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<em>Alice, una meraviglia di paese</em>

In cartellone al Piccolo non c’è più, anche perché lo spettacolo ce lo siamo visti sabato scorso, nella famosa Sauna Grassi, nella penultima rappresentazione milanese.
Lella “Duracell” Costa, braccia strappate all’agricoltura (ha sicuramente più muscoli di me. Però in quel vestito stava davvero bene, almeno per quanto sono riuscito a vedere dall’ultima fila), parla a mitraglia per un’ora e mezzo di fila, partendo da Alice per passare a Peter Pan e a una triste ballata sui bambini che non possono vivere serenamente la loro infanzia, come del resto intuibile dato che inizia parlando di Friez Niemand, cavia dei medici nazisti. Parla anche di Silvio B., o meglio fa finta di non parlarne, mostrando come Lewis Carroll, come ogni bravo classico, avesse già previsto tutto; parla appunto di Carroll, che in Italia è purtroppo misconosciuto; insomma, parla.
Giudizio? Mah. Se devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa in più.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-10 15:00

<em>Storia dell'ebreo errante</em>

[copertina]
A dispetto di quanto potrebbe sembrare dal titolo, il libro (Riccardo Calimani, Storia dell’ebreo errante, Economica Rusconi Storia 1995, pag. 672, €11.88, ISBN 8818700960) non parla dell'”ebreo errante”, ma fa una storia degli ebrei dall’inizio della diaspora fino ai primi movimenti sionisti dell’inizio del XX secolo, tralasciando dunque volutamente il nazismo, l’Olocausto e la nascita dello stato di Israele. La costante del racconto si può dire essere le vessazioni di cui sono stati fatti oggetto gli ebrei di ogni tempo e nazione; ma leggendo attentamente si può imparare la storia del pensiero ebreo nei secoli, con i suoi vari movimenti. Ho trovato però più interessante il concetto presente sottotraccia: c’è come un rapporto di causa ed effetto tra le persecuzioni nei secoli passati e la fortissima identità mantenuta della popolazione ebraica. Potremmo quasi dire che paradossalmente Hitler è arrivato in un momento storico in cui il collante religioso si era già in gran parte perso. Inutile poi dire che molte leggende contro gli ebrei vengono giustamente smontate nel testo.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-03 15:37

vedi Napoli, e poi?

Trenitalia mi ha gentilmente comunicato che “il 22 Dicembre inizia l’era dell’Alta Velocità italiana tra Roma e Napoli”, e per farmi gioire mi offre due “prove gratuite di andata e ritorno per due persone’ valide dal 22 dicembre al 22 febbraio sulla tratta in questione. (i posti però sono limitati, e mi devo affrettare)
Fosse stata la Torino-Novara potevo anche farlo, ma così mi serve a poco. Se qualcuno è interessato e mi scrive, gli dò il codice :-)

Ultimo aggiornamento: 2005-12-20 11:29

il servizio ATM

Oggi sono venuti a trovarci mio fratello, mia cognata e mio nipote (nonché figlioccio, per chi ama controllare i rapporti di parentela). Nel pomeriggio abbiamo pensato di andare a fare una passeggiata verso la zona di corso Garibaldi, così ci siamo presi tutti insieme il 7, siamo scesi allo Strehler e ci siamo incamminati. Arrivati verso piazza XXIV maggio XXV aprile (ah, le date…), abbiamo detto “beh, andiamo in via Morales a prendere l’11 che ci porta di nuovo fino a casa”. Siamo arrivati alla fermata alle 16:28, abbiamo guardato l’orario e scoperto che ne era indicato uno alle 16:27, e il successivo alle 16:37. Vabbè, pensiamo, è vero che non l’abbiamo visto arrivare, ma magari era in anticipo. Alla peggio, aspetteremo nove minuti.
Alle 16:55 abbiamo deciso di tornare in XXV aprile a prendere un simpatico taxi. Sono passati tre 29 e tre 33, ma di 11 nemmeno una traccia, almeno nella nostra direzione – nell’altra ne sono passati un paio. Il vento gelido e soprattutto il fatto che avevamo con noi un bimbo di quattro anni ci hanno fatto desistere. Ottimo servizio, vero?
(per la cronaca, il primo 11 deve essere passato almeno cinque minuti dopo: mentre gli altri prendevano il taxi, visto che non ci sarei stato, sono andato a casa a piedi, e alle 17:06 me lo sono visto passare accanto in piazzale Lagosta)

Ultimo aggiornamento: 2005-12-17 21:54

a passo d’uomo

Stamattina sono venuto in ufficio facendomi dare un passaggio da Adolfo. Mi sono incamminato su via Taramelli, e al semaforo di piazza Appio Claudio un atuobus ha girato insieme a me. Ho camminato per quei seicento metri circa fino al punto d’incontro: l’autobus è arrivato dopo un paio di minuti.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-29 10:42

Atm cerca i suoi abbonati

Lunedì sera in buca c’erano delle buste in stile volantino, in cui campeggiava la scritta “Sei un abbonato ATM? allora questa busta è per te!” (o qualcosa del genere). La busta conteneva l’ennesimo invito per cambiare la vecchia tessera cartacea con la nuovissima elettronica. Il tutto dopo l’invito di sostituirla (gratis) entro fine settembre, poi entro fine novembre, adesso entro fine gennaio: questa volta dicendo però che da febbraio la tessera vecchia non sarà più valida.
Interessante notare un paio di cose, però. Innanzitutto, così a prima vista sembrerebbe che ATM non abbia gli indirizzi dei suoi abbonati, per inviare direttamente a loro la lettera. A dire il vero, ritengo più probabile che banalmente il costo del volantinaggio sia minore dello spedire un gran numero di lettere, il che la dice anche lunga sui vari costi.
Inoltre, si direbbe che ci siano ancora tantissimi abbonati che non abbiano rinnovato la tessera, il che però cozza un po’ con i banchetti in mezzo all’ingresso della metropolitana in Centrale – stile venditori abusivi, per intenderci – che distribuivano le nuove simpatiche carte di credito. Mah…

Ultimo aggiornamento: 2005-11-23 13:07

carri bestiame

nonostante la bella giornata odierna, visto che mi sono preso il biglietto settimanale ho pensato bene di prendere i mezzi per venire in ufficio. Bene: aspetto la gialla, scendo in Centrale, arrivo al marciapiede della verde che è già pieno, e nei due minuti di attesa si riempie ancora di più. Vabbè, penso quando arriva il treno, lo lascio passare e aspetto il prossimo. Peccato che il treno successivo sia arrivato dopo sei minuti: dalle 8:28 alle 8:34. Il tutto senza sapere i tempi d’attesa, visto che le indicazioni per l’attesa sono al solito scassate. Ovviamente la gente era ancora più stipata, e come ciliegina sulla torta il manovratore ha continuato a dire al microfono di non ostinarsi ad entrare, che tanto un’altro treno era pronto a entrare in stazione. E chi si fida?
In genere comunque ho notato che la metropolitana al mattino è molto più piena del solito. Direi che la paura di un attentato se ne sta andando.

Ultimo aggiornamento: 2005-11-18 15:04

Ah, il ponte

Ieri pomeriggio, guardando i parcheggi che miracolosamente spuntavano dalle mie parti, Anna mi ha fatto notare che sarebbe stato stupido non prendere l’auto per andare in ufficio oggi: tra l’altro, i mezzi hanno l’orario del sabato e quindi ce ne sono anche meno. Ho seguito il suo consiglio, ed effettivamente ci ho messo trentaquattro minuti invece che la ormai purtroppo solita ora. Sembra di essere in vacanza.

Ultimo aggiornamento: 2005-10-31 11:21