Archivi categoria: 2025

le recensioni del 2025

19 Doors (ebook)

copertina[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
I racconti di O’Keefe sono strani. Non nel senso della vecchia collana SF Weird Tales, ma nel senso che non ci aspetta come può procedere la storia. Questo significa in pratica che o lo si ama o lo si odia: personalmente, a parte un paio di racconti che proprio non ho capito, ho apprezzato parecchio le sue idee. Come al solito, ecco un commento monoriga per i singoli racconti:
▪ Bang: Certamente non con un piagnucolio. 5/5
▪ For whom the troll tolls: Direi “non dare da mangiare ai troll”. 4/5
▪ Davy Jones’ locker: Finalmente risolto il mistero degli armadietti delle scuole americane! 5/5
▪ First person, infinite: la parte più divernente è la frase di chiusura. 3/5
▪ Gravity Hill: ben scritto, ma non mi dice molto. 3/5
▪ The scrub: Tutti abbiamo un superpotere, ma come lo possiamo usare? 5/5
▪ Has this ever happened to you?: parte lento, sembra virare verso l’horror, ma alla fine qualcosa cambia tutto. 4/5
▪ The hands of God: “tecnologia indossabile” portata all’estremo. 4/5
▪ We were beautiful: racconto strano ma toccante. 4/5
▪ The returning: Non l’ho capito. 1/5
▪ Davy Jones’ locker (original version): Secondo me è meglio la versione corta vista in precedenza. 3/5
▪ The great machine; a volte abbiamo bisogno di uno scopo nella vita, altre volte dobbiamo scoprire quel è il nostro scopo. 5/5
▪ The untethered house: altro che la “crooked house” heinleiniana! 5/5
▪ Do-over: speriamo di non devolverci anche noi… 5/5
▪ Polly doesn’t want your cracker: poteva essere costruito meglio. 2/5
▪ Borrowed time: ottima idea e svolgimento molto poetico. 5/5
▪ Star gazing: non andate nella città sbagliata con la gente sbagliata! 5/5
▪ Beacon.308: sembrerebbe hard sf, ma in realtà è molto poetico. 5/5
▪ /-_/_: sarebbe stato molto meglio se non ci fossero stati i commenti che implicano che il lsettore non sappia nulla. 3/5
▪ Small Stories: A Perfectly Absurd Novel: è così assurdo che non ci ho capito un tubo.. 1/5

Rob Roy O’Keefe, 19 Doors, Independently published 2025, pag. 244, € 2,69, ISBN cartaceo 9798288363238 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

Ultimo aggiornamento: 2025-08-10 17:59

Le relazioni anomale (ebook)

copertina[Disclaimer: Ho ricevuto una copia per recensione]

Avevo già letto il libro precedente con protagonista Linux Kimura. Questa volta troviamo due racconti lunghi che l’autrice ha deciso di riunire in un solo libro, per dare più valore all’acquirente come dicono sempre gli americani. Parto dal secondo racconto, che mi è piaciuto un po’ di meno forse perché era chiaro dove la storia ci avrebbe portato, anche se devo riconoscere che il finale non era per niente prevedibile. L’idea dell’AI una e trina che fa da accusa, difesa e giudice nel dibattimento è però favolosa. Il primo racconto è invece un’esplosione di colpi di scena, una vera gioia per la lettura, anche senza considerare le relazioni tra umani, iperumani, androidi e intelligenze artificiali. Rispetto a un classico cyberpunk si ha il vantaggio di un mondo molto meno cupo, anche se non per questo bucolico.
Sto aspettando che Okada mantenga le promesse e porti Kimura al di fuori della Terra: sono certo che ci saranno ancora nuove entusiasmanti avventure.

Tadako Okada, Le relazioni anomale : Due incarichi per Linux Kimura, Forevera 2025, pag. 361, € 3,99, ISBN 9798292654865 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 5/5

Ultimo aggiornamento: 2025-08-02 19:11

Everything’s Better With Monkeys (ebook)

[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]
C.J. Henderson è morto nel 2014: questo libro è la riedizione di un volumetto che aveva terminato prima di morire. Di per sé Henderson, anche se scrisse molta fantascienza, preferiva horror e romanzi hard-boiled. Diciamo che la sf gli veniva abbastanza naturale, tanto che il primo racconto di questa collezione nacque per una scommessa fatta con un suo amico che era anche editore, che gli disse che non sarebbe stato in grado di scrivere una space opera. Rocky e Noodles nacquero così: membri della prima nave spaziale terrestre costruita per esplorare l’universo, che però scopre che la galassia era già stata tutta esplorata dalle razze della Lega Pan-Galattica… o no?
I racconti sono generalmente comici, oltre che avere una parte che pare presa di peso dai musical. Consiglio di non leggerli tutti di un fiato, ma lasciar passare un po’ di tempo tra l’uno e l’altro. Commenti monoriga:
▪ Prologue: SO IT BEGINS garantisco che non dà nessuna idea del seguito!
▪ SHORE LEAVE: Henderson riesce a dare una specie di senso di tutte le cose implausibili che è riuscito a infilare nel testo, cosa non certo banale. 5/5
▪ SPACE PIRATES COOKIES: Mi sono perso verso il fondo. Perché i protagonisti non hanno cambiato il loro piano originale? 3/5
▪ EVERYTHING’S BETTER WITH MONKEYS: Ottimo, a parte parlare dell'”altra specie senziente che cammina su tre gambe”… 5/5
▪ A MEAL FIT FOR GOD: Eh sì: mangiare è davvero importante, anche per un dio! 5/5
▪ OH WHY, CAN’T I?: Fin qui il peggiore. La soluzione tirata fuori da Henderson è banale. 3/5
▪ SPACE BATTLE OF THE BANDS: Ho riso quando gli stili musicali si sono scontrati, ma anche qui poteva terminare in modo più simpatico. 4/5
▪ LAWN CARE: Carino, anche se era ovvio come sarebbe terminato. Mi ricorda un po Troubles with Tribbles. 5/5
▪ ARE WE NOW SMITTEN?: “A Martini. Stirred, not shaken.” 4/5
▪ ABSOLUTELY NOTHING: Non si può terminare un racconto, anche se costruito con tutte le specie aliene viste in passato, in questo modo così improvviso. 3/5

C.J. Henderson, Everything’s Better With Monkeys, eSpec 2024, pag. 202, € 5,19 (cartaceo 18,86), ISBN 978-1-956463-20-0 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

Perplexing Paradoxes (ebook)

copertina
Io ci avevo anche provato a prendere in prestito da MLOL la traduzione italiana (I paradossi del nostro tempo, Apogeo 2025, traduttore non indicato nella versione ebook). Ma dopo un’introduzione che già mi aveva lasciato perplesso, nel primo paradosso raccontato da Szpiro mi sono trovato scritto “Solo chi aveva più di 780 amici aveva una rete di contatti mediamente più piccola rispetto a quella dei propri amici.” che è esattamente l’opposto del testo originale “Only those with more than 780 friends had friends who, on average, had smaller networks than their own.”, al che ho deciso di passare alla versione originale.

Il testo, concepito durante il lockdown per il Covid, presenta una sessantina di paradossi di vari tip. Ciascuno di essi viene presentato, poi viene sviscerato – il testo usa il termine francese “dénouement” – e infine c’è una sezione “more…” con alcuni commenti finali. Alcuni dei paradossi per me non lo sono affatto, e ho qualche dubbio su come sono stati trattati alcuni di quelli matematici: però ho trovato interesanti quelli legati alla politica o al sistema legale, probabilmente perché non ne so nulla. Diciamo che questo è uno di quei libri dove ognuno trova qualcosa di diverso.

George G. Szpiro, Perplexing Paradoxes : Unraveling Enigmas in the World Around Us, Columbia University Press 2024, pag. 336, € 26,25 (cartaceo: 35), ISBN 978-0-231-56001-6, – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 3/5

Proof (ebook)

copertinaCos’è una dimostrazione? Non è così semplice come sembra a prima vista, nemmeno se ci limitiamo alla matematica. Kucharski fa l’esempio di Weierstrass, che ha costruito funzioni “mostruose” facendo vedere che Cauchy aveva sbagliato le sue dimostrazioni. Ma non è la matematica il tema principale del libro: Kucharski spazia con esempi di tutti i tipi. Abraham Lincoln si mette a studiare da solo Euclide perché ritiene che anche in tribunale bisogna arrivare ad essere certi “al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio” ai fondamenti della statistica. Gosset (quello del test t0Student) e Pearson che sviluppano la statistica dove non si può “dimostrare” un risultato ma si può solo avere una stima di quanto esso sia coerente con l’ipotesi. I tanti esempi sul Covid (Kucharski è stato un consulente scientifico per la gestione della pandemia in UK) mostrano che spesso non abbiamo controfattuali per dimostrare che l’approccio scelto fosse il migliore. Leggendo il libro, potete vedere come la matematica non sia un sistema granitico come potrebbe sembrare a prima vista, ma qualcosa di calato nel mondo.

Adam Kucharski, Proof : The Uncertain Science of Certainty, Profile 2025, pag. 368, € 13,99 (cartaceo:27,50), ISBN 9781782838999 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me
Voto: 4/5

First Steps for Math Olympians (libro)

copertina Da ragazzo non ho mai partecipato alle gare di matematica, ammesso che in Italia se ne facessero. Ne ho fatta qualcuna da adulto, ma sempre senza studiare nulla, come è mia abitudine inveterata. Se però qualcuno fosse interessato a saper risolvere i problemi delle gare di matematica – cosa diversa dall’imparare la matematica: per risolvere i problemi bisogna soprattutto imparare i trucchi del mestiere – questo testo è sicuramente utile. Douglas Faires ha raggruppato per tema i problemi più interessanti delle gare di matematica per gli studenti statunitensi; ma soprattutto ogni capitolo comincia con una spiegazione di cosa il partecipante si potrà aspettare in questi problemi e alcuni esempi di problemi con lo svolgimento immediatamente successivo al testo, per dare l’idea di come approcciarli. Avere per ciascun problema un numero finito di possibilità tra cui scegliere la soluzione serve nelle gare, dove il tempo a disposizione è poco: se uno è più interessato a risolvere i problemi può anche evitare di considerarle. L’unica pecca che vedo è che avere dieci problemi per capitolo sullo stesso tema diventa un po’ noioso verso la fine.

(J. Douglas Faires, First Steps for Math Olympians : Using the American Mathematics Competitions , MAA 2006, pag. 207, € 67,71, ISBN 9781470451264 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me)
Voto: 4/5

Writers of the Future Volume 41 (ebook)

copertina
[Disclaimer: Ho ricevuto il libro grazie al programma Early Reviewer di LibraryThing]

Come sempre, i racconti di questa collezione sono generalmente buoni, con un paio di gemme: leggendo Thirty Minutes or It’s a Paradox mi è venuto in mente il miglior Fredric Brown. Quest’anno c’è persino stato meno “light horror”, che a me non piace affatto. Ecco una recensine monoriga dei singoli racconti:

▪ Storm Damage, di T. R. Naus (i guardiani del tempo sono un’idea carina e messa bene in pratica. 5/5)
▪ Blackbird Stone di Ian Keith (la trama sarebbe interessante, ma l’autore ha voluto mischiare troppi livelli diversi, come tempo e magia. 3/5)
▪ Kill Switch di Robert F. Lowell (è bello leggere un racconto sf hard-boiled! 5/5)
▪ Message and How to View Art di L. RON HUBBARD (consigli di buon senso)
▪ Tough Old Man di L. Ron Hubbard (perfino io avevo subito capito tutto… mi sarei aspettato qualcosa di più dal suo ultimo racconto SF. 3/5)
▪ Karma Birds di Lauren McGuire (Come ho detto non apprezzo i racconti horror, anche se leggeri. Però l’idea di questa “pandemia” è interessante. 4/5)
▪ The Boy from Elsewhen di Barlow Crassmont (Il finale è buono, ma la costruzione del racconto no. 3/5)
▪ Code L1 di Andrew Jackson (Non mi sarei aspettato che un racconto sf-hard si svolgesse così! 4/5)
▪ It Don’t Mean a Thing (If It Ain’t Got That Theme) di ROBERT J. SAWYER (altri buoni consigli per scrivere un racconto)
▪ Under False Colours di Sean Williams (Semplicemente meraviglioso, e contemporaneo con gli accenni all’AI. 5/5)
▪ Ascii di Randyn C. J. Bartholomew (Purtroppo i troppi dettagli pseudotecnici hanno un po’ rovinato il racconto. 4/5)
▪ Slip Stone di Sandra Skalski (Molto carino: in un certo senso la SF è solo lo sfondo. 5/5)
▪ The Stench of Freedom di Joel C. Scoberg (Qual è l’utilità degli elementali? Non quello che potreste pensare. 5/5)
▪ An Artist’s Path di TOM WOOD (a me che sono tutto meno che un artista non dice nulla)
▪ My Name Was Tom di Tim Powers (Alla fine mi sono perso e non ho capito il finale, ma ho apprezzato il flexagono. 4/5)
▪ The Rune Witch di Jefferson Snow (Non mi aspettavo quel finale, il che significa che è bello anche se triste. 4/5)
▪ Thirty Minutes or It’s a Paradox di Patrick MacPhee (Come ho detto, i paradossi temporali sono affastellati in modo così divertente che non si riesce a smettere di leggerlo. 5/5)
▪ A World of Repetitions di Seth Atwater Jr. (Il tema del loop temporale è visto in modo diverso, con tutti che se ne accorgono. Però c’è qualcosa che manca, anche se non riesco a visualizzarlo. 4/5)

Jody Lynn Nye (ed.), Writers of the Future Volume 41, Galaxy Press 2025, pag. 457, € 9,35, ISBN 978-1-61986-844-1 – come Affiliato Amazon, se acquistate il libro dal link qualche centesimo va a me

Voto: 5/5

Il concetto di funzione (libro)

Quando mi capita di trovarne qualcuno in giro, mi piace dare un’occhiata ai libretti divulgativi degli anni ’60 del secolo scorso per vedere come sono cambiate le cose. In genere Progresso Tecnico Editoriale traduceva libri dal russo, il che dà l’ulteriore vantaggio di avere un modello diverso da quello usuale: ma questo volumetto fa parte di una collana di traduzioni da testi americani di autori sconosciuti, generalmente insegnanti nelle high school come appunto James D. Bristol alla Shaker Heights High School nell’Ohio.

Bristol comincia a passo di carica a parlare di numeri, insiemi e relazioni, immagino per completezza ma aspettandosi che il lettore tipico sappia già con cosa ha a che fare, per dedicare la maggior parte del testo al concetto di funzione che per lui non è altro che una corrispondenza elemento per elemento da un insieme che è il domino a uno che è il codominio; meglio ancora, una funzione è un insieme di coppie ordinate <a,b>. Un approccio di questo tipo è molto moderno, perché è per così dire discreto; non tanto per il concetto di continuità di una funzione, che in effetti è trattato solo alla fine di sfuggita, quanto per il dominio che può tranquillamente essere discreto. In pratica però non sono così sicuro che uno studente moderno riuscirebbe a seguire il testo. La moltiplicazione di due funzioni (non la composizione, che è trattata subito dopo e cha ha più senso) è per esempio qualcosa che non ha molto senso in analisi matematica ma risulta astratto: Bristol vuole mostrare come il “concetto di funzione” superi le barriere artificiali delle varie branche della matematica, ma la cosa potrebbe non essere alla portata di un liceale medio.

La traduzione di Lorenzo Vinassa De Regny, oltre a risentire degli anni anche per la terminologia usata, non sempre è all’altezza: per dire, nell’introduzione una “lecture” è diventata una “lettura”…

James D. Bristol, Il concetto di funzione [The Concept of a Function], Progresso Tecnico Editoriale 1967 [1963], pag. 88, trad. Lorenzo Vinassa De Regny

Voto: 3/5