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Il 7009 colpisce ancora

D’accordo, non dovevo farlo. Mentre stasera aspettavo il tram, mi sono messo a leggere. Così sono salito, ho timbrato e non ci ho pensato più, fino a quando stava per essere l’ora di scendere. Mi sono alzato, ho ripreso il biglietto da timbrare in metropolitana, e l’ho guardato distrattamente. L’ora segnata di timbratura erano le 12:20. Più che un dubbio, mi prende la certezza: cerco il numero della vettura e verifico che è la 7009. Per tutto settembre sono stato attento al numero della vettura che prendevo: la prima volta che non ci faccio caso ripiglio il tram con la macchinetta killer.
Stavolta provo a comunicare la cosa al gabbiotto della metropolitana, tanto non avevo tutta quella fretta: scopro così che dire “7009” non significa nulla per il dipendente Atm (o magari aveva capito “79”, visto che quel bus passa in piazzale Abbiategrasso) e ci voleva la parolina magica “Sirio”.
Comunque è stato un viaggio di ritorno interessante: per la prima volta mi sono trovato due suonatori ambulanti nello stesso viaggio (Sant’Ambrogio-Lanza e Garibaldi-Centrale), e ho dovuto bloccare la chiusura delle porte della gialla per permettere a una signora cinese con passeggino di entrare (ovviamente non c’è stata una scena tipo Corazzata Potiemkin: io e la signora eravamo già lì e aspettavamo di fianco alle porte che scendessero tutti, e il macchinista ha deciso di azionare il fischio di chiusura mentre ancora usciva qualcuno) Sì, per fortuna domani c’è sciopero dei mezzi.

Ultimo aggiornamento: 2006-10-05 20:20

fortuna che lo sciopero è domani

Stamattina ero persino in anticipo, e sono sbucato su dalla metropolitana in piazzale Abbiategrasso alle 8.38. Il display della fermata del tram scriveva “15: transito”, e in effetti un tram era appena partito. Beh, penso, non è la fine del mondo. In effetti non è stata la fine del mondo, ma una semplice attesa di ventidue minuti: il tram successivo è infatti arrivato lemme lemme alle nove in punto. Era anche da solo, nel senso che non è che stesse facendo da tappo a una sfilza di vetture che non potevano ovviamente superarlo. In questi ventidue minuti sono passati quattro 3, a coppie come i carabinieri: stava anche per arrivarne un quinto, giusto per la cronaca.
Già il fatto che non ci fossero altri tram dietro mi rende dubbioso sul ritardo dovuto a problemi di traffico, e non a un paio di vetture che non giravano; ma vorrei fare notare un’altra cosa. Come ho scritto sopra, alla fermata di piazza Abbiategrasso c’è un simpatico display comandato remotamente. Tale display per tre minuti dopo che sono arrivato ha lasciato scritto “15: transito”, per poi passare al mutismo assoluto (“15:”), all’ammissione di impotenza (“15: *”); solo dopo un quarto d’ora dal mio arrivo si è visto un orario previsto. Non so quanti soldi sia costato questo sistema, ma quello di oggi è un suo tipico “funzionamento”. Non sono inoltre mai riuscito a capire se i messaggi che a volte scorrono in questi pannelli siano selezionabili per singola fermata o gruppo di fermate, nel qual caso sarebbe stato carino provare a scrivere “scusate, abbiamo dei problemi”. Il guaio con ATM è che tanto non l’avrebbero scritto lo stesso…
Perlomeno, domani non ho di questi problemi, visto il loro sciopero; bicicletta e via.
(messaggio in codice per chi sa: il fattapposta era dove l’avevo lasciato)

Ultimo aggiornamento: 2006-10-05 11:20

qual è quella parola?

Oggi in tutta Italia ci sono ventiquattr’ore di sciopero degli autoferrotranvieri appartenenti ai Cobas, per il rinnovo del contratto. Vabbè. Oggi a Milano sta diluviando, e quindi l’ipotesi di prendere la bicicletta e farsi un’ora sotto la pioggia, per poi starsene otto ore fradicio in ufficio, viene cassata a monte. Vabbè. Andare in automobile oggi non è stata chiaramente considerata un’opzione possibile: sono un tipo nervoso, e vorrei evitare di spaccarmi il fegato e magari la macchina. A questo punto ieri mi ero messo a fare due conti. Lo sciopero inizia alle 8:45, visto che prima c’è la fascia protetta. Io in genere arrivo in ufficio tra le 9 e le 9:10. A questo punto anticipo di venticinque minuti la partenza di casa e sono a posto.
L’inizio del piano era anche andato bene: mentre Radiopop sentenziava che erano le 7:47 stavo chiudendo la porta di casa. La gialla era strapiena, ma nella verde si stava anche benino; risalgo in piazza Abbiategrasso alle 8:20, pronto a inzupparmi ma in perfetto orario con la tabella di marcia. Peccato che tra le 8:25 e e le 8:30 sarebbero sì passati un 3 e un 15, ma entrambi i tranvieri hanno deciso che il loro turno di lavoro era finito, e hanno usato il binario laterale per tornarsene in deposito. Fosse passato l’orario di inizio dello sciopero l’avrei accettato, ma così l’unico modo in cui mi viene da chiamarli è una parola di sette lettere che fa rima con “gonzi”.
Mentre cercavo disperatamente un piano B per trovare qualche collega che riuscisse a passare a prendermi, e intanto cercavo di avvicinarmi alla meta prendendo un 3 che almeno al suo capolinea di Gratosoglio ci arrivava, fortunatamente la tranviera del 7001 (e i suoi colleghi sul 7011 e 7017 che all’arrivo a Rozzano erano a ruota: immagino che i tram fossero in ritardo di loro visto il casino che ci sarà stato in centro) è spuntata e ci ha caricato tutti. Alla fine sono arrivato in ufficio esattamente alla solita ora, e ancora con la beffa finale: prendo un cappuccino alla macchinetta del caffè, e me lo ritrovo senza latte. Decisamente, non è giornata.

Ultimo aggiornamento: 2006-09-15 10:09

tutti in giro!

Qualche giorno fa mi chiedevo come mai la gente per strada sembrava sempre più imbranata. Non sono ancora certo sicuro di quale o quali fossero le risposte giusto, però un dato oggettivo ce l’ho: c’è più gente. D’accordo che piazza XXV Aprile è chiusa per lavori, ma gli anni scorsi non mi è mai capitato di trovare un ingorgo unico da Melchiorre Gioia a Moscova; e quello in circonvallazione all’altezza del Naviglio Pavese era anche superiore al solito.
Non ho bene capito che cosa abbiano tutti da fare, ma sarei molto più felice se riuscissero a farselo a casa, e/o quando io sono in ufficio :-)

Ultimo aggiornamento: 2006-09-12 11:32

iniziano le scuole

Oggi se non sbaglio anche in Lombardia iniziano le scuole. Non me ne sono accorto direttamente, a dire il vero: stamattina sui mezzi non è che ci fossero tanti ragazzi in più. In compenso, c’era una folla incredibile ad aspettare la gialla, come se fosse saltata una corsa, e la verde è arrivata in ritardo, come ultimamente non capitava più. Peggio ancora, salgo sul 15 – che a onor del vero è arrivato subito – mi metto tranquillamente a preparare le mie notiziole sullo Zaurus, quando mi accorgo con la coda dell’occhio che la tipa seduta davanti a me si alza di colpo. Alzo gli occhi, e noto che il tram si stava fermando al capolinea intermedio di Gratosoglio, cosa che non faceva più da un anno. Non credo nemmeno fosse un problema di vettura in ritardo: ne è arrivato un altro subito dopo, e il display dell’autista lo indicava “regolare”, e tre minuti dopo che sono sceso e stavo per entrare in ufficio ne è passato un altro presumibilmente in anticipo. L’orario in linea afferma che tra le 8:30 e le 9 molte vetture finiscono in rimessa, ma quelle si fermano a porta Ludovica e non arrivano certo a Gratosoglio. Lo sciopero ci sarà venerdì. Insomma, posso o no avere qualche certezza dalla vita?

Ultimo aggiornamento: 2006-09-11 12:13

La maledizione del 7009

Stasera salgo sul tram per tornare a casa. Tiro fuori il mio bel biglietto, timbro, guardo la timbratura. Segna mezzogiorno e venti. Del 15 agosto.
Guardo il numero della vettura: è la 7009, quella che mi fece già uno scherzetto simile a fine luglio: ma allora i giorni di ritardo erano solo tre.
Ho preso un pezzo di carta, ho scritto questa cosa, e l’ho infilato dentro la fessura in modo che fosse impossibile timbrare. È anche vero che solo una persona ci aveva tentato :-) (di per sé solo chi ha i biglietti interurbani e i 2×6 usa quel tipo di timbratrice e non quella per i biglietti magnetici, quindi è possibile che tutti gli altri fossero regolari portatori di biglietti validi).
Però garantisco che la prossima volta prima di timbrare controllo su che vettura mi trovo…

Ultimo aggiornamento: 2006-09-06 21:47

ATM e il servizio utenti

Quando ieri mattina siamo tornati a casa, abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere come i lavori al Grande Cantiere Zara-Marche siano terminati con qualche giorno d’anticipo sulla tabella di marcia prevista, e quindi l’incrocio sia stato riaperto al traffico. Il lavoro è stato anche fatto benino, hanno cancellato tutta la segnaletica orizzontale provvisoria, dimenticandosi solo il senso unico in via Ragusa (ma secondo me l’hanno fatto apposta…) e il semaforo pedonale su viale Zara. Ma non è di questo che voglio parlare.
Ieri siamo poi andati a piedi all’Esselunga per fare un po’ di spesa. Passando per viale Zara mi sono accorto che i tram non passavano ancora: in effetti stavano ancora cambiando i pali che reggono il filo (ma non potevano farlo ad agosto?). Nulla di male. O quasi: infatti, mentre rientravamo carichi di sacchetti, quasi all’incrocio con viale Marche una signora anziana ci chiede “scusate, ma sapete dove passa il 7 bus?” Io, che come sapete su queste cose c’ho una bella cultura, le spiego che deve andare in via Taramelli. La signora ci dice poi che stamattina aveva telefonato apposta al numero verde dell’ATM, e lì le avevano detto semplicemente che l’11 non passava da viale Zara e avrebbe dovuto prendere il 7. Non ho dubbi al riguardo, anche perché stranamente tutti i cartelli appesi alle paline con indicate le modifiche alle fermate erano stati tolti, in un eccesso di zelo che avrebbe potuto essere meglio gestito: ad esempio evitando di mettere il 2 di settembre le tabelle degli orari invernali che partiranno dal 4 togliendo quelli ancora validi.
Ce la potranno fare?

Ultimo aggiornamento: 2006-09-02 16:47

MI 8Y2644

Via Senato a Milano dovrebbe essere un asse di scorrimento: la circonvallazione 0, come la chiamo io, visto che quelle ufficiali sono l’interna ed esterna che possono essere numerate 1 e 2 rispettivamente. Come ogni asse di scorrimento che si rispetti, dovrebbe esserci divieto di sosta: e infatti i bei cartelli con rimozione forzata si susseguono. Ma siamo pur sempre a Milano, quindi è normale trovarsi un certo numero di macchine ferme più o meno a lungo, costringendo gli automobilisti a pericolose gimcane e rendendo impossibile a un ciclista percorrere la via.
Ci si potrebbe aspettare che sotto ferragosto, data l’ampia disponibilità di parcheggi, la via sia libera: e in effetti, lunedì lo era. Poi martedì ho visto un camper Ducato, con la targa indicata qua nel titolo, bello “parcheggiato”. L’ho visto mercoledì. L’ho visto oggi. Sempre allo stesso posto. Intendiamoci: è perfettamente possibile che si fermi lì tutti i giorni più o meno alla stessa ora, e poi se ne vada via dopo un’ora: se il proprietario abita nel palazzo davanti, sarebbe ovvio che la sua posizione non cambi. Ma se il Rasoio di Occam funziona bene, è molto più probabile che sia rimasto lì immobile per tre giorni. A questo punto, forse invece che “Rimozione forzata” potrebbero scrivere “Rimozione: troppo sforzo”, no?
Ah: per i curiosi, nel mio sistema di coordinate polari la tangenziale è la circonvallazione 4: la 3 esiste ma non è completa, visto che la Gronda Nord non esiste.

Ultimo aggiornamento: 2006-08-10 19:41