Archivi categoria: trasporti

hanno spostato gli orari?

La pedalata di stamattina, oltre che dal caldo, è stata disturbata anche da un traffico incredibilmente alto per l’ora e la stagione. Due sono le possibilità che mi sono venute in mente: che tutti i maturandi abbiano deciso di recarsi in automobile alla loro scuola, e che tutte le commissioni di oggi pomeriggio siano state spostate al mattino per improrogabili impegni.
Mi resta solamente da capire a quale ora mi convenga uscire oggi pomeriggio per non rimanere distrutto.

Ultimo aggiornamento: 2006-06-22 10:38

Strade e autostrade piemontesi

Ieri Anna e io siamo andati fino a Mondovì a trovare i miei amici Paola e Flavio, farci un’amabile mezza giornata di chiacchiere, con una di quelle mangiate tali che non ho neppure cenato – e questa la dice lunga, considerato che persino il giorno del mio matrimonio il desco serale è stato poi imbandito. Ma qua sono a parlare non tanto di cibo e chiacchiere, quanto della parte relativa al viaggio. Andare da Milano a Mondovì non è un viaggio da prendere a cuor leggero, visto che ci sono tante possibilità, tutte tragiche. ViaMichelin mi consigliava come percorso più breve di prendere l’autostrada fino a Torino, girarmi tutta la tangenziale ed entrare sulla Torino-Savona: il tutto in due ore e mezzo. L’alternativa più breve consisteva nel partire verso Genova, uscire ad Alessandria e farmi Acqui Nizza Canelli: cinquanta chilometri in meno e un’ora in più di viaggio.
Visto che la prima ipotesi non teneva conto dell’effetto-toboga sulla Torino-Milano e la seconda mi pareva impraticabile, ho pensato a un piano C: giù per Genova, svolta verso Alessandria, arrivo a Santena ed allaccio sulla Torino-Savona. Assolutamente improponibile da un punto di vista topologico, ma sufficientemente rapida. Così partiamo, ed entrati in autostrada attacco la signorina del GPS. Viaggio tranquillo, fino a quando c’è il primo bivio per Alessandria, che ci fa passare. Mi sorge un dubbio: abbasso la scala della cartina per vedere il percorso completo, e scopro che la sua idea era di arrivare a Voltri, fare un pezzo dell’Autofiori e tornare in su. Ci penso un attimo, e decido che in fin dei conti a quest’ora si può rischiare. Effettivamente non c’era traffico e in due ore e mezzo siamo arrivati al casello. Sono però stato colpito da quello che ho visto sul tratto appenninico da Savona a Ceva. Prima di parecchie gallerie, c’era una struttura che assomigliava tanto a un enorme pannello solare e che infatti avevo preso per tale; solo dopo essere entrato in galleria mi sono accorto che in realtà era uno specchio, per illuminare i primi 200 metri usando meno elettricità: e in effetti molte lampade inizialmente erano lasciate spente. Mi è sembrata una trovata intelligente.
I guai ci sono però stati al ritorno. Scartata per ovvie ragioni l’idea di tornare via Savona-Voltri, abbiamo preso l’autostrada in direzione Torino. A Marene, però, ho pensato che forse potevo evitare la triangolazione e farmi la statale fino ad Asti est. Errore. Mi sono trovato con una colonna sui cinquanta all’ora, tra i locali che ogni tanto entravano ed uscivano dalle vie laterali e una macchina della GdF che non doveva probabilmente stanare alcun evasore. Il tutto mentre la signorina, nonostante avesse a disposizione dai sei agli otto satelliti, si è inspiegabilmente e inderogabilmente persa. A un certo punto ho spostato la visualizzazione dalla mappa alle info GPS, e ho scoperto che stavo decollando, anche a una velocità verticale niente male. Sono arrivato fino a 1770 metri sul livello del mare. Ritornato a guardare la mappa, ho fatto trekking sui prati, nuotato sul Tanaro, e perfino fatto un percorso sui binari della ferrovia, prima di rimettermi del tutto in sesto qualche chilometro dopo essere entrato in autostrada. Non so, forse non ama il Roero.
A proposito di autostrade: sulla Torino-Savona c’è già lo svincolo della A33 verso Cuneo, mentre il pezzo che porterebbe ad Asti è ancora più o meno in alto mare. Ma quello che non capisco è che a un certo punto la statale 231 si deve spostare per lasciare spazio a un pezzetto di autostrada perfettamente terminato e con i cartelli indicanti lo svincolo di Alba est! Ma chi è stato a ordinare già i cartelloni?

Ultimo aggiornamento: 2006-06-12 12:09

timbratrici ritardatarie

Ieri sera prendo il 15 per tornare a casa: timbro il biglietto, lo guardo, e noto che l’ora indicata è le 16:50. Mi viene un dubbio: sono forse uscito un’ora prima? No, controllo il mio orologio e deduco che è la macchinetta ad essere indietro di un’ora. Visto che tanto il tram è fermo al capolinea, avviso il conducente, che mi dice che non ci può fare nulla, visto che tutte le timbratrici hanno l’ora settata da remoto (mah), e di avvisare eventualmente il controllore che ti fermasse poi in metropolitana… tanto c’è il numero della macchinetta. Per fortuna non ho dovuto mettermi a perdere tempo a discutere a una controllo.
La cosa più interessante, almeno da un punto di vista sociologico, è però un’altra. Ho fatto più di venti minuti di viaggio, ed ero seduto proprio davanti alla macchinetta incriminata, dove avrà timbrato una dozzina di persone. Nessuno si è accorto della cosa, nonostante alcuni avessero dato un’occhiata al biglietto timbrato. L’orologio era ancora indietro, perché ho visto uno di questi biglietti prima che la tipa lo riponesse in borsa, e l’ora era appunto quella vecchia. Comincio a pensare di essere parecchio più strano della media.

Ultimo aggiornamento: 2006-05-03 10:21

Si avvicina Pasqua

Da cosa me ne sono accorto? Non certo dal tepore primaverile o dall’esplosione di gemme e simili (non pervenute) e nemmeno dall’aumento dei centimetri di pelle esposta. No, molto più banalmente stamattina il traffico in città era non dico dimezzato ma quasi, cosa che non è nemmeno capitata nel lunedì semielettorale. Si pedalava che era un piacere, e probabilmente si sarebbe anche andati in macchina che era un piacere.

Ultimo aggiornamento: 2006-04-12 12:26

campanilismo

Oggi il dorso milanese del Corsera racconta dell’assegnazione ufficiale dei lavori per la linea 5 della metropolitana (sì, si salta la 4. C’è qualche problema con l’aritmetica). Lasciando perdere l’inutilità pratica della linea persino per chi come me se la troverà sotto casa, faccio notare come per spiegare il fatto che sarà tutta automatizzata è stato scelto come esempio… Copenhagen. Si sa, mai parlare di Torino.

Ultimo aggiornamento: 2006-02-23 11:44

informazione tecnica

Ieri sera verso le 21 la pista ciclabile che tentavo di fare in via Olona era bloccata da un’auto (per una volta non un’Audi ma una Z3) che l’aveva adibita a parcheggio.
Ora io non sono un tipo da azioni distruttive, quindi non mi pare il caso di tagliare le gomme per spiegare che forse non è il caso di lasciare la macchina alla pene di segugio. Però credo che sgonfiare un paio di gomme sia un’idea interessante, perché costringe il tipo ad andare a passo d’uomo a cercare un benzinaio e perdere così il tempo che aveva creduto di guadagnare con la sua “intelligenza”.
Il problema è che io sono all’abc su queste cose. C’è qualcuno che può darmi qualche dritta?

Ultimo aggiornamento: 2006-02-15 11:50

e oggi?

Stamattina io e Adolfo siamo partiti tranquilli tranquilli in auto. Nonostante il solito ingorghino a Porta Genova alle 9 eravamo all’imbocco dell’autostrada, tranquilli e beati. Poi ci abbiamo messo 50 minuti per arrivare in ufficio. In direzione Milano la coda arrivava fino al casello di Assago, quindi cinque chilometri buoni; da noi il blocco era ovviamente per uscire, e ancora più ovviamente a causa di quei figli di buona donna che non potevano mettersi in coda come tutti, perché evidentemente erano Più Importanti Delle Altre Merdacce In Coda, e quindi tagliavano la strada aumentando il tempo complessivo per tutti.
E non era colpa della neve, ve lo assicuro.

Ultimo aggiornamento: 2006-01-30 11:57

Domenica niente blocco delle auto

Uno potrebbe immaginare che la decisione di Formigoni di revocare il blocco della circolazione previsto per domenica sia legato ai problemi dovuti alla nevicata, e magari avrebbe anche capito la decisione: macché. Il virgolettato su Repubblica (il sito istituzionale è fermo a ieri col blocco) dice
“Abbiamo revocato il blocco – afferma il presidente della Lombardia Roberto Formigoni – grazie all’abbassamento dei livelli degli inquinanti determinato dall’abbondante nevicata di questi giorni”
Che faccia tosta. Non solo perché il blocco era programmato e quindi indipendente dall’inquinamento, ma perché secondo i dati di http://www.arpalombardia.it/qaria/ ieri l’unica centralina sotto il valore limite era quella di Bormio, con 48 µg/m3. A Milano – nonostante la neve – il valore medio era di 98 µg/m3

Ultimo aggiornamento: 2006-01-27 16:41