Archivi categoria: 2025

le recensioni del 2025

Aspettando Carosello (ebook)

copertina Questo libro non parla di Carosello, nonostante il titolo, ma prova a vedere la storia dell’Italia in quei decenni con la lente delle pubblicità che venivano girate in quegli anni. L’idea non sarebbe stata malvagia, anche se la realizzazione spesso non è stata all’altezza. Peccato che evidentemente nessuno ha letto le bozze, nonostante qualche pleonastico (ndr) qua e là nel testo.

Lasciamo perdere, che Melegaro, probabilmente aveva una collezione di virgole, che doveva piazzare, da qualche parte, indipendentemente dalla grammatica italiana. Ma il testo – che così ad occhio nasce come una serie di post su un blog – non è stato rivisto per eliminare le ripetizioni tra un capitoletto e l’altro; non parliamo dei nomi storpiati, come Ornella Dorella per Oriella Dorella e Juan le Pein per Juan-les-Pins). Ma non si può scrivere parlando dell’era spaziale “La storica portata del lancio in data 12 aprile che orbita intorno alla Terra” (è il lancio che orbita?), o scrivere del treno “che parte da Palermo e arriva al binario 13 della stazione di Porta Susa a Torino” (ovviamente è Porta Nuova… Porta Susa non ha mai avuto 13 binari), o ancora scrivere che dopo il Vaticano II “si può suonare la musica in chiesa”, dopo “solo” 1000 anni d’organo. Dulcis in fundo, la citazione che apriva le storie di Nick Carter è “Mentre su New York calano le prime ombre della sera”, non “Mentre su New York calavano le ombre della notte…”. Anche la resa in ebook lascia parecchio a desiderare. Insomma, andate pure a dormire senza vedere Carosello.

Marco Melegaro, Aspettando Carosello : Specchio e sogno di un’Italia spensierata, Zolfo 2024, pag. 270, € 9,99 (cartaceo 18), ISBN 9791281695290 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 2/5

La Chiesa cattolica (ebook)

copertina G.K. Chesterton è soprattutto noto, almeno in Italia, per i suoi racconti che hanno come protagonista Padre Brown. Molti sanno anche della sua conversione al cattolicesimo (arrivata dopo che aveva cominciato a scrivere del piccolo prete cattolico; ma il suo percorso è stato piuttosto complicato). Però Chesterton ha scritto davvero tantissimo, in svariati campi, e così non è poi così strano che abbia anche pubblicato questo libretto, ben tradotto da Federica Giardini, sul perché alla fine si è convinto che la religione cattolica fosse la migliore. Non è che volesse scrivere un opuscolo per fare proseliti: nel testo afferma spesso che molte delle cose che l’hanno portato a quel passo valgono solo per lui e non possono essere generalizzate.
Anche tralasciando il fatto che parecchi dei punti di Chesterton erano probabilmente validi cent’anni fa e non certo ora (ma appunto il testo non lo si legge per convertirci!) devo dire che sono rimasto deluso, perché mi aspettavo uno stile più in linea con i suoi testi. Le frasi che mi hanno portato a sorridere si contano sulle dita di una mano: magari considerava il cattolicesimo troppo serio per prenderlo anche se bonariamente in giro, ma il risultato finale è una certa qual pesantezza.

G. K. Chesterton, La Chiesa cattolica : Dove tutte le verità si danno appuntamento [The Catholic Church and Conversion], Lindau 2015 [1926], pag. 89, € 9,99 (cartaceo: 14,50), ISBN 9788867083909, trad. Federica Giardini – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 2/5

Alice e Bob. Matematica e letteratura (libro)

copertina
C’è un pattern molto chiaro: i letterati – con qualche rarissima eccezione – non parlano mai di matematica, mentre molti matematici parlano di letteratura. Nei testi, però, capita l’opposto: ci sono testi letterari che hanno parti matematiche, ma è difficile trovare testi matematici (moderni, non stiamo a guardare le opere vediche…) con parti letterarie.
Detto questo, mi pare che Gian Italo Bischi abbia un po’ esagerato con il vedere matematica ovunque. Il fatto che in un libro ci sia una struttura ben specifica non significa infatti che si sia applicata la matematica, ma semplicemente che non abbiamo un flusso di coscienza ma un’opera pensata. E non è che la matematica sia l’unico modo possibile per avere un’opera pensata. Questo rende un po’ pesante a volte il testo, anche se ci sono spunti interessanti e direi imprevisti: Borges lo conosciamo tutti, ma Poe magari non lo prendiamo in considerazione…

Gian Italo Bischi, Alice & Bob. Matematica e letteratura : Dalla Divina Commedia al noir, EGEA 2016, pag. 172, € 15, ISBN 9788823844742 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 3/5

Il teorema dell’ombrello (libro)

copertina Il “teorema dell’ombrello” (che poi non è un teorema, come Launay svela alla fine del testo) afferma che «Se volete andare da un posto all’altro mentre piove, ma senza bagnarvi, procedete come segue: 1. Aprite l’ombrello; 2. Fate il vostro percorso; 3. Chiudete l’ombrello.» Questo è il principio che i matematici usano più o meno consciamente quando cercano di dimostrare qualcosa: l’apertura dell’ombrello corrisponde alla matematizzazione del problema, la chiusura alla dematematizzazione e il percorso alla dimostrazione vera e propria. Nel testo Launay prende appunto varie caratteristiche del mondo reale e mostra in maniera accattivante a cosa esse corrispondono: per esempio la legge di Benford vale perché molte grandezze reali sono moltiplicative e non additive. Andando avanti nei capitoli si scopre anche l’unitarietà della matematica: man mano che vengono introdotti nuovi temi, Launay ritorna spesso a quanto già scritto, per far vedere che i concetti sono sempre gli stessi e sono solo declinati in altro modo. Sì, anche la teoria della relatività!

A me le illustrazioni di Chloé Bouchaour non piacciono per niente: ma questa è un’altra storia. Buona invece la traduzione di Paolo Bellingeri, che mantiene il piacere della lettura.

Mickaël Launay, Il teorema dell’ombrello : O l’arte di osservare il mondo con la matematica [Le théorème du parapluie], Baldini+Castoldi 2024 [2019], pag. 352, € 19, ISBN 9791254941959, trad. Paolo Bellingeri – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 5/5

Ultimo aggiornamento: 2025-05-24 19:38

A Cool Guide to Statistics and Data Science (ebook)

copertina
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Questo libriccino è pensato come un’introduzione per ragazzi (delle medie, ma forse anche quelli del biennio delle superiori potrebbero trovarlo utile) alla statistica e alla data science più in generale. Ok, “introduzione” è un po’ esagerato, ma quello non sarebbe un problema. Provo a ridirlo in un altro modo: Cremonezi spiega con parole semplici il significato dei termini chiave usati nella data science, elenca in brevi punti qual è il loro uso pratico e perché li si usa, e propone semplici attività per mettere in pratica in un contesto reale quanto scritto. Le spiegazioni sono indubbiamente ben fatte, e secondo me un insegnante potrà trovarle molto utili. Però ho dei dubbi su cosa succede a un ragazzo dopo aver letto il libro. L’analisi dei dati non è affatto semplice, e bisogna lavorarci su molto (e sapere parecchia matematica). Se qualche ragazzo viene attratto dal suo approccio, crede che fare data science sia un gioco da ragazzi, e poi sbatte contro il mondo reale, che gli succederà?

Leo Cremonezi, A Cool Guide to Statistics and Data Science, Independently published 2025, pag. 59, € 13,51, ISBN 978-1-917601-65-8 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

The Afterlife Project (ebook)

copertina[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
Questo libro è stato un finalista per il Prism Prize for Climate Literature: è facile immaginare di cosa tratta. Weed riesce a raffigurare in modo molto vivido un’umanità che sta per estinguersi: questa parte del libro è ottima. Ho invece trovato meno interessante l’altra parte che si inframmezza, dove si parla di un uomo mandato 10000 anni nel futuro per vedere se la razza umana era riuscita in un modo o nell’altro a sopravvivere, e aiutarli a non commettere gli errori del passato. D’accordo, non è semplice immaginare come il nostro pianeta potrebbe essersi trasformato se l’uomo per dieci millenni non è stato una presenza ingombrante, ma non mi sembra che il testo sia stato all’altezza delle aspettative. Tutto sommato, però, il libro è comunque godibile.

Tim Weed, The Afterlife Project, Podium 2025, pag. 256, € 7,38, ISBN 978-1-0394-8045-2 (cartaceo) – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

Piccolo manuale illustrato per cercatori di font (libro)

copertina
A quanto pare il Saggiatore ha creato questa collana “Piccolo manuale illustrato per cercatori di …” di cui fa parte questo volume, con testi di Sara Panzera e illustrazioni di Giacomo Agnello Modica. Lo scopo non è naturalmente dare tutte le informazioni necessarie per diventare dei grafici, ma dare un’idea di come funzionano le font (e tra le righe spiegare come non è che abbia molto senso usare i font a caso). Da questo punto di vista direi che il risultato è pienamente raggiunto, anche se ammetto che dopo un po’ i disegni mi hanno un po’ stufato. D’accordo che la pratica la conosco abbastanza e quindi non mi sarei comunque perso, ma Panzera ha datto davvero un buon lavoro. Insomma, un perfetto manuale introduttivo per chi vuole imparare ad accorgersi dei particolari che distinguono una font da un’altra. (Sì, scrivere font al femminile dovrebbe essere riservato ai caratteri di piombo che nessuno usa più, ma lasciatemi questo vezzo)

Officine Il Saggiatore, Piccolo manuale illustrato per cercatori di font, Il Saggiatore 2023, pag. 136, € 15, ISBN 9788842833451 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 5/5

From Counting to Continuum (libro)

copertina L’approccio che Scheinerman usa in questo libro per definire i vari tipi di numero è quello che è di moda negli ultimi tempi, e avevo già visto sul testo di Körner, che infatti è citato in bibliografia. L’idea è quella di definire le varie estensioni dei numeri come classi di equivalenza di coppie di quelli precedenti: per esempio la coppia di naturali (a, b) viene associata al numero intero a-b. Ma come sempre in questi casi dobbiamo controllare i dettagli, e qui direi che il testo merita davvero. A differenza di Körner, che comincia assumendo una conoscenza intuitiva dei numeri naturali che poi vengono definiti formalmente più avanti, Scheinerman usa il concetto di corrispondenza biunivoca per definire i naturali, e poi proseguire. Ma soprattutto le note a latere sono secondo me molto illuminanti, e permettono di vedere la creazione dei numeri in modo meno calato dall’alto: tenete anche conto che nella prefazione Scheinerman dice esplicitamente che è più interessato alle definizioni che alle dimostrazioni. E soprattutto la parte finale con gli accenni a estensioni non standard dei reali (IL campo ordinato completo, e già questa definizione, ancorché formalmente standard, fa capire il suo interesse da vero matematico nel vedere come si può andare avanti a partire da quello che parrebbe un punto fermo) merita davvero. Scheinerman mostra non solo i quaternioni ma anche i numeri p-adici e quelli tropicali, di cui non avevo mai sentito parlare…
Una lettura davvero utile non solo per chi è interessato ai fondamenti della matematica ma anche per chi non vuole fermarsi alle definizioni scolastiche dei numeri.

Edward Scheinerman, From Counting to Continuum : What Are Real Numbers, Really?, Cambridge University Press 2024, pag. 232, € 24,26, ISBN 9781009538671 – se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 5/5