Tanto per cambiare, un film di animazione. Questo Richard – Missione Africa è una coproduzione tedesco-belga-lussemburghese(!)-norvegese(!!), girato in inglese (Richard the Stork è il titolo originale) e uscito senza alcun clamore almeno in Italia. La storia è piuttosto standard: un passero i cui genitori sono stati mangiati prima che lui nascesse viene allevato da una cicogna e si crede quindi cicogna. Solo che quando lo stormo deve migrare in Africa lui viene lasciato nel nord della Germania, e quindi decide di raggiungere gli altri, aiutato da un gufo pigmeo e un parrocchetto ciascuno con i suoi problemi.
Alcune scene sono abbastanza inutili, come il passaggio a Sanremo per un improbabile Festival autunnale e lo sketch con il corvo siculo Corvoleone; in compenso la running gag dei piccioni connessi sui fili della corrente è fenomenale. La grafica mi lascia sempre a bocca aperta, soprattutto poi in questo caso in cui per ovvie ragioni di trama ci sono molte viste dall’alto, “a volo d’uccello”. Diciamo che se avete bambini potete tranquillamente farglielo vedere.
Ultimo aggiornamento: 2017-05-22 09:48
A me piacerebbe sapere chi decide i titoli dei libri. La versione originale britannica di questo libro (Eugenia Cheng,
Forse ricorderete che Flavio Ubaldini aveva pubblicato per la collana
Di libri sulla storia della matematica ce ne sono tante, ognuna con il suo taglio: per esempio Carl Boyer ha un approccio più tecnico, mentre Morris Kline è più sul versante filosofico. Il guaio è che in entrambi i casi gli autori presuppongono che il lettore abbia una conoscenza abbastanza buona della matematica per non perdersi all’interno del testo. In questo libro (Ian Stewart,
Ho più o meno capito quale sarebbe la trama di questo libro (Robin Wyatt Dunn,
Occhei, la matematica non vi piace. È un vostro diritto, e ci mancherebbe altro. In questo caso vi do una buona notizia: nonostante lo pseudonimo degli autori, qui (Rudi Mathematici,
Quello del Kon-Tiki è stato un progetto per dimostrare la possibilità tecnica di raggiungere le isole della Polinesia partendo dalle coste del Perù con una zattera, sfruttando le correnti oceaniche: un “mostra e dimostra” all’ennesima potenza. Erik Hesselberg è stato uno dei marinai della spedizione, e ha scritto questo libro (Erik Hesselberg,