Un’immagine vale mille parole, dicono. E l’immagine qui a fianco, presa da questo tweet, dice una cosa molto importante: che camminare non è affatto il modo migliore per sfruttare l’energia, anzi. Nel thread vengono date varie spiegazioni, a partire dalla nostra scarsa efficienza energetica, circa il 26%, e dal costo implicito di conservare e spostare il cibo che mangiamo, cosa che in effetti è un po’ più complicata che fare un elettrodotto. Poi siamo su Twitter, e quindi ci sono commenti che si intrecciano e risse più o meno dirette; lascio a voi la gioia di leggere il thread, soprattutto se amate le risse. Ma la figura riportata da quel tweet è davvero corretta?
Se uno va a vedere il sito da cui sarebbe tratta l’immagine, si trova un’immagine piuttosto diversa, come vedete qui a destra. Camminare e pedalare tornano in cima alla classifica, come del resto racconta la vulgata dell’energia pulita. Direi che è chiaro che il tweet e il sito dicono due cose diverse, o almeno l’immagine del tweet parrebbe essere taroccata; mai fidarsi di Twitter e della gente che sfrutta biecamente il mezzo per portare la propria verità. Eppure…
Eppure c’è qualcosa che non va. Sono andato su Internet Archive e ho cercato la prima occorrenza in cui quella pagina è stata salvata. Se aprite quella pagina noterete come l’immagine allegata sia quella del tweet, e non quella del post attuale! Per la cronaca, la seconda occorrenza salvata da Internet Archive ha l’immagine attuale: la prima è https://ecohungry.com/wp-content/uploads/2019/06/Energy-Efficiency-in-Transportation-1016×1024.jpg mentre la seconda è https://ecohungry.com/wp-content/uploads/2019/06/Energy-Efficiency-in-Transportation-1-1016×1024.jpg.
Il trucco è naturalmente nel testo dell’articolo: tra la prima e la seconda versione sono state aggiunte le righe «In this infographic we do not take into account the food needed to fuel each vehicle as that would make it incoherent.» Ecco perché camminare e pedalare non consumano energia :-) Morale della storia? Un’immagine varrà anche mille parole, ma può fuorviare esattamente come mille parole, se non di più. Ma soprattutto non è assolutamente possibile fidarci di qualcosa che leggiamo (oppure guardiamo, nel caso delle immagini): basta non accorgersi di una minuzia e il significato finale si rovescia.