 2004-10-07 10:31

Sicurezza aeroportuale 2

Ieri sera al controllo sicurezza di Fiumicino sono incappato in un poliziotto che ha fatto togliere a tutti la cintura, per fare in modo che il metal detector non suonasse. Posso garantire che io non avevo nulla in tasca, il mio orologio ha il cinturino in plastica: eppure il cicalino era lo stesso suonato. Secondo il poliziotto, non è colpa sua se i tecnici tarano il metal detector così basso – in effetti a Milano ero vestito allo stesso modo e non era successo nulla; che gli ordini sono questi e che se alle altre file facevano passare, sbagliavano loro. Non ho pensato di chiedergli cosa sarebbe successo se per caso avessi avuto indosso un coltello in ceramica, ma forse ho fatto bene così: avevo sì parecchio anticipo, ma certe cose possono andare avanti per le lunghe. Mi resta solo un dubbio: se la stessa procedura sarà stata applicata alla signora Turco Livia che l’altoparlante ha invitato con urgenza ai varchi di sicurezza del Terminal A.
(ah, non c’entra nulla: essendo arrivato presto, ho preso il volo delle 18:20. Quando sono arrivato all’uscita, era indicato come ritardato alle 18:35. Bene, siamo partiti alle 18:30 senza nemmeno aspettare per lo slot, e alle 19:15 eravamo attaccati alla proboscide di Linate. Ero così in anticipo che me ne sono tornato a casa con la 73, corso Vittorio a piedi e poi la metro gialla)

Ultimo aggiornamento: 2004-09-29 10:54

la flessibilità di Trenitalia

Quando sono in trasferta a Santa Palomba, tendo a cercare un albergo in zona Termini. Non per altro, ma c’è un simpatico trenino che alle xx.10 parte in direzione Nettuno, e ferma alla stazione di Pomezia-Santa Palomba alle xx.29: da qui la navetta Telecom mi porta in sede. C’è questa fregatura di avere solo un treno l’ora, ma la comodità è innegabile.
Stamattina faccio una levataccia, perché voglio prendere il treno delle 8.10. Arrivo con un quarto d’ora d’anticipo – ho sbagliato i tempi… – e scopro che non si sa quando partirà il treno; il banale motivo è che quello che doveva arrivare da Nettuno aveva tre quarti d’ora di ritardo. Passa il tempo, e non succede nulla, se non l’aumentare dei ritardi. Provo ad andare nell’ufficio informazioni, e mi trovo altre due persone che stavano facendo la stessa domanda: il ferroviere risponde che c’è un guasto sulla linea, proprio come una settimana fa. I due miei compagni di sventura chiedono (molto civilmente) se non fosse possibile far fare una fermata straordinaria all’intercity per Napoli delle 8.27, visto che ci sono parecchie decine di persone impossibilitate a raggiungere il proprio ufficio; la risposta è stata “quel treno è sotto la gestione del dirigente campano, bisogna che il nostro dirigente chieda il permesso a Napoli”. Il tutto per un tempo perso di due minuti, sempre a detta del ferroviere. Inutile dire che non se n’è fatto
nulla: il treno da Nettuno è arrivato alle 8.40 e ripartito alle 8.55, tanto valeva che dormissi un’ora in più.
Uno non si arrabbia neanche per i guasti: ma un po’ di flessibilità in più?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-28 11:32

Severgnini in bicicletta

Non so per quanto tempo reggerà il link, ma il Corsera ha un articolo di Beppe Severgnini che racconta un suo viaggio in bicicletta a Milano. Il concetto di base – il ciclista metropolitano è un essere invisibile – è a me ben noto fin dai tempi torinesi. Devo ammettere che lui lo spiega meglio di me, però :-)

Ultimo aggiornamento: 2004-09-20 10:47

giapu dispersi

Lo sapevo io, che la mia striscia positiva con i voli aerei doveva finire prima o poi.
Ieri sera arrivo a Fiumicino verso le 19 – più tardi del solito, ma avevo una riunione che finiva a un’ora non proprio civile – e mi trovo una coda incredibile al check-in (e stranamente poca coda ai metal detector). Vado direttamente ai gate, faccio la coda all’accettazione lì, e rinuncio ad anticipare il volo delle 20. Tanto, mi dico, il volo delle 19:40 è già indicato come ritardato di dieci minuti…
Salgo, aspetto, e dopo un po’ vedo lo steward chiedere a una signora di lineamenti orientali se conosceva una tipa. Due minuti dopo, il comandante ci avvisa che si è persa una persona in transito da un volo intercontinentale, e visto che il suo bagaglio era stato però caricato, occorre cercarlo e toglierlo.
L’operazione è durata una ventina di minuti: come si può immaginare, un volo Fiumicino-Linate è generalmente pieno di gente che si porta trolley e borse a mano, rompendomi le palle perché non riesco mai a trovare spazio per la mia microborsa ma sicuramente non riempiendo la stiva. Il guaio è che terminata l’operazione avevamo perso il nostro slot: dopo cinque minuti di attesa in pista il comandante ci avvisa che in quel momento siamo i settimi in lista di attesa per decollare.
Ora, se scopro chi ha sparso la voce che i giapponesi sono rapidi ed efficienti lo mando a vivere per un anno là. Tanto per dire, gli altri venti giapponesi sull’aereo ci hanno messo una vita per scendere, tenendo fermo il pulmino. Ma soprattutto, com’è possibile che una persona si perda all’aeroporto di Fiumicino e nessuno riesca a trovarla? Ha deciso di darsi alla macchia?

Ultimo aggiornamento: 2004-09-16 11:10