[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
C.J. Henderson è morto nel 2014: questo libro è la riedizione di un volumetto che aveva terminato prima di morire. Di per sé Henderson, anche se scrisse molta fantascienza, preferiva horror e romanzi hard-boiled. Diciamo che la sf gli veniva abbastanza naturale, tanto che il primo racconto di questa collezione nacque per una scommessa fatta con un suo amico che era anche editore, che gli disse che non sarebbe stato in grado di scrivere una space opera. Rocky e Noodles nacquero così: membri della prima nave spaziale terrestre costruita per esplorare l’universo, che però scopre che la galassia era già stata tutta esplorata dalle razze della Lega Pan-Galattica… o no?
I racconti sono generalmente comici, oltre che avere una parte che pare presa di peso dai musical. Consiglio di non leggerli tutti di un fiato, ma lasciar passare un po’ di tempo tra l’uno e l’altro. Commenti monoriga:
▪ Prologue: SO IT BEGINS garantisco che non dà nessuna idea del seguito!
▪ SHORE LEAVE: Henderson riesce a dare una specie di senso di tutte le cose implausibili che è riuscito a infilare nel testo, cosa non certo banale. 5/5
▪ SPACE PIRATES COOKIES: Mi sono perso verso il fondo. Perché i protagonisti non hanno cambiato il loro piano originale? 3/5
▪ EVERYTHING’S BETTER WITH MONKEYS: Ottimo, a parte parlare dell'”altra specie senziente che cammina su tre gambe”… 5/5
▪ A MEAL FIT FOR GOD: Eh sì: mangiare è davvero importante, anche per un dio! 5/5
▪ OH WHY, CAN’T I?: Fin qui il peggiore. La soluzione tirata fuori da Henderson è banale. 3/5
▪ SPACE BATTLE OF THE BANDS: Ho riso quando gli stili musicali si sono scontrati, ma anche qui poteva terminare in modo più simpatico. 4/5
▪ LAWN CARE: Carino, anche se era ovvio come sarebbe terminato. Mi ricorda un po Troubles with Tribbles. 5/5
▪ ARE WE NOW SMITTEN?: “A Martini. Stirred, not shaken.” 4/5
▪ ABSOLUTELY NOTHING: Non si può terminare un racconto, anche se costruito con tutte le specie aliene viste in passato, in questo modo così improvviso. 3/5
C.J. Henderson, Everything’s Better With Monkeys, eSpec 2024, pag. 202, € 5,19 (cartaceo 18,86), ISBN 978-1-956463-20-0 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

Cos’è una dimostrazione? Non è così semplice come sembra a prima vista, nemmeno se ci limitiamo alla matematica. Kucharski fa l’esempio di Weierstrass, che ha costruito funzioni “mostruose” facendo vedere che Cauchy aveva sbagliato le sue dimostrazioni. Ma non è la matematica il tema principale del libro: Kucharski spazia con esempi di tutti i tipi. Abraham Lincoln si mette a studiare da solo Euclide perché ritiene che anche in tribunale bisogna arrivare ad essere certi “al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio” ai fondamenti della statistica. Gosset (quello del test t0Student) e Pearson che sviluppano la statistica dove non si può “dimostrare” un risultato ma si può solo avere una stima di quanto esso sia coerente con l’ipotesi. I tanti esempi sul Covid (Kucharski è stato un consulente scientifico per la gestione della pandemia in UK) mostrano che spesso non abbiamo controfattuali per dimostrare che l’approccio scelto fosse il migliore. Leggendo il libro, potete vedere come la matematica non sia un sistema granitico come potrebbe sembrare a prima vista, ma qualcosa di calato nel mondo.
Da ragazzo non ho mai partecipato alle gare di matematica, ammesso che in Italia se ne facessero. Ne ho fatta qualcuna da adulto, ma sempre senza studiare nulla, come è mia abitudine inveterata. Se però qualcuno fosse interessato a saper risolvere i problemi delle gare di matematica – cosa diversa dall’imparare la matematica: per risolvere i problemi bisogna soprattutto imparare i trucchi del mestiere – questo testo è sicuramente utile. Douglas Faires ha raggruppato per tema i problemi più interessanti delle gare di matematica per gli studenti statunitensi; ma soprattutto ogni capitolo comincia con una spiegazione di cosa il partecipante si potrà aspettare in questi problemi e alcuni esempi di problemi con lo svolgimento immediatamente successivo al testo, per dare l’idea di come approcciarli. Avere per ciascun problema un numero finito di possibilità tra cui scegliere la soluzione serve nelle gare, dove il tempo a disposizione è poco: se uno è più interessato a risolvere i problemi può anche evitare di considerarle. L’unica pecca che vedo è che avere dieci problemi per capitolo sullo stesso tema diventa un po’ noioso verso la fine.
Quando mi capita di trovarne qualcuno in giro, mi piace dare un’occhiata ai libretti divulgativi degli anni ’60 del secolo scorso per vedere come sono cambiate le cose. In genere Progresso Tecnico Editoriale traduceva libri dal russo, il che dà l’ulteriore vantaggio di avere un modello diverso da quello usuale: ma questo volumetto fa parte di una collana di traduzioni da testi americani di autori sconosciuti, generalmente insegnanti nelle high school come appunto
Questo libro non parla di Carosello, nonostante il titolo, ma prova a vedere la storia dell’Italia in quei decenni con la lente delle pubblicità che venivano girate in quegli anni. L’idea non sarebbe stata malvagia, anche se la realizzazione spesso non è stata all’altezza. Peccato che evidentemente nessuno ha letto le bozze, nonostante qualche pleonastico (ndr) qua e là nel testo.
G.K. Chesterton è soprattutto noto, almeno in Italia, per i suoi racconti che hanno come protagonista Padre Brown. Molti sanno anche della sua conversione al cattolicesimo (arrivata dopo che aveva cominciato a scrivere del piccolo prete cattolico; ma il suo percorso è stato piuttosto complicato). Però Chesterton ha scritto davvero tantissimo, in svariati campi, e così non è poi così strano che abbia anche pubblicato questo libretto, ben tradotto da Federica Giardini, sul perché alla fine si è convinto che la religione cattolica fosse la migliore. Non è che volesse scrivere un opuscolo per fare proseliti: nel testo afferma spesso che molte delle cose che l’hanno portato a quel passo valgono solo per lui e non possono essere generalizzate.