Ufficialmente non è successo nulla: stamattina il Large Hadron Collider è stato regolarmente messo in funzione, e non si sono formati buchi neri. Ma la realtà è un’altra: il merito è tutto di François Volauvent e Franz Rauchner. I due gendarmi svizzeri si sono posti sul percorso del ciclotrone e hanno sistematicamente multato tutte le particelle che superavano i 90 Km/h, impedendo così di raggiungere le energie necessarie alla creazione del buco nero. Smentite le voci che volevano Nicolas Sarkozy mettere un cordone sanitario nel punto in cui il ciclotrone entra in territorio francese: gli accordi di Schengen non prevedono infatti limitazioni alla libera circolazione delle particelle. Improbabile una prosecuzione degli esperimenti, perlomeno fino a che il CERN non riuscirà a pagare la bolletta della luce e farsi riattaccare i fili.
Piccola nota personale: sono molto contento di non essere stato inghiottito dal buco nero, soprattutto perché mi ero dimenticato a casa il mio asciugamano.
Ultimo aggiornamento: 2008-09-10 10:40