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_The Big, Big, Big Book of Brainteasers_ (libro)

[copertina] Vi piacciono i problemini, ma vi viene l’orticaria su quelli aritmetici e vi aggrovigliate su quelli logici? Allora questo libro (The Grabarchuk Family, The Big, Big, Big Book of Brainteasers, Puzzle Wright Press 2011, pag. 239, $14.95 , ISBN 978-1-4027-7728-8) fa per voi. 567 coloratissimi giochi, “240 pages of Big-Time Fun” come recita la quarta di copertina, la maggior parte dei quali assolutamente inedita almeno per il sottoscritto. Dal mio punto di vista i giochi sono troppo geometrici: molti di essi consistono nel suddivere una figura in parti uguali (o in parti di area tutta diversa) oppure nel calcolare il calcolo del rapporto tra due aree, per non dire di quelli tridimensionali che per me sono semplicemente arabo. Gli amanti delle piegature troveranno pane per i loro denti con le strisce da origami per produrre le lettere dell’alfabeto con il minor numero di pieghe. Molti di questi giochi sono adatti per i ragazzi, anche se fare le fotocopie a colori delle ultime pagine, con le forme da ritagliare per provare a risolvere i giochi, è sicuramente molto più costoso che procurarsi una copia del libro…

Ultimo aggiornamento: 2012-03-03 07:00

_Enciclopedia universale dei numeri_ (libro)

[copertina] Questo libro (Georges Ifrah, Enciclopedia universale dei numeri [Historie Universelles des Chiffres], Mondadori – Doc 2008 [1981, 1994], pag. XXV+1602, € 38, ISBN 978-88-04-58333-2, trad. Paolo Frassi, Daniela Nicolò, Adriana Pancaro Sivestri, Luciano Revelli) è un’opera monumentale, ancora di più pensando che è stata composta da una sola persona. La parte più corposa del testo racconta tutti i sistemi di numerazione sviluppati dall’umanità. Sono davvero tanti, anche perché soprattutto nell’antichità questi sistemi si evolvevano e pertanto non si può parlare di un singolo sistema ma di una famiglia di sistemi. Inoltre anche il passaggio al sistema di numerazione attuale non è così semplice: si fa in fretta a dire “è stato inventato dagli indiani”, ma ci sono letteralmente decine di sistemi indiani, ciascuno con i suoi bei simboli diligentemente riportati nelle numerosissime tavole. Il testo si conclude con due appendici, una sulla storia del calcolo automatico, e un saggio sul concetto di informazione. Il giudizio sul libro? beh, secondo me una cura dimagrante gli avrebbe fatto bene: non tanto per eliminare cose che potrebbero sembrare completamente fuori tema, tipo la spiegazione di come in sanscrito i numeri venivano indicati con perifrasi per evitare ripetizioni ed essere più poetici (sono cose interessanti), quanto per evitare la ripetizione multipla degli stessi concetti non solo tra i diversi capitoli ma anche a distanza di poche pagine. La lettura (sì, me lo sono letto da cima a fondo) risulta insomma pesante: probabilmente è più semplice usare il testo come una vera enciclopedia e cercare l’informazione che serve. Traduzione senza infamia e senza lode; parecchi refusi però nel testo.

Ultimo aggiornamento: 2012-02-25 07:00

_L’oro dell’inferno_ (libro)

[copertina] Come esiste la tradizione del romanzo storico, questo libro (Eric Frattini, L’oro dell’inferno [El oro de Mefisto], Nord 2011 [2010], pag. 444, € 18.60, ISBN 978-88-429-1837-0, trad. Claudia Marinelli) potrebbe definirsi una “spy story storica”. Le vicende trattate sono infatti quelle dell’operazione Odessa, che portò al sicuro all’estero molti gerarchi nazisti, intrecciate con la posizione del Vaticano che avrebbe favorito tale fuga. Oltre ai tristemente noti nomi di nazisti come Bormann, Goebbels, Eichmann troviamo così quelli di Allen Dulles, futuro direttore della CIA che in guerra fu il capo della sezione europea dell’OSS, e dei pro-segretari di Stato vaticani Domenico Tardini e Giovanni Battista Montini. Naturalmente nell’impianto storico si innestano i temi fittizi, come la fuga di Hitler ed Eva Braun verso la Danimarca prima e il Brasile poi, e soprattutto il ruolo del magnate francese Edmund Lienart, amico del Führer che fu scelto come capo di Odessa proprio perché non tedesco, e perché il proprio figlio August, allora seminarista, poteva giocare un ruolo molto importante.
Frattini (che è spagnolo, non sbagliate!) si è sicuramente divertito a raccontare dell’Entità, il servizio segreto vaticano: a dire il vero ci ha persino scritto un libro non-fantasy al riguardo. Quella, insieme con la ricostruzione dei movimenti delle varie spie, è sicuramente la parte più riuscita del libro. Ci sono però delle cose che non mi sono proprio piaciute: passino le scene di tortura piuttosto pesanti – ve le segnalo se siete deboli di stomaco come me – però dal mio punto di vista tutte le schermaglie a base di citazioni di massime da parte di un protagonista, seguite dalle relative controcitazioni del suo interlocutore sono davvero pesanti, e mi hanno tolto il piacere della lettura. Per dire, un personaggio dice “la gioventù non accompagnata dall’umiltà può portare a un insensato orgoglio” e l’altro risponde “certo, ma l’umiltà ostentata è una forma di orgoglio ancora più pericolosa”. Non so se rendo l’idea: se spy story deve essere, che sia asciutta! Positiva la traduzione di Claudia Marinelli, scorrevole quanto possibile: un minimo appunto all’editor che ha lasciato sul titoletto di un sottocapitolo Lüneburg che nel testo è diventato Luneburgo.

Ultimo aggiornamento: 2012-02-18 07:00

_Il mondo di Escher_ (libro)

[copertina]Maurits Cornelis Escher ha avuto tre fortune nella sua vita. La prima è stata il potersi divertire con le sue opere; la seconda di essere stato notato (immagino via Donald Coxeter) da Martin Gardner che l’ha reso famoso in tutto il mondo quando ancora era vivo; la terza essere stato unito a Kurt Gödel e Johann Sebastian Bach in un’Eterna Ghirlanda Brillante (buffo tra l’altro notare come i tre grandi personaggi siano un tedesco, un austriaco e un olandese: una strana troika, se ci pensate su).
Purtroppo questo libro non è più disponibile né nell’edizione Garzanti che io posseggo – almeno fino a che i miei duemezzenni me lo permetteranno: la sovraccopertina è purtroppo già stata strappata – né nella versione inglese. Posso al più consigliarvi di cercarlo su AbeBooks, la metalibreria di testi usati. E vi consiglio di prenderlo: magari non siete troppo interessati alla sua biografia – lo sapevate che da giovane aveva fatto un tour italiano e ci sono molti suoi disegni di amene località nostrane? – e agli altri saggi tra cui uno di Escher stesso e uno di Coxeter; ma le sue litografie sono davvero belle, anche se non siete interessati alla matematica che ci sta dietro. D’altra parte, almeno per le sue prime opere di carattere matematico, il Nostro ha lavorato in maniera puramente amatoriale: solo in seguito ha iniziato, grazie agli amici matematici che si era fatto, a usare un approccio per così dire più tecnico. Fortunatamente, però, la tecnicità non ha colpito l’arte: le sue opere sono belle a vedersi, come scrivevo sopra.
Se volete sapere di più su Escher, potete andare sul sito ufficiale, oppure leggere questa presentazione a cura del progetto Polymath.

Ultimo aggiornamento: 2012-02-15 07:00

_Il giorno del giudizio_ (libro)

[copertina] Che potrebbe succedere se durante un conclave un aereo si getta sulla Cappella Sistina uccidendo quasi tutti i cardinali elettori, tranne uno cinese ferito gravemente, uno filippino molto poco religioso e comunque un fin di vita per un cancro terminale, e uno colombiano rapito dalle FARC subito prima di un conclave? Questo è il punto di partenza di questo libro scritto a quattro mani (Lucio Brunelli e Alver Metalli, Il giorno del giudizio, Fazi agosto 2011, pag. 283, € 18,50, ISBN 978-88-6411-266-4). Lucio Brunelli è un vaticanista, e difatti il libro è pieno di dettagli sui procedimenti burocratici della Santa Sede – con un erroraccio sulla possibilità di elezione di un papa, a dire il vero. Molti punti della storia, come i possibili mandanti o lo stesso svolgersi delle indagini, restano però lasciati lì a sé stessi, e soprattutto il libro avrebbe avuto bisogno di una rilettura per verificare almeno le date indicate nel corso della storia, che sono incoerenti… e non penso che questo sia colpa dei dodicimila chilometri di distanza tra gli autori. Ultima nota per chi ama leggere a spizzichi e bocconi: i capitoli del libro sono ben 56, ciascuno di poche pagine: non c’è mai problema a lasciarlo un po’ da parte e riprenderlo il giorno dopo!

Ultimo aggiornamento: 2012-02-04 07:00

_Strano ma vero_ (libro)

[copertina] Avete presente la rubrica “Forse non tutti sanno che…” della Settimana Enigmistica? Ecco. L’idea alla base di questo libro (Bill Sones e Rich Sones, Strano ma vero [Can a Guy Get Pregnant?], Vallardi 2009 [2006], pag. 185, € 12,50, ISBN 978-88-7887-201-1, trad. Lisa Scarpa) e della trasmissione da cui esso è tratto è esattamente quella: domande piuttosto improbabili a cui viene data risposta chiedendo informazioni a vari esperti interpellati al riguardo o compulsando testi, tutti citati nell’ampia bibliografia. Sulla qualità delle domande non mi pronuncio: su quella delle risposte posso dire che è molto variabile, variando dall’interessante al francamente ridicolo. Ma in fin dei conti non è sempre detto che le domande siano ben poste, e probabilmente bisogna tenere conto che non si parla di un testo scientifico ma di un programma di intrattenimento. Insomma cogliete fior da fiore, e accontentatevi. Per le qualità collaterali dell’edizione italiana, faccio un plauso ai disegni di Niccolò Barbiero che secondo me sono molto azzeccati e impreziosiscono il libro. Più dubbiosa è la traduzione, non tanto per il lessico spesso colloquiale usato – non avendo sottomano il testo originale non posso verificare qual era lo stile di scrittura originario – quanto per la struttura delle frasi che è spesso ancora troppo anglocentrica.

Ultimo aggiornamento: 2012-01-28 07:00

_Giochi matematici_ (libro)

[copertina] Questo libro (Nando Geronimi (ed.), Giochi matematici, Centro Pristem 2009, pag. 134, € 12, ISBN 978-88-96181-02-7) è la raccolta dei problemi apparsi nei vari giochi matematici organizzati dalla Bocconi negli anni 2001 e 2002. Chi conosce i giochi sa che sono rivolti ai ragazzi dagli 11 ai 99 anni, anche se penso gli ultracentenari verrebbero comunque accettati: come si può immaginare, quindi, ci sono vari gradi di difficoltà. I problemi più interessanti, ma anche i piu complicati da risolvere, sono gli ultimi; le prime due parti sono invece alla portata di tutti, naturalmente con carta e penna per fare le prove e trovare il risultato o i risultati corretti… e se non ci si riesce, basta voltare pagina per trovare la soluzione spiegata in modo esauriente. Carine poi le “curiosità”, generalizzazioni dei problemi che permettono di capire come si può sempre provare a fare qualcosa di nuovo.

Ultimo aggiornamento: 2012-01-21 07:00

_Il teorema dell’Apocalisse_ (libro)

[copertina] A quanto pare, la fantascienza – a meno che non si parli del buonanima di Asimov, e a ondate di Dick – non tira più: resta ancora la fantasy che però nel gruppo Mauri Spagnol è spesso più appannaggio della Salani, e pertanto l’Editrice Nord ha cambiato un po’ il suo catalogo. Fortunatamente, come scrisse Clarke, “ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia” e così è possibile fare una buona approssimazione di hard SF ambientata nel 2011, come in questo libro (Mark Alpert, Il teorema dell’Apocalisse [The Omega Theory], Nord 2011 [2011], pag. 393, € 18,60, ISBN 978-88-429-1856-1, trad. Roberta Zuppet): secondo volume con protagonista David Swift, e il seguito dell’Ultima equazione. Abbiamo il pronipote autistico di Einstein (cose di famiglia!), i computer quantistici, le interruzioni dello spazio-tempo che in realtà è un computer cosmico, il tutto condito con Qabbalah e fondamentalismo religioso di vari tipi.. Ma se proprio dovessi incasellare il libro in una categoria, direi “thriller” se non addirittura spy story: abbiamo i servizi segreti americani e israeliani, gli iraniani, esplosioni atomiche, e soprattutto la caratteristica principale di questo tipo di libri: i personaggi tendono a morire prima o poi… più spesso prima. La traduzione di Roberta Zuppet è scorrevole: il gergo scientifico sembra essere corretto, per quel poco che io riesco a capire.

Ultimo aggiornamento: 2012-01-14 07:00