Archivi categoria: relax

Su Marte acqua, non fascisti

Non è così difficile immaginare perché gli americani siano così interessati all’esplorazione di Marte: sembra che sia l’unico posto dove non vengano visti come degli imperialisti. E la luna, direte? Dicono che i cinesi abbiano lanciato in segreto delle sonde per valutare la possibilità di aprire una serie di ristoranti, quindi niente da fare. Su Marte no, c’è ancora il vantaggio competitivo: pensate a quel povero Snoopy che era la sonda euuropea Beagle, che è prigioniera da due mesi e mezzo e per cui viene chiesto un riscatto spropositato.
Ci restano perciò solo Spirit e Opportunity, che si muovono per la superficie del pianeta alla velocità di una vasca nella circonvallazione di Milano e sopportano stoicamente tutti gli scherzi fatti loro su internet, con gli omini verdi che si nascondono. Che poi, scusate, come fanno ad esserci omini verdi? Sul pianeta rosso mostrerebbero un senso cromatico peggiore del mio.
Con notevole scelta di tempo, la NASA ha tirato fuori ieri una notizia ancora più clamorosa dei democratici che si sono messi d’accordo su un candidato. Su Marte c’era acqua. Come hanno fatto a scoprirlo? Decifrando lo scontrino fiscale lasciato dall’equivalente marziano degli apecar? C’è un deposito di vuoti a rendere? No, sarebbe stato troppo semplice. Più che altro, sembra ci siano delle formazioni minerali che dovrebbero avere avuto bisogno d’acqua per essersi formate. Microrganismi anche fossili nisba, però: sono più elusivi delle particelle di sodio.
Consci dell’importanza del loro lavoro, gli scienziati americani hanno deciso di spostare Opportunity di ben trenta metri: magari dov’è adesso non c’è nessuno perché sono andati tutti a una festa, anche se avrei dei dubbi. Sembra infatti che Marte non riuscì a trattenere la vita perché troppo piccolo e non dotato di sufficiente gravità: insomma feste ce n’erano, ma si conoscevano tutti e dopo un po’ i marziani si sono scocciati di vedere sempre le stesse amebe.

Ultimo aggiornamento: 2004-03-03 09:54

proposte occupazionali

Da una parte abbiamo i lavoratori di Retequattro che perderanno il posto di lavoro se l’emittente deve essere assunta in cielo. Dall’altra ci sono i lavoratori di Alitalia che perderanno il posto di lavoro se qualcosa non accadrà. Non vedete un embrione (no, scusate, il termine non è politicamente corretto) di possibilità?
Il governo potrebbe creare Telealitalia impiegando i lavoratori in esubero della nostra compagnia di bandiera. I notiziari potranno essere tenuti dai piloti, che sono già abituati a dare notizie varie su ritardi condizioni meteo e località sorvolate nel percorso: gli assistenti di volo possono diventare i protagonisti di programmi di varietà molto migliori di quelli che si vedono adesso in televisione; i lavoratori dei servizi a terra verranno riciclati come teleoperatori. Anche le telenovelas, punto di forza di Retequattro, potranno venire gestite senza problemi: avete presente le scene con la lista d’attesa, gli orari di partenza lentamente spostati in avanti che nemmeno Bergman, le mille storie di vita nel corridoio dell’aereo?
Purtroppo non mi pare possibile completare l’opera e creare una nuova compagnia aerea (AirFede?) con i dipendenti di Retequattro. Una imperdonabile pecca in questo per il resto perfetto piano.

Ultimo aggiornamento: 2003-12-18 12:37