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<em>La stirpe dell'Aquila</em>

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Siamo al terzo libro delle Cronache di Camelot (Jack Whyte, La stirpe dell’Aquila [The Eagles’ Brood], Piemme Pocket 2001 – [1994,1997], pag. 526, €9.30, ISBN 88-384-4814-0, trad. Susanna Bini) e finalmente arriva Re Artù. Beh, “arriva” è una parola grossa. Per la precisione, nelle ultime due pagine troviamo un neonato che sarà il futuro re: il figlio di Uther, re dei Pendragon e cugino di Caio Merlino Britannico. Sì, il Mago Merlino che abbiamo visto nascere alla fine del secondo libro, che qui è la voce narrante, al posto di Publio Varro che in fin dei conti ha ormai una certa età. Certo che il Caius Merlinus che troviamo qua è un guerriero e uno stratega, oltre che un amante delle grazie femminili: non esattamente quello che ci aspettiamo.
Il libro scorre molto bene nella prima parte, sia pure con qualche ingenuità qua e là; perde però parecchio verso la fine, sia durante il Sinodo dei vescovi a Verulanium che nella cesura che Whyte ha trovato necessaria per segnare il passaggio al prossimo libro.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-22 17:14

Per una Milano connessa

Venerdì pomeriggio ho pedalato fino alla libreria Archivi del ‘900, dove Davide Corritore (noto anche come “quell’altro” a chi ha seguito le primarie per il candidato sindaco milanese) ha fatto organizzare ad Alberto Biraghi un incontro su una proposta per una cablatura completa di Milano, sia wireline che wireless. La parte tecnica della proposta è stata presentata da “zeta e zeta”: Marco Zamperini di Etnoteam, e Herman Zampariolo, presidente di iLight Powerline Communications. Completavano i relatori Beppe Caravita, e Fiorella De Cindio della Rete Civica Milanese.
Che dire? La stima dei costi per sfruttare la rete AEM per veicolare la banda larga in casa di tutti a Milano e intanto aggiungere hotspot per strada dovrebbe aggirarsi sui 35 milioni di euro – un terzo di fermata di metropolitana. Perché non la si fa? perché Tronchetti Provera non vuole.
Io non posso dire molto essendo in conflitto di interessi :-), però mi suona difficile riuscire a dare la banda larga in questo modo. Connettività sì, e probabilmente in zone non troppo abitate anche banda larga, ma in genere ci potrebbero essere dei problemi. Il secondo punto che mi pare sia mancato, se non in parte nell’intervento della De Cindio, è che non so quanto il digital divide milanese sia davvero dovuto alla mancanza delle infrastrutture (a prezzi popolari, sottinteso).
Giudizi personalissimi: Corritore ha davvero la faccia simpatica; in compenso, continuo a non avere alcuna affinità Beppe Caravita. Non mi è piaciuto il suo intervento, puramente politico e nel senso più deteriore del termine. Credo che entrambi sopravviveremo lo stesso :-)
PS: qualche foto (quelle di gruppo venute malino). gruppo1 – da sinistra, Herman Zampariolo, Beppe Caravita, Davide Corritore, Fiorella De Cindio; gruppo2 – da sinistra, Alberto Biraghi, Marco Zamperini, Herman Zampariolo e Beppe Caravita; Alberto Biraghi; Davide Corritore.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-19 20:22

Globali e solidali (libro)

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Il sottotitolo di questo libretto (Pietro Merli Brandini, Globali e solidali, Edizioni Lavoro – I grandipiccoli 2005, pag. 100, € 5, ISBN 88-7313-136-0) è “Nuovi scenari economici e nuove strategie sindacali”; l’autore del resto è stato per molti anni dirigente Cisl. Gli argomenti trattati sono la globalizzazione e il cambiamento del ruolo del sindacato; mentre quest’ultima parte è svolta in una maniera piuttosto circostanziata, mi pare che sulla globalizzazione l’autore dia degli spunti interessanti, ma poi non riesca a trarre delle conclusioni pratiche. Soprattutto, quello che pare mancare è una coesione del libro; è come se ci fossero tanti piccoli saggi indipendenti.
Per non parlarne solo male, aggiungo due punti molto interessanti del testo sono l’analisi sociopolitica del motivo per cui la Francia dovrebbe nuovamente diventare la forza trainante dell’Unione Europea, e le (terribili) statistiche sulla differenza tra produttività e aumenti in Italia negli anni ’90, sia nel pubblico che nel privato. Anche tenendo conto dell’inflazione, si comprende quali siano i nostri veri problemi.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-13 17:39

<em>Con la morte nel cuore</em>

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Seconda opera di Gianni Biondillo, giallista che invece del Bronx preferisce parlare di Quarto Oggiaro e dell’ispettore di polizia Michele Ferraro. (Gianni Biondillo, Con la morte nel cuore, Guanda – Narratori della Fenice 2005, pag. 447, € 16, ISBN 88-8246-655-8) Probabilmente come giallo non vale molto, ma non essendo un genere che frequento non saprei cosa dire. Sicuramente le descrizioni della periferia di Milano sono molto belle, e la prosa di Biondillo è scorrevole e divertente, con una serie di battute fulminanti, il che lo rende di piacevole lettura per un lettore casuale come me. L’unico appunto che mi sento di fare è che a volte tende a volere giocare troppo agli esercizi di stile, inserendo capitoli che scimmiottano vari modi di scrittura; in questo modo però la storia viene brutalmente spezzata.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-02 17:28

Le false confidenze (teatro)

Sono in ritardo sul commento di quest’opera di Marivaux, visto che siamo stati a vederlo venerdì scorso allo Studio, appollaiati nel terzo anello della gradinata: non si capisce bene perché, visto che c’erano pacchi di posti liberi anche in platea, ma quando Anna aveva prenotato le avevano detto che non c’erano altri posti disponibili. Mi sa tanto che il sistema del Piccolo Teatro “io intanto fermo N biglietti, poi con calma decido che fare, tanto posso confermarli anche solo due giorni prima” non sia esattamente ottimale.
Abbiamo scelto l’opera per una ragione banale: la regia è di Toni Servillo. a mio parere uno dei migliori attori in circolazione. Devo ammettere però che la messa in scena mi ha lasciato molti dubbi. Servillo ha scelto di rendere la commedia come se fosse un gigantesco carillon: asciutta, con ingressi e uscite dei personaggi precise e puntuali come in un orologio, e giocando moltissimo su sguardi ed espressioni (il che non è stato una gran bella cosa dalla postazione in cui eravamo appollaiati; aggiungiamo poi che ci mancava la visione del retroscena dove passavano con regolarità alcuni personaggi di cui vedevamo solo le gambe).
La “colonna sonora” è naturalmente funzionale alla messa in scena: un continuo, lento “tum… tum…” che dopo qualche minuto ha cominciato a farmi innervosire, ma mi sono dovuto sorbire fino in fondo, inframmezzato solamente da qualche assolo di batteria che indicava la fine di una scena.
Per quanto riguarda i protagonisti, Servillo è al solito stato bravissimo, oltre ad essersi scelto il ruolo del servo, meno presente in scena ma indubbiamente più consono al suo stile; Anna Bonaiuto è stupenda nella parte di Araminta; meno incisivo Andrea Renzi – Dorante.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-26 15:28

_Perché limitarsi a sognare?_ (libro)

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Un libro (Alexandra Berger e Andrea Ketterer, Perché limitarsi a sognare? [Warum nur davon Träumen?], Feltrinelli – Universale Economica 20052 [1997], pag. 271, € 7.50, ISBN 88-07-81534-6, trad. Daniela Idra) scritto da due donne e destinato alle donne, dove il “sognare” si riferisce alla sessualità. Ammetto che come donna io valgo poco, e probabilmente il mio giudizio è inficiato; diciamo che guardando dalla metà sbagliata del cielo ho letto delle cose indubbiamente interessanti, ma anche informazioni piuttosto datate: lo sforzo di convertire dalla situazione tedesca a quella italiana è stato sì fatto, ma con risultati deludenti, e sicuramente non è stato rifatto l’anno scorso per la nuova uscita del libro in edizione economica. Sarà stata una congiura maschilista.

Ultimo aggiornamento: 2017-09-15 23:10

Going Postal

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Quando uno si mette a leggere un libro in cui alcuni finanzieri d’assalto confessano di avere ottenuto il controllo di un’azienda comprandola con i soldi dell’azienda stessa, gli viene in mente la realtà corrente. Invece qui (Terry Pratchett, Going Postal, Corgi 2005 [2004], pag. 474, Lst 6.99, ISBN 0-552-14943-8) parliamo del Discworld, sempre più specchio nemmeno troppo deformato della nostra società. La storia narra di un truffatore condannato a morte, che viene salvato da lord Vetinari che lo obbliga a rimettere in sesto l’ufficio postale di Ankh-Morpork, dove da decenni si accumula la posta inevasa. Vedremo l’invenzione dei francobolli, e la lotta contro la compagnia di telecomunicazioni a cui questa nuova situazione non piace molto; e scopriremo come i golem Abbiano Un’Aspirazione: non essere dei semplici martelli.
Una stranezza: credo che questo sia il primo libro della serie del Discworld con i capitoli. In stile settecentesco, ma pur sempre capitoli.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-18 12:17

Gool (free press)

Mi pareva strano che il lunedì uscisse solamente un quotidiano gratuito sportivo: e infatti stamattina, oltre a Sports, ho trovato sulla balaustra delle scale della metro anche Gool. Due “o” e nessun punto esclamativo; tra l’altro il sito sembra essere http://www.goalcity.com/
La distribuzione è molto strana: oltre a Roma, Milano e Napoli, lo si può trovare a Bologna, Genova, Firenze e … Pescara. Stranissimo anche il titolo odierno, Ite missa est. Si vede che Ratzinger e Ruini stanno facendo scuola davvero ovunque.
Sulla qualità dei testi come sempre non metto becco, date le mie conoscenze in materia; ho però notato che la scelta di un carattere senza grazie e stretto permette articoli generalmente più lunghi. Più di metà del giornale è dedicato alla serie A calcistica, con uno sguardo alla B e naturalmente a Napoli e Genoa. Gli altri sport? mezza pagina cadauno a basket, sci e formula 1. Il resto? una pagina sui diritti televisivi calcistici, e una mezza colonna al prezzemolino Mario Furlan. Probabilmente il giusto mix per il tipico lettore; anche la pubblicità è più generalista che sportiva.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-16 15:41