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_Matematica al bar_ (libro)

[copertina] Una cosa che probabilmente non è nota alla maggior parte della gente è che la matematica è un campo così vasto che due ricercatori in campi diversi hanno ben poco in comune, e hanno bisogno di spiegarsi a vicenda non solo i loro lavori, ma persino il formalismo che usano. La situazione non è così tragica come potrebbe sembrare a prima vista: in fin dei conti i due hanno la stessa forma mentis, e quindi la comunicazione può essere difficile ma non impossibile. In questo libro (Roberto Lucchetti e Giuseppe Rosolini, Matematica al bar – conversazioni su giochi, logica e altro, Franco Angeli 2012, pag. 162, € 19, ISBN 978-88-204-0284-6) abbiamo un logico e un teorico dei giochi che chiacchierano amabilmente al bar. Il luogo è importante: non dovendo né fare ricerca né insegnare, i due si possono in genere permettere un linguaggio meno preciso di quanto ci si potrebbe aspettare da loro, anche se c’è almeno un capitolo pieno di formule un po’ intimidatorie, tanto che in nota il duo consiglia di saltarlo se proprio non ce la si fa a seguirlo.
Il tutto funziona un po’ meglio nella seconda parte del libro, perché la teoria dei giochi che è l’argomento della prima parte è comunque più ostico; più semplice in effetti darsi alla filosofia del pensiero matematico, con considerazioni tra l’altro che non mi erano mai capitate su Gödel e Turing. Vale la pena insomma di leggerlo, e magari interrogarsi sul mistero di alcuni refusi, col segno di interpunzione spostato prima dell’ultima lettera della frase.

Ultimo aggiornamento: 2012-08-11 07:00

_Bersani ti voglio bene_ (ebook)

[copertina] In questo ebook che inaugura la collana 40k Unofficial, (Alessandro Gilioli, Bersani, ti voglio bene, 40k Unofficial, € 0,99, ISBN 978-88-98001-00-2) Alessandro Gilioli – caporedattore dell’Espresso Online e titolare di uno dei blog più letti d’Italia – scrive una sorta di lunga lettera aperta al segretario del Partito Democratico, dicendo cosa vuole e cosa non vuole dal PD. D’accordo, come dice nell’introduzione, che lui scrive solo a chi almeno in teoria dovrebbe essere vicino alle proprie idee: mica vado a scrivere alla Santanché, ribadisce. Il tutto però mi pare proprio una forzatura, visto il ruolo di Gilioli. Se io scrivessi qualcosa del genere e lo pubblicassi, questo avrebbe la considerazione che si merita, cioè zero. In fin dei conti io non faccio parte del PD, e gli assenti hanno sempre torto. Per modificare la linea di un partito devi esserci dentro, altrimenti ne fondi uno nuovo – cosa che in Italia capita molto spesso – e siamo tutti contenti. Ecco, perché Gilioli dovrebbe godere di una rendita di posizione, a prescindere dall’apprezzamento o meno delle sue idee? Sarebbe stato molto più onesto scrivere un saggio “cosa vorrei facesse il mio partito”, senza fare nomi. Ma non avrebbe avuto abbastanza appeal…

Ultimo aggiornamento: 2012-08-10 17:31

_Diario di una battutista_ (ebook)

[copertina] 40k Unofficial è una casa editrice, per la precisione una costola di 40k, che produce ebook di testi troppo lunghi per avere senso in un blog e troppo brevi per essere un libro a pieno titolo: inoltre sceglie gli autori ma poi dà loro carta bianca, con una via di mezzo insomma tra l’autoproduzione e l’editoria standard. In questo ebook (Lia Celi, Diario di una battutista, 40k Unofficial, € 0,99, ISBN 978-88-98001-01-9) Lia Celi, scrittrice satirica fin dai tempi di Cuore, racconta i problemi che si trova ad affrontare una persona, non necessariamente di sesso femminile, che si guadagna da vivere scrivendo battute, che è cosa diversa dall’essere un comico. Il testo è assolutamente serio, anche se qua e là una battuta la trovate anche; leggendolo scoprirete come tra i problemi che ci si trova ad affrontare quello di avere le idee è ben in fondo… anche perché altrimenti probabilmente non si farebbe il battutista. Lettura piacevole.

Ultimo aggiornamento: 2012-08-09 17:01

_Il riparatore di reputazioni_ (ebook)

[copertina] Robert Chambers è un precursore di H.P. Lovecraft, mi dicono. In effetti non è il mio stile preferito, per usare un eufemismo: devo dire però che in questo racconto breve (Robert W. Chambers, Il riparatore di reputazioni [The Repairer of Reputations], Dragomanni 2012 [1895], 69 KB, € 1.99, ISBN 9788867550159, trad. Daniele A. Gewurz) ho apprezzato abbastanza la storia, anche se la mia impressione è che Chambers si fosse bevuto qualcosa di davvero buono mentre la scriveva: capisco l’oscillare tra la realtà e la pazzia, ma non sono proprio riuscito a capire come si collocano le reputazioni da riparare – che bello, sembra di essere nel presente con la pulizia delle reputazioni online! – nel contesto.
A proposito di contesto, l’enorme apparato di note di Daniele Gewurz, che non solo è il traduttore ma anche il curatore, ha alzato il punteggio che do al libro. Ammetto che le scelte di traduzione interesseranno solo pochi patiti come il sottoscritto, che sa bene quali mal di pancia può dare la ricerca della frase “giusta” (che non necessariamente è la traduzione letterale). Ma garantisco che la prefazione con il contesto storico da un lato e letterario dall’altro raddoppia il piacere della lettura, ed è l’indubbio valore aggiunto dell’opera… il che del resto è l’esplicito mandato dei Dragomanni.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-28 07:00

_L’universo e la tazza da tè_ (libro)

[copertina]Questo libro (K.C. Cole, L’universo e la tazza da tè – Verità e bellezza della matematica [The Universe and the Teacup], Longanesi 1999 [1998], pag. 265, € 15.49, ISBN 978-88-304-1541-6) è ormai dello scorso millennio, e per di più fuori produzione: destino abbastanza comune a buona parte dei libri, d’altro canto, il che mostra che ne scriviamo troppi.
Però in questo caso devo dire che è un po’ un peccato, perché il libro è onesto, ed evidentemente pensato da uno che matematico non è per un lettore che matematico non è. L’autrice è in effetti una giornalista scientifica, e il libro raccoglie vari saggi aventi come comune denominatore la matematica, o meglio l’esistenza della matematica. Ripeto: non si parla effettivamente di matematica, e non c’è traccia del rigore che uno si aspetterebbe da un’opera matematica; e questo probabilmente spiega la quantità di voti bassi che ho trovato nelle recensioni di amazon.com. Io dissento con quei voti: andrebbero bene per un libro di divulgazione matematica, ma qua stiamo parlando di un libro a un livello diverso, oserei dire di apprezzamento della matematica. Dal mio punto di vista è come lamentarsi che un libro che racconta l’aspetto delle creazioni dei grandi cuochi non abbia al suo interno le ricette…
Il libro è diviso in quattro parti: Dove la mente incontra la matematica, L’interpretazione del mondo fisico, L’interpretazione del mondo sociale, La matematica e la verità. I vari capitoli sono di qualità variabile: a me personalmente sono piaciuti molto quelli intitolati “amplificazione esponenziale” e “scala e misura di uomini e donne”, mentre “il segnale nel pagliaio” non è per nulla riuscito, nel senso che se uno non sa già di cosa si parla non riesce a capire nulla. Anche “l’onere della prova”, pur spiegando direi bene la differenza tra scienziati e giudici, mi pare un po’ perso in un qualche meandro, mentre “la matematica dell’altruismo” ha un titolo pessimo ma un contenuto interessante.
In definitiva il testo resta comunque interessante e valido, nonostante sia un po’ datato. Al solito scorrevole la traduzione di Libero Sosio, a parte un “La teoria DI tutto” a pagina 215.

Ultimo aggiornamento: 2012-07-21 07:00

_È l’enigmistica, bellezza!_ (libro)

[copertina]Ennio Peres è un giocologo: non provate a chiamarlo “ludologo” perché si offende. Ha scritto numerosi libri di giochi di vari tipi; questo (Ennio Peres, È l’enigmistica, bellezza!, Ponte alle Grazie 2012, pag. 297, € 13, ISBN 978-88-6220-443-9) è una specie di raccolta del meglio di quanto ha prodotto nei vari decenni. La cosa detta così però è un po’ sminuente, nel senso che il libro non solo è godibile per conto suo ma non ha affatto l’aria di essere un centone. Delle tre parti di cui è composto, “lettere”, “cifre”, “lettere e cifre” la più riuscita secondo me è la prima, che in fin dei conti è anche quella che dà il titolo al libro stesso. Peres parla di enigmistica classica in maniera niente affatto classica, il che può aiutare chi è sempre rimasto spiazzato dai giochi in versi delle riviste enigmistiche per capire esattamente di che si parla; inoltre può permettersi il lusso di inserire giochi che farebbero storcere il naso ai puristi (ma curiosamente omette per esempio il lucchetto). Nonostante sia stato insegnante di matematica, le parti sui giochi coi numeri – con o senza lettere – li ho trovati meno interessanti; ma è vero che la numerologia per me è sempre stata indigesta.
Un’ultima segnalazione: Peres scrive in maniera piacevole, ma un giorno deve aver comprato una confezione di virgole extra-large, perché ne usa il doppio di quella che per me è una dose equa…

Ultimo aggiornamento: 2012-07-14 07:00

_Mangiare banane_ (libro)

[copertina] Questo libretto (Giampaolo Dossena, Mangiare banane,”Intersezioni 315″ – Il Mulino 2007, pag. 111, € 10, ISBN 978-88-15-11870-7) è stato l’ultimo scritto da Dossena prima di morire, ed effettivamente in un certo senso è un libro di ricordi della sua infanzia, insomma un epitaffio appropriato. Ci sono 45 “figurine”, in media di due pagine ciascuna, sulle più disparate minuzie. Dovete sapere, se non avete mai letto Dossena, che il suo stile di scrittura è sempre stato minimalista: un ossimoro, se pensate che scrisse un’Enciclopedia dei giochi; forse un po’ meno, se pensate alla sua Storia confidenziale della letteratura italiana. Certo che in queste pagine il minimalismo si accentua, con l’autore che recupera i ricordi peggiori della propria infanzia e si lamenta dei suoi troppi libri, che avrebbero bisogni di un cimitero (una biblioteca, fuor di metafora). Spesso i capitoli si chiudono con un anticlimax; ma è anche vero che se uno prende un libro di Dossena, in fin dei conti se lo aspetta, no?
In definitiva, una piacevole lettura di una serata (non di più, non serve).

Ultimo aggiornamento: 2012-07-07 07:00

_Algorithmic Puzzles_ (libro)

[copertina] Molti problemi matematici possono anche essere considerati “problemi informatici”. In definitiva, risolvere il problema significa trovare un algoritmo tale che anche lo stupido computer possa risolverlo. In questo libro (Anany Levitin e Maria Levitin, Algorithmic Puzzles, Oxford University Press, pag. 257, Lst 13,99, ISBN 9780199740444) ci sono per l’appunto centocinquanta problemi di questo tipo. Gli autori in un certo senso barano, perché a volte ci sono anche dimostrazioni di impossibilità in alcuni casi e quelle non sono certo algoritmiche; ma non importa. Quello che importa è che ci sono i problemi, ci sono le soluzioni, ci sono le spiegazioni delle tecniche adottate per risolverli (mi ero dimenticato: la prima sezione del libro contiene un tutorial con alcuni problemi risolti e l’elenco di tecniche classiche per risolvere questi problemi, dal divide-et-impera al togli-uno). Il tutto con un taglio più informatico che strettamente matematico, il che forse potrebbe risultare più interessante per alcuni.
Tutti i problemi hanno sempre una spiegazione che rimanda alle tecniche usate nella loro risoluzione, oltre che – per quanto possa essere possibile in un campo come quello dei giochi matematici in cui spesso ci si passavano le cose in maniera carbonara – l’indicazione di dove il problema è stato presentato per la prima volta, magari in forma leggermente diversa.
Un’opera altamente consigliabile per gli appassionati di matematica e di informatica, insomma!

Ultimo aggiornamento: 2012-06-30 07:00