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Universo (libro)

[copertina] A quarant’anni dall’uscita dell’ormai introvabile edizione Urania e a sessantacinque dalla pubblicazione originale – credo a puntate – Mondadori ha ripubblicato questo libro (Robert A. Heinlein, Universo [Orphans Of the Sky], Oscar Mondadori maggio 2006 [1941], pag. 175, € 8.40, ISBN 978-88-04-55549-0, trad. Antonangelo Pinna), che è il primo Heinlein allo stato puro. Pura avventura spaziale – anche se all’interno di una nave generazionale. Fascismo, o per meglio dire “teoria del superuomo” – uno dei protagonisti “buoni” è un mutante con due teste, giusto per spiegare che cosa intendo. Personaggi tagliati con l’accetta e assolutamente bidimensionali. Rispetto all’ultimo Heinlein, niente sesso né donne :-). Detto tutto questo, non riesci a lasciarlo da parte anche se sai esattamente cosa succederà… come del resto sai cosa succede nei film made in USA, che continui a guardare lo stesso.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-24 11:25

Cheese (manifestazione)

Ieri un gruppetto (Anna, Simona, Marina e Franco, oltre al sottoscritto) si è lanciato verso Bra, per andare a vedere Cheese. Naturalmente “vedere” non è la parola giusta, e avrei dovuto dire “gustare”: ma a me i formaggi non dicono molto, per tacere degli erborinati che io aborro ma erano le star della manifestazione. Insomma me ne sono stato semplicemente lì come pacco postale, e mi sono limitato a fare delle osservazioni antropologiche.
C’era davvero tanta gente, e non ci sono parcheggi sufficienti… o almeno noi non li abbiamo visti. Fortunatamente il centro storico era chiuso al traffico, e noi ci siamo lanciati verso la periferia e abbiamo trovato un posticino. Al pomeriggio gli stand sembravano più vuoti, però quando ce ne siamo tornati verso Milano c’erano i vigili che facevano deviare le auto in arrivo… chissà dove si nascondevano tutti. Ho scoperto dov’è via della Mendicità Istruita, proprio in centro. Mi sono infine vieppiù accorto che ormai Slow Food è davvero un business. Però il tutto è stato abbastanza interessante.
Aggiornamento: A parte i bicchieri “un par sort” che Anna si è recuperata tra i vari assaggi, volevo fare notare un presidio particolare: un fomaggio di capra fatto “a crudo” a Capo Verde. Il formaggio in questione (il caprino di Bolona) è sempre stato un formaggio fresco, per la banale ragione che i pastori capoverdiani non avevano la possibilità di pastorizzarlo e tutte le cose del genere. Adesso però c’è un progetto con l’università di Torino per creare una versione stagionata, “di caratteristiche davvero interessanti” secondo la brochure che veniva offerta. Peccato che questo sia esattamente l’opposto della sbandierata filosofia dei presidii… o mi volete dire che non c’è alcuna differenza pratica, perché se i capoverdiani avessero avuto i mezzi tecnici il formaggio l’avrebbero fatto così?
In compenso, non vorrei dare l’impressione che mi lamenti di tutto. Devo dire che vedere tutti i bidoncini per i vari tipi di rifiuto, e la gente che non solo non buttava per terra la roba ma stava a verificare quale fosse il bidone giusto, è stato confortante. Possiamo ancora farcela.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-23 12:10

Intelligenza artificiale (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo libro, va’ su Galileo!)
Il sottotitolo di questo libro (Barbara Giolito, Intelligenza artificiale, Carocci – Quality Paperbacks maggio 2007, pag. 137, € 13, ISBN 978-88-430-4194-7) è “Una guida filosofica”, e l’autrice si dilunga a spiegare come il libro sia stato scritto principalmente per chi avesse una formazione filosofica e volesse sapere qualcosa sull’Intelligenza Artificiale (mi raccomando le maiuscole!) dal suo punto di vista. È vero che io di formazione filosofica non ne ho per nulla, ma così ad occhio non mi pare che il risultato sia stato raggiunto. Quello che si trova nel libro è una panoramica dei risultati “storici” dei progetti di IA, espressi in maniera schematica, e con l’aggiunta di alcune sezioni su quanto fatto ultimamente, soprattutto da parte di autori italiani. Il taglio delle descrizioni è qualitativo, senza entrare nei dettagli; scelta peraltro corretta, visto lo scopo del libro. Però mi sembra che molti temi di ricerca vengano saltati: è vero che qua gioco in casa, ma ad esempio la creatività nell’IA è appena accennata, e non si fa nemmeno il nome di Hofstadter e del suo gruppo di lavoro FARG, né per la parte di robotica si parla degli autoveicoli che fanno le gare nel deserto americano, o se vogliamo rimanere da noi ai progetti studiati in IRST. Anche le considerazioni filosofiche mi paiono molto terra-terra: bene descrivere gli esperimenti mentali di Searle, ma senza una seria discussione sui significati la cosa rimane lettera morta per la maggior parte dei lettori. In definitiva, un’occasione sprecata: si sarebbe potuto fare di più.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-21 15:37

_Mathematical Miniatures_ (libro)

[copertina] Risolvere i problemi matematici che vengono dati alle varie competizioni non è facile. Non tanto perché “sono matematici”, come qualche malfidente che odia la matematica potrebbe pensare, ma perché “sono matematici”, nel senso che non esiste un metodo standard per risolverli, o altrimenti un vero matematico non si divertirebbe a farli. Questo libro (Svetoslav Savchev e Titu Andreescu, Mathematical Miniatures, MAA 2003, pag. 223, $34, ISBN 9780883856451) contiene una cinquantina di questi problemi, tutti commentati con una spiegazione di quali possono essere le linee di attacco per risolverli. Beh, quasi tutti: ogni cinque problemi c’è infatti il “coffee break”, con problemini da risolvere al volo (ma state tranquilli, c’è la soluzione anche di questi!). Devo dire che metà dei problemi non mi sono piaciuti molto, ma all’interno ci sono delle vere gemme. Inutile poi dire che questo libro è consigliato solo ai pochi pazzi che si divertono con queste cose, non è certo per le masse!

Ultimo aggiornamento: 2007-09-20 12:17

IWBank (conto corrente)

Dopo un paio di mesi che ho aperto il conto su IWBank, posso iniziare a dare qualche giudizio.
Innanzitutto, non è un conto per chi abbia bisogno di andare allo sportello: giusto per darvi un’idea, occorre pagare per fare un versamento (nelle banche del gruppo UBI o alle Poste). Naturalmente il prelievo via bancomat è gratuito da ogni banca, altrimenti sarebbe sì una fregatura. Anche l’accesso telefonico è a pagamento: insomma, bisogna fare tutto via Internet, c’è anche la chat per parlare con gli operatori. Beh, a dire il vero a Milano c’è lo sportello di corso Europa che è molto comodo, visto che dal lunedì al venerdì è aperto fino alle 20 e il sabato fa 10-18. L’altra cosa è che non è possibile dire “lascio lì i soldi e amen”. Questo era possibile fino all’anno scorso, adesso il conto corrente vero e proprio ha tasso creditore zero e bisogna mettere i soldi in quello che loro chiamano “comparto IWPower”, che dà il 4% lordo l’anno capitalizzato mensilmente. I soldi si possono mettere e togliere istantaneamente, ma questo significa comunque che devi fare molta attenzione alle tue spese per non far finire in rosso il tuo conto pur avendo tanti soldi.
In compenso le operazioni sono veloci: mi sono spostato senza problemi tutti i RID che avevo, e anche la richiesta degli assegni è stata indolore… se non per il fatto che ufficialmente non puoi chiederli se non hai accredito dello stipendio, 10000 euro sul conto e il conto stesso attivo da almeno sei mesi. Però io il martedì pomeriggio sono andato allo sportello facendo notare che per me non era bello aspettare sei mesi e hanno fatto richiesta di sblocco del blocco; mercoledì pomeriggio ho provato a fare la richiesta online che è stata accettata; giovedì sera mi hanno scritto che i libretti erano pronti.
Sulla parte di trading non vi posso dire nulla, perché non la uso; infine devo ancora scoprire come non farmi mandare i comunicati commerciali :-(
Giudizio finale: probabilmente c’è di meglio, ma sicuramente c’è molto di peggio. Per chi vuole saperne di più, il loro sito.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-18 10:34

Il mondo deve sapere (libro)

[copertina] Iniziamo a dire cosa c’è che mi suona male in questo libro (Michela Murgia, Il mondo deve sapere, ISBN edizioni, pag. 123, € 10, ISBN 9788876380440). Non è il fatto che sia nato come un blog che poi è stato cancellato in seguito alla pubblicazione: chissenefrega. La rappresentazione interna del call center Kirby credo anche sia in buona parte vera: avrei al più dei dubbi sulle “slide motivazionali”, ma non ho elementi per giudicare. Quello che è strano è da un lato la chiusura brusca della storia, e i veri motivi per cui una persona “con studi di teologia” (terza di copertina) abbia fatto prima la callcenterista e ora la receptionist. Perché il libro è scritto davvero bene, e te ne accorgi già dalle prime pagine, dietro la prosa fintamente banale con frasi brevi e giustapposte; e ovviamente applica l’equivalente letterario delle tecniche di intortamento della “moglie del signor Mario”… con la scusa che il libro è definito come “romanzo” e quindi ufficialmente di vero non c’è nulla. Ad ogni modo, la lettura la merita.
Un’ultima nota sul libro inteso come oggetto: a parte il vezzo di colorare di rosso il bordo delle pagine come un racconto pulp, devo dire che la carta che Isbn edizioni usa è davvero molto bella.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-17 12:02

<em>Storia matematica della rete</em> (libro)

[copertina] (se vuoi una mia recensione più seria di questo e del precedente libro, va’ su Galileo!)
Di Internet ne parlano così tante persone, che spesso ci sembra di saperne già tutto a priori. Gli autori di questo libro (Fabrizio Luccio e Linda Pagli, Storia matematica della rete, Bollati Boringhieri – Nuova Cultura maggio 2007, pag. 201, € 16, ISBN 978-88-339-1785-6) sono professori universitari pisani (col Luccio ci diedi anche un esame, una ventina d’anni fa…) e hanno pensato di dare un’impostazione più matematica alla presentazione. Il libro è così diviso in due parti. Nella prima si raccontano i concetti matematici che sono alla base di Internet, esposti in maniera intuitiva, senza troppe formule, ma accurata; la seconda parte dà una visione a grandi linee di Internet partendo appunto da questi presupposti. Il libro è molto scorrevole e dà una visione molto chiara e interessante; probabilmente la seconda parte sarebbe potuta essere un po’ più approfondita senza nessun problema, e dando anzi ulteriori spunti di riflessione. Un’unica pecca: a pagina 41 si dice che i cromosomi umani sono 24, invece di 46.

Ultimo aggiornamento: 2007-09-13 11:22

Rudi simmetrie (libro)

[copertina] Chi mi conosce sa che sono un affezionato lettore e solutore della e-zine Rudi Mathematici, che “dall’altro millennio” diffonde il verbo matematico nella nostra lingua e ha raggiunto la bellezza di 1400 copie distribuite ogni mese. Sì, è gratuita, ma farsi spedire un malloppo di un megabyte ogni 30 giorni non lo fai comunque a cuor leggero. È pertanto con gioia che, sfidando le ire del Gran Capo della rivista, recensisco la spero prima raccolta in forma cartacea di alcuni degli articoli pubblicati su RM (Rodolfo Clerico e Piero Fabbri, Rudi simmetrie, CS_Libri, pag. 127, € 17, ISBN 978-88-95526-02-7), uscita a tiratura molto limitata per la CS_Libri – per procacciarvi il libro forse vi conviene andare direttamente là. Il libro è formato da due parti ben distinte, ancorché interallacciate; Rudy fa una trattazione prettamente matematica dei teoremi legati ai gruppi di simmetria in due e più dimensioni, mentre Piero presenta una serie di “compleanni”: pezzi di letteratura che con la scusa di festeggiare un matematico nato nel mese di pubblicazione della rivista partono generalmente per la tangente e raccontano di tutto e di più. Se devo fare un appunto, avrei forse limato un po’ la parte più strettamente matematica, pensando a chi si spaventerà almeno per la sua metà del testo. Però, se riuscite a superare le vostre paure, sarete certamente premiati!

Ultimo aggiornamento: 2007-09-11 14:20