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I rompicapo del Doktor Morb

[copertina] Questo libretto (Luigi Morelli, I rompicapo del Doktor Morb, Edizioni Infomedia 2003, pag. 79, € 7.50, ISBN 978-888150013-0) raccoglie i racconti apparsi nelle prime annate della rubrica che Morelli ha tenuto fino al 2006 all’interno della rivista Dev: il protagonista è il Doktor Morb, un matematico del futuro che vive in una galassia colonizzata dai terrestri. Tutti i racconti sono molto brevi, due paginette ciascuno; generalmente viene dato un quiz la cui risposta è comunque data alla fine del racconto, mentre qualche volta viene semplicemente presentata una curiosità matematica. La difficoltà dei problemi non è mai troppo elevata, e la lettura può dunque risultare godibile per coloro a cui piacciono vedere i numeri. Peccato però che nessuno si sia accorto che tutti gli esponenti sono stati trasformati in caratteri normali (ad esempio, 26.972.593-1 è scritto come 26.972.593-1), e quindi i numeri che li contengono risultano impossibili da comprendere!

Ultimo aggiornamento: 2007-03-02 14:36

Le rose del ventennio (libro)

[copertina]
Dopo che Anna si è letta Guerra d’Albania, ha iniziato a setacciare le biblioteche civiche milanesi in cerca di altri libri di Gian Carlo Fusco. Mi è così capitato tra le mani una vecchia edizione di questo libro (Gian Carlo Fusco, Le rose del ventennio, Sellerio 2006 [1958], pag. 150, € 9, ISBN 9788838915840), edito in rilegata nel 1974 da Rizzoli, anche se la prima edizione apparve nei Coralli di Einaudi nel 1958… bisogna dire che Fusco ha avuto una vita difficile anche con gli editori! Il libro raccoglie alcuni racconti ambientati durante il Ventennio fascista, scritti con lo stile leggero eppure caustico che contraddistingueva Fusco. Non mi è piaciuto molto il racconto che apre il libro, “L’ora della nascita”, che racconta del congresso da cui nacque il partito fascista, con lo scontro tra Mussolini e Farinacci; molto meglio il successivo “Le rose del ventennio” sulle fasciste in gonnella, e strepitosi “Il quarto ordine del Vittoriale” su D’Annunzio e “Tomislavo senza regno” che racconta la storia di Aimone d’Aosta, teorico re della Croazia gestita da Ante Pavelic. Gli altri racconti riprendono le storie di guerra già narrate in Guerra d’Albania; il libro termina con un’esilarante “La sua battaglia”: il ritratto dello squadrista Ferro Maria Ferri e dei suoi “superarditi” è semplicemente favoloso, e meriterebbe da solo l’acquisto del libro.

Ultimo aggiornamento: 2007-02-27 11:32

Saturno contro (film)

Dovevo farmi perdonare da Anna, così non solo siamo andati al cinema (e fino a Bellinzago, visto che abbiamo sfruttato l’occasione per vedere la nostra amica novarese Marina) ma addirittura a vedere questo film di Ferzan Ozpetek. Giudizio lapidario: avrei fatto meglio a starmene a casa. Attori importanti, d’accordo, e allora? Delle crisi esistenziali dei miei coetanei non me ne può fregare di meno, mi bastano già le mie; né mi pare chissà quale innovazione il fatto che invece che essere tutti eterosessuali qui abbiamo etero, gay e bisex. A parte qualche battuta carina, l’unica parte interessante che ho trovato è stato verso l’inizio del secondo tempo, con lo scontro tra Davide, il compagno di Lorenzo, e il padre di Lorenzo che non voleva assolutamente nemmeno concepire l’idea che i due si amassero, e la parte di Milena Vukotic come capoinfermiera.
L’altra cosa che ho notato è come la legge Urbani (no, non quella contro lo scambio di file! quella sulla pubblicità all’interno dei film) sia diventata un business, anche se confesso che non ero riuscito ad accorgermi che le tazzine di caffè erano Illy e della marca degli orologi (ma qui eravamo ormai alla fine del film, e stavo sbadigliando che era un piacere). Quarant’anni fa l’attore girava con un po’ di imbarazzo la bottiglia per fare vedere bene la marca; oggi mostrano un palazzo ricoperto da una pubblicità di PostEpay.

Ultimo aggiornamento: 2007-02-25 13:31

La fabbrica di cioccolato (libro)

[copertina]
Non me ne importa nulla se è un “libro per bambini”. Sfruttando il potente prestito interbibliotecario e la nuova edizione che Salani ha buttato fuori non appena è apparso il film omonimo, mi sono riletto in un attimo la storia di Charlie, Willy Wonka e degli Umpa-Lumpa (Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato [Charlie and the chocolate factory], Salani – Gli istrici 20053 [1964], pag. 202, € 12, ISBN 88-8451-580-7, trad. Riccardo Duranti). Il libro è assolutamente delizioso, e la traduzione mantiene perfettamente lo stile leggero e piacevole che è peculiare in Dahl. Tra l’altro, ho potuto notare come il film abbia seguito in maniera abbastanza fedele l’originale, con qualche piccola modifica che però è forse addirittura migliorativa rispetto al testo. Come in ogni libro per bambini che si rispetti, la morale c’è ma è ben nascosta: tanto se uno non si diverte con la storia non l’apprezzerebbe…

Ultimo aggiornamento: 2007-02-23 11:44

_La mente nuova dell’imperatore_ (libro)

[copertina]
Questo libro (Roger Penrose, La mente nuova dell’imperatore [The Emperor’s New mind], Rizzoli 20022 [1989], pag. 622, € 10.50, ISBN 8817865524, trad. Libero Sosio) lo definirei di “filosofia della scienza”; Penrose tratta una quantità incredibile di argomenti – dalla computabilità secondo Turing alla meccanica quantistica, alla fisiologia del cervello – per cercare di rispondere alla domanda “la nostra coscienza è limitata dal teorema di indecidibilità di Gödel?” che poi è un modo diverso di dire “la coscienza è qualche cosa di algoritmico oppure no?”. Il percorso mostrato nel libro è estremamente interessante e spiegato con relativa chiarezza, per quanto possano essere chiari i temi trattati; vale la pena di leggere il libro semplicemente per quello. Le conclusioni filosofiche di Penrose mi paiono invece piuttosto deboli. Intendiamoci: non che io abbia la Risposta, anzi; però l’idea che la mostra mente possa operare a livello quantistico e quindi non abbia i limiti gödeliani mi pare un po’ troppo ad hoc per potere essere considerata valida razionalmente e non fideisticamente. La traduzione è scorrevole, ma almeno nella prima edizione rilegata che ho letto alcuni termini tecnici – “supercorde” invece che “superstringhe” a pagina 9, “calcolo lambda” invece che “lambda-calcolo” a pagina 79 – sembrano essere stati tradotti senza verificare come sono effettivamente chiamati in italiano. Inoltre in vari punti (pagine 168 e 171, e nell’ultimo capitolo) si trova logaritmico invece che algoritmico: non è che siano proprio dei sinonimi…

Ultimo aggiornamento: 2016-03-31 20:13

<em>Mathematical Olympiad Challenges</em> (libro)

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Questa raccolta di problemi matematici presentati alle Olimpiadi della Matematica (Titu Andreescu e Razvan Gelca, Mathematical Olympiad Challenges, Birkhäuser, pag. 260, $29.95 , ISBN 0-8176-4155-6) è davvero tosta. Delle tre sezioni (Geometria e trigonometria, Algebra e analisi, Teoria dei numeri e combinatorica) di cui il libro è composto, ho saltato a pié pari la prima, ma anche nelle altre due mi sono trovato davvero a malpartito. Diciamo che questi non sono “problemi” matematici ma vere e proprie sfide; però se vogliamo vedere le cose in maniera più ottimista aggiungo che i problemi sono spiegati molto bene, e che le introduzioni alle varie sezioni danno anche delle idee generali per capire come si possano affrontare gli esercizi. Insomma, non è un libro da consigliare alla leggera, ma sono certo che i veri pazz… ehm, appassionati della matematica potranno trovare ottimi spunti.

Ultimo aggiornamento: 2007-02-13 10:59

_Una notte al museo_ (film)

Ieri, non paghi di essere stati a vedere la mostra su Paul Klee, ce ne siamo anche andati al cinema. Però non si poteva esagerare con la cultura, così ce ne siamo andati a vedere Una notte al museo. Intendiamoci: occorre avere una suspension of belief molto maggiore di quella usuale. No, il problema non è vedere lo scheletro di un tirannosauro che prende vita e vuole correre dietro l’osso lanciato dal guardiano. Quella è suspension of belief “standard”, per così dire. Ma pensare che Ben Stiller quando si trova gli ex custodi che stanno rubando tutto pensi solo a chiamare la sua futura fidanzata Rebecca invece che la polizia e il direttore del museo mi pare davvero esagerato.
Ad ogni modo la storia inizia un po’ fiacca ma poi prende bene, e direi che è costruita secondo tutti i crismi. Sono ragionevolmente certo che il film sia stato sponsorizzato dal museo di storia naturale di New York, magari anche con un contributo dal loro ministero per l’educazione; ottima cosa, intendiamoci, anche se non riuscirei a vederci nulla di simile ambientato al Museo della Scienza e della Tecnica qui a Milano. Alla fine sono 108 minuti che passano piacevolmente, anche perché il cast è davvero d’eccezione: a parte Robin Williams, il trio dei guardiani notturni Dick Van Dyke / Mickey Rooney / Bill Cobbs è da vedere.

Ultimo aggiornamento: 2015-06-25 20:50

Paul Klee – Teatro magico (mostre)

Anche se ieri pomeriggio a Milano non era poi una giornata così brutta, Anna ed io abbiamo comunque deciso di starcene al chiuso e andare a vedere la mostra su Paul Klee alla Fondazione Mazzotta. Partendo dal punto di vista che quando uno va alla Mazzotta sa quello che può trovarsi (ad esempio, che non troverà quadri ma disegni; e che quantunque la mostra sia indicata come “monografica” almeno metà delle opere saranno di altri artisti più o meno collegati con il protagonista ma che però sono parte della collezione Mazzotta), il risultato finale è stato ottimo. Ci sono parecchie opere, soprattutto del periodo prima della sua malattia – il che significa che lo stile è completamente diverso da quello che uno gli associa abitualmente – e le spiegazioni sono piuttosto comprensibili anche per un profano come me. Mi chiedo solo quale sia l’utilità di mettere le “vedute ottiche” (con la didascalia “Klee non poteva non conoscerle!) e tra l’altro senza nemmeno fare il gioco di luci giorno-notte che fu la loro caratteristica, e perché mai un’uscita di sicurezza abbia una saracinesca completamente chiusa. Insomma, ci sono ampi margini di miglioramento…
In compenso, almeno per i milanesi, tempo per visitarla c’è n’è, visto che chiuderà il 29 aprile. Biglietto 8 euro, ma c’è una sfilza di possibilità di riduzione a 6 euro, e per una volta (Feltrinelli card) persino noi siamo riusciti a farcela ad avere il biglietto ridotto!

Ultimo aggiornamento: 2007-02-12 13:35